Trento è una città dalla storia e dal cuore millenari, e per questo non poteva non avere un evento che la rispecchiasse e che rispecchiasse uno dei suoi personaggi simbolo: Francesco Moser, il ciclista italiano più vincente della storia. A lui “La Moserissima” è dedicata, ed è il corridore trentino a dar prova di tutta la propria abilità allestendo anche i percorsi lungo i quali si svilupperà la manifestazione.
La terza edizione dell’evento avrà luogo l’8 luglio a Trento, con partenza da Piazza Duomo ed arrivo in Piazza Fiera, ma i nostalgici avranno ancora pochi giorni per sfruttare le iscrizioni agevolate di 30 euro da saldare entro il 30 aprile, comprensive di numero di gara da fissare alla maglia e alla bicicletta, prodotti tipici del territorio, assicurazione di “responsabilità civile” verso terzi, ristori lungo il percorso e all’arrivo, lunch al termine della manifestazione, servizi igienici e docce all’arrivo.
Gli atleti avranno l’occasione unica di cimentarsi con il fascino del retrò, immedesimandosi con le caratteristiche principali del ciclismo d’epoca, fra maglie in lana, caschi in cuoio, puntapiedi e cinghiette, pantaloncini d’un tempo, biciclette fabbricate rigorosamente prima del 1987: questi i requisiti fondamentali per partecipare a questo salto nel tempo. Nella seconda edizione dello scorso luglio a ricordare il ciclismo dei tempi che furono c’erano i grandi campioni del passato a due ruote come Gianni Motta, vincitore del Giro d’Italia 1966, Marino Basso, campione del mondo a Gap in Francia nel 1972, “Cuore Matto” Franco Bitossi, Palmiro Masciarelli, fidato gregario di Moser per dieci stagioni, e Luciano Armani, uno in grado di battere Merckx in volata al Tour de France 1971.
La prima grande teorizzazione della bicicletta risale al “genio” di Leonardo da Vinci, nel 1490. Questi progetti contemplavano ruote dello stesso diametro con un sistema di trasmissione a pedali e cinghia che ricalcava fedelmente il nostro concetto di catena. Evoluzioni successive hanno coinvolto il “mezzo” nei secoli a venire, ma la vera bicicletta fu inventata attorno al 1839 dal maniscalco scozzese Kirkpatrick Mac Millan. Qualche decennio più tardi nacquero anche le prime gare, esclusivamente a fini di tipo commerciale e di promozione. Nel 1868 fecero la loro prima apparizione telai e forcelle di acciaio forgiato, ruote di legno cerchiate in ferro, rivestimenti delle ruote in caucciù, e nel 1869 nacque in Francia la Parigi-Rouen (prima grande corsa ciclistica su strada), vinta dal veterinario inglese Moor. In Italia la prima competizione risale invece alla Firenze-Pistoia del 1870. A susseguirsi un pronto sviluppo di sfide sui pedali, culminanti con la nascita, nel 1912, del professionismo.
39 anni più tardi nacque a Palù di Giovo, piccolo paesino in provincia di Trento, Francesco Moser, capace di conquistare 273 vittorie su strada assieme a tutte le più grandi classiche del calendario nazionale e internazionale, la cui combattività gli consegnò il nickname di “Sceriffo”. L’organizzazione dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e dell’ASD Charly Gaul Internazionale è inoltre una delle più apprezzate del panorama nazionale, in particolar modo quest’anno con una miriade di eventi fra la dodicesima edizione de “La Leggendaria Charly Gaul”, la cronometro di Cavedine e la prova a scatto fisso che si svolgerà proprio nella giornata de La Moserissima.
E tu cosa aspetti? Vieni a divertirti assieme a Francesco Moser e agli amanti della ‘nostalgia’ iscrivendoti a soli 30 euro entro il 30 aprile.
Info: www.lamoserissima.it