Brescia – Il 2006 è stato l’ultimo anno tra i professionisti, vestiva i colori della Liquigas. Ogni giorno durante le uscite per allenarsi era circondato da cicloamatori che regolarmente si univano a lui per allenarsi, ascoltare i suoi suggerimenti e poi andare al lavoro.
Nicola Loda aveva programmato il ritiro dall’attività professionistica ormai da tempo, ma nella passione e determinazione di coloro che pedalavano ogni giorno al suo fianco, ha trovato la forza di non abbandonare definitivamente la bicicletta e dedicarsi all’attività amatoriale fondando una società per promuovere il ciclismo nel comprensorio bresciano: nasce il Team Loda.
Pedalare tra gli amatori gli ha permesso di mantenere uno stato di forma ideale a cui poi è seguito l’impegno nella Palestra Millennium che da alcune stagioni è sponsor del team e il suo proprietario Paolo Cima, è anche il presidente della società amatoriale bresciana che oggi conta 211 tesserati nelle categorie amatoriali e organizza sei manifestazioni. I suoi tesserati sino a questo momento hanno conquistato 19 successi assoluti, 95 vittorie di categoria e tre medaglie al recente UCI Gran Fondo World Championships di Poznan.
È stata una bella esperienza quella vissuta a Poznan insieme ad altri cinque compagni di squadra Rosangela Foresti, Elena Pancari, Claudio Santacatterina, Fernando Saietti, Massimo Piccini – sottolinea Nicola Loda – abbiamo partecipato alle gare contro il tempo e quelle su strada conquistando tre medaglie. Claudio Santacatterina, tra i Men 40 – 44 è riuscito ad entrare nella fuga a quattro che ha caratterizzato il finale della prova e in volata ha conquistato l’argento. La sorprendente Elena Pancari (Woman 50 – 54) ha regolato il gruppo alle spalle delle due fuggitive cogliendo la medaglia di bronzo ed è stata per noi la più bella sorpresa della rassegna iridata. Io (Men 45 – 49) ho allungato a cinque chilometri dal traguardo per promuovere l’azione risolutiva. Sono stato raggiunto da altri corridori e ho conquistato il secondo posto. Mentre nelle gare contro il tempo io ho chiuso al nono posto ed Elena al dodicesimo”.
“Gara organizzata con grande meticolosità ed attenzione. Tantissime persone ben visibili (con giacchini catarifrangenti gialli) di presidio su tutti gli incroci, rotonde e deviazioni. Questo aspetto ha rassicurato molto i corridori come me (che sono abituata a partecipare prevalentemente a gare in salita).
“Una gara velocissima e concitata – afferma Elena Pancari – il mio gruppo, categoria donne Women 50 – 54 anni, si è frazionato lungo il secondo tratto di strada con il fondo sconnesso e la prima parte ha conquistato diversi secondi di vantaggio. Al sessantesimo chilometro siamo state raggiunte dal gruppo degli uomini della stessa categoria e, dopo una caduta, il plotone si è frazionato in vari gruppetti.
Nel finale, la norvegese Gronvik e Maria Cristina Prati avevano ormai accumulato un vantaggio superiore ai tre minuti e a noi non restava che lottare per la conquista del terzo posto che valeva la medaglia di bronzo. Lanciando la volata ho superato l’estone Tea Lang riuscendo ad ottenere la terza posizione. Grandissima emozione e gioia per aver conquistato un risultato di prestigio in una gara completamente pianeggiante, per me che sono una scalatrice”