Strada

Riccardo Zacchi settimo e primo degli italiani nella tappa d’apertura del Tour de Kärnten

Feldkirchen (Austria) – Sei tappe, quattrocentocinquanta chilometri, 7500 metri di dislivello da affrontare. Ha preso il via oggi da Ossiach, comune austriaco nel distretto di Feldkirchen, la gara a tappe Open denominata Tour de Kärnten (Giro di Carinzia) che si tiene in una delle più belle regioni austriche: la Carinzia.

La prima tappa Ossiach – Feldkirchen ha visto i 391 partecipanti pedalare per 119 chilometri e affrontare 2280 metri di dislivello. Tre le salite da scalare Zammelsberg (1118 metri), Preckova (1186 metri) e Flattnitz (1379 metri).

Il primo successo è stato conquistato dal tedesco Christoph Mai (Team Strassacker) che ha regolato in volata l’austriaco Mathias Nothegger (NOM-training.com), vincitore dell’ Ötztaler Radmarathon 2018.

Settimo e primo degli italiani Riccardo Zacchi (Colnago MG.K Vis). “Ho pedalato nel gruppo di testa sino all’ultima salita che conduceva ai 1379 metri di Flattnitz, dove sono iniziati gli allunghi in salita portati da diversi ciclisti, tra cui l’ex professionista olandese Johnny Hoogerland vincitore di un campionato nazionale strada e quinto nel 2009 al Giro di Lombardia. Ma a mettere a segno l’allungo vincente sono Mai e Nothegger, inseguiti dalla coppia costituita dal belga Spysschaert e il tedesco Debertin. Alle spalle di queste due coppie si è formato un quartetto in cui sono riuscito ad inserirmi. Nel finale Hoogerland ha imposto un ritmo molto elevato in salita nel tentativo di raggiungere i più immediati inseguitori che hanno dimostrato di godere di un’ottimo stato di forma chiudendo con quattro minuti di vantaggio. La progressione finale per la conquista del quinto posto mi ha visto chiudere in settima posizione dietro a Hoogerland e
Nestelberger. Un piazzamento che mi soddisfa pienamente visto lo spessore tecnico e agonistico degli avversari”

Questa la classifica della prima tappa

Domani seconda tappa cronometro individuale di 29 chilometri. Soltanto duecento i metri di dislivello da affrontare, con gli ultimi mille metri che si faranno sentire nelle gambe dei protagonisti.

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