Granfondo

Pedalatium 2016; domenica 4 settembre appuntamento a Cassino

assistenza meccanica disposta dal team Pedale del Frignano

Chi è già tornato dalle vacanze per prima cosa sta regolarizzando la propria partecipazione alla quarta edizione della Granfondo Città di Cassino,  in programma domenica 4 settembre 2016. Sono infatti parecchie decine le iscrizioni che si susseguono in queste ore dopo il Ferragosto che ha sancito, per tanti, il ritorno in città. D’altronde il programma della granfondo più importante del sud del Lazio, che quest’anno è entrata a far parte del Circuito PedaLatium, è davvero molto invitante e stimolante. La gara prenderà avvio da Cassino, città della cultura per eccellenza, e si concluderà proprio davanti l’abbazia, dopo 115 chilometri impegnativi ed arrivo al termine della salita. L’appuntamento è da non perdere visto che, tra l’altro, assegnerà il titolo di campione regionale FCI di fondo.

Il Comitato Organizzatore sta lavorando sodo all’allestimento dell’evento che invita alla gita tutta la famiglia. Infatti saranno diverse le iniziative studiate per rendere piacevole il soggiorno a Cassino. Intanto chi prenota il proprio soggiorno presso una delle strutture convenzionate usufruirà della speciale promozione “PERNOTTA & PEDALA GRATIS”. Interessante, vero? Poi, tra tutti i partecipanti, sarà estratto a sorte un bellissimo telaio prodotto dalla Bikextreme (bikextreme.it). Infine, altro aspetto importantissimo, l’assistenza meccanica in gara sarà assicurata dal team Pedale del Frignano

Per vivere in anteprima le emozioni della GF Città di Cassino ecco le belle immagini realizzate da Atlantide Video Service

Per le iscrizioni sul portale FCI fattore K: ID GARA n. 124 841

GF Città di Cassino (1)

La guida:

LOCALITA’ E ORARIO DI PARTENZA: Cassino – Corso della repubblica ore 9.00. Chi arriverà a meno di 10 minuti dalla partenza verrà automaticamente fatto partire dall’ultima griglia

LOCALITA’ DI ARRIVO: Montecassino

APERTURA GRIGLIE: dalle ore 8,15.

ORARIO DI PARTENZA: ore 9.00

PERCORSO UNICO Km 115: CASSINO – SAN VITTORE DEL LAZIO –  CERVARO – VITICUSO – ACQUAFONDATA VALLEROTONDA (CARDITO) – SAN BIAGIO SARACINISCO – PICINISCO –  GALLINARO –  ATINA –  BELMONTE CASTELLO – SANT’ELIA FIUMERAPIDO – CASSINO – MONTECASSINO

PERCORSO CICLOTURISTICO (NON AGONISTICO) di km 60 CASSINO – SAN VITTORE DEL LAZIO – CERVARO – SANT’ELIA FIUMERAPIDO – CASSINO – MONTECASSINO.

Tutte le info sulla manifestazione 

Da Vedere a Cassino (da cassinoinforma.it)

Abbazia di Montecassino

Adagiata sulla vetta dell’omonimo monte, l’abbazia domina la vallata sottostante da un’altezza di 516 metri. Insieme al monastero di Santa Scolastica, quello di Montecassino, rappresenta il più antico di Italia e può essere considerato come la culla del monachesimo occidentale. Visibile nitidamente da chilometri di distanza questo trovò sempre la forza di rigenerarsi malgrado le funeste vicende che la sua storia gli riservò, mettendolo davanti a saccheggi e distruzioni. Eretto da Benedetto da Norcia nel 529 che trasformò il tempio pagano di Apollo in un monastero cristiano, l’abbazia non ebbe una vita facile: complice la sua posizione morfologicamente favorevole a prestarsi a scopi difensivi, subì distruzioni da parte dei Longobardi, Saraceni e molto più recentemente degli alleati anglo-americani nella seconda guerra mondiale dove fu teatro di una della battaglie più sanguinose del conflitto. In più dovette fronteggiare anche calamità naturali come il terribile terremoto del 1349 che distrusse gran parte della città di Cassino e insieme ad una discreta parte del monastero stesso. Nonostante il travagliato passato l’abbazia di Montecassino conserva intatto il fascino antico grazie all’opera dei numerosi monaci che seguono fedelmente tutt’oggi la regola benedettina “Ora et Labora” scandendo la giornata come un tempo.

Tomba di Ummidia Quadratilla

Situata alle pendici di Montecassino, incastonata in quella che era la vecchia Casinum, si possono ammirare i resti del mausoleo di Ummidia Quadratilla. La matrona cassinate lo costruì a proprie spese e lo donò agli abitanti dell’attuale Cassino insieme all’anfiteatro romano come dimostrato da una scritta ritrovata su una lapide nel 1757 che recita “Ummidia C.F. Quadratilla anphitheatrum et tem plum Casinatibus sua pecunia fecit” (Ummidia Quadratilla, figlia di Caio, fece costruire l’anfiteatro e il tempio per i Cassinesi a sue spese).

Rocca Janula

Fu edificata dall’abate Aligerno nella seconda metà del X secolo, il suo nome probabilmente deriva dal Dio Janus (Giano) che avrebbe avuto luogo di culto proprio sul colle ove sorge la struttura; Janula in latino sta a significare “piccola porta” e il suo appellativo si è inteso come porta per Montecassino. Nata a scopi puramente difensivi sia nei confronti della città che dell’abbazia, la Rocca Janula, attraversò tutte le vicissitudini della città di Cassino.

Terme varroniane

Incastonate nel cuore della città, le terme prendono il nome dalla sontuosa residenza di Marco Tullio Varrone, erudito scrittore latino, politico e militare romano che fece costruire la sua dimora in riva alle sorgenti del fiume Gari in un punto già conosciuto in epoca romana per le caratteristiche benefiche delle proprie acque. Secondo Marco Tullio Cicerone presso la villa di Varrone si sarebbero consumati alcuni degli incontri amorosi del Marco Antonio. Qui, oltre al passaggio del fiume Rapido, sgorgano migliaia di sorgenti che costituiscono la zona sorgentizia più grande d’Italia e fra le primissime in Europa.

 

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