Strada

Pinerolo incorona Benedetti, la maglia rosa resta in casa UAE ma sulle spalle di Polanc

L’italiano Cesare Benedetti, 31enne della Bora-Hansgrohe, ha conquistato la sua prima vittoria da professionista nella 12esima tappa del Giro d’Italia battendo sul traguardo di Pinerolo i compagni di fuga Damiano Caruso (Bahrain-Merida) e il debuttante irlandese Eddie Dunbar (Team Ineos). Con il gruppetto in avanscoperta anche lo sloveno Jan Polanc (UAE Team Emirates) che ha ereditato la Maglia Rosa dal suo compagno di squadra Valerio Conti mentre Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), quarto, è la nuova Maglia Azzurra, vestita fino ad oggi dal compagno di squadra Giulio Ciccone. Cambia anche la Maglia Bianca, con Hugh Carthy (EF Education First) nuovo miglior giovane in Classifica Generale.

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Prima vittoria da pro per Cesare Benedetti. La sua ultima vittoria era stata il Trofeo Edil-C, una gara non classificata UCI, il 29 marzo 2008. E il primo ultratrentenne a vincere una tappa al Giro quest’anno. L’ultimo corridore a vincere la sua prima tappa oltre i 30 anni era stato Chris Froome (32) sullo Zoncolan l’anno scorso.
  • Cesare Benedetti è il decimo corridore trentino a vincere al Giro, dopo Francesco Moser (23 vittorie), Gilberto Simoni (7), Mariano Piccoli (3), Maurizio Fondriest (2), Matteo Trentin, Alessandro Bertolini, Leonardo Bertagnolli, Claudio Michelotto e Marcello Osler. Anche Trentin si era imposto a Pinerolo, tre anni fa.
  • Jan Polanc, vincitore di due tappe al Giro, Abetone nel 2015 e Etna nel 2017, non è stato leader di una gara a tappe dal Giro del Friuli (cat. UCI 2.2) del 2013.

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DATI MONITORATI OGGI
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. I dati sono disponibili a questo link.

RISULTATO FINALE
1 – Cesare Benedetti (Bora – Hansgrohe) – 158 km in 3h41’49”, media 42,737 km/h
2 – Damiano Caruso (Bahrain – Merida) s.t.
3 – Edward Dunbar (Team INEOS) s.t.

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Jan Polanc (UAE Team Emirates)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Arnaud Demare (Groupama – FDJ)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Gianluca Brambilla (Trek – Segafredo)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Hugh John Carthy (EF Education First)

CLASSIFICA GENERALE
1 – Jan Polanc (UAE Team Emirates)
2 – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) a 4’07”
3 – Valerio Conti (UAE Team Emirates) a 4’51”

CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Cesare Benedetti ha dichiarato: “Sono molto contento. È una giornata veramente emozionante, qualcosa che ho atteso dal giorno in cui ho visitato per la prima volta un villaggio di partenza del Giro d’Italia nel 1999. Da quel giorno ho sognato di diventare un corridore professionista. Oggi, quando mi sono staccato sull’ultimo strappo, ho pensato che magari i tre davanti si sarebbero guardati un po’ troppo. Non mi sono dato per vinto e dopo averli ripresi sono partito dopo l’ultima curva, forse un po’ troppo presto perchè c’era vento contrario ma le mie gambe hanno tenuto. Non ho festeggiato prima della linea perché mi hanno insegnato sin da U17 di festeggiare solo un metro dopo il traguardo per evitare sorprese e, in ogni caso, di non essere troppo esuberante”.

La Maglia Rosa Jan Polanc ha dichiarato: “Ogni corridore che partecipa a un grande giro sogna un giorno come questo. Sarà difficile essere in Maglia Rosa fino a Verona ma sicuramente cercherò di conservarla domani. Dipenderà da quanta energia avrò ancora. L’obiettivo di oggi con il mio team era quello di andare in fuga e tenere la Maglia. Credo che a partire da domani ci saranno distacchi più ampi tra i primi della Generale. Il Giro è appena iniziato per chi punta alla vittoria finale. C’è una grande battaglia in arrivo”.

LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 13 – Pinerolo-Ceresole Reale (Lago Serrù) 196 km – dislivello 4.500 m
Arrivo in salita sopra i 2.000 m. La tappa si snoda interamente in provincia di Torino aggirando da nord il capoluogo Piemontese e scalando dapprima il Colle del Lys dal suo versante più difficile con lunghi tratti tra il 9 e il 10%. In seguito, attraversato il Canavese Occidentale, la corsa scala la salita inedita di Pian del Lupo (strada del Santuario di Santa Elisabetta), dura e articolata sia a salire che a scendere con pendenze per lunghi tratti in doppia cifra.

Al termine della discesa su Pont Canavese inizia la salita finale che tra falsopiano e salita vera e propria misura oltre 44 km. Dopo Noasca la salita vera con le pendenze maggiori nella prima parte dove si percorre la strada vecchia riasfaltata per le biciclette, che evita la lunga galleria di 3.650 m. Giunti nell’abitato di Ceresole la strada spiana accanto al lago artificiale per riprendere a salire per gli ultimi 10 km.

Ultimi km
Ultimi 8 km in salita con i primi 3 attorno al 6% seguiti dai successivi 5 km tra il 2 e il 3% fino all’arrivo. Da segnalare una doppia curva stretta a destra che immette nel rettilineo che costituisce sostanzialmente l’ultimo km. Rettilineo finale (dopo una semicurva) di 100 m, fondo in asfalto, carreggiata di 6 m.

COPERTURA TV
I palinsesti della Tappa 13 del Giro d’Italia sono disponibili a questo link.

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