Granfondo

La Fausto Coppi Le Alpi del Mare: la carica dei 2200

Arrivo Enrico Zen 1 uomo percorso lungo

Cuneo – E’ partita ieri mattina alle 7 dal salotto di Cuneo, piazza Galimberti, la 29^ edizione della granfondo internazionale La Fausto Coppi Le Alpi del Mare, la più importante granfondo ciclistica del nordovest d’Italia ed una delle grandi classiche del panorama internazionale. Due i percorsi: un lungo di 177 km e 4125 m di dislivello e un corto di 111 km e 2510 m di dislivello. La granfondo, che ha visto la partenza di 2200 atleti da 23 nazioni, passa quattro colli e attraversa alcune delle più suggestive località della provincia di Cuneo. La cima principe è il Colle Fauniera o colle dei morti (2481 m slm) simbolo della gara. La kermesse è partita già sabato mattina con la consegna dei pacchi gara e le animazioni al villaggio Expo di piazza Galimberti, dove si è anche tenuta la suggestiva Cerimonia di Benvenuto alle Nazioni. Delle 23 presenti in gara ne sono sfilate 15, con la presenza del Kazakistan, di Capo Verde e della Nuova Zelanda, tra le altre. La gara Si temeva pioggia ed invece è stato un sole pieno per tutta la gara, con una temperatura che ha sfiorato i 35°. La gara principe è stata condotta con strategia e intelligenza dal bassanese Enrico Zen (Team Beraldo Greenpaper – pettorale 1739) che ha risparmiato le forze per oltre metà gara ed ha poi attaccato sul Fauniera. Le prime “scaramucce” si vedono già poco dopo la divisione del percorso al Viadotto Soleri, all’imbocco della salita al Colle di Valmala. Qui un gruppo di 5 corridori si stacca, capitanato da Enrico Dogliotti (Team DeRosa Santini), da Pavel Agaronov (Team ACSI Pavia), da Matteo Grimaldi (Progetto Bici Genova), seguiti a poco distacco dal danese Nordbakken e da Paolo Castelnovo (ASD Team UCSA). Enrico Zen resta indietro insieme ad un altro gruppo di inseguitori; con lui c’è anche Paolo Cini (ASD Genetik Cycling Team), che arriverà poi terzo al traguardo. I cinque in fuga si danno il cambio a tirare, fino alla salita di Montemale, con il resto del gruppo di inseguitori, a circa 4’. In località La Piatta, Castelnovo e Dogliotti allungano sui compagni di fuga e restano in due fino a Monterosso Grana.

Poco dopo, a Castelmagno, ai piedi del Fauniera Castelnovo passa Dogliotti ed inizia, in solitaria, la salita impegnativa verso il santuario, ad una velocità di gara di ben 17kmh. Castelnuovo resta solo fin quasi a 3 km dalla cima. Dietro di lui Enrico Zen ha preso il controllo del gruppo di inseguitori ed ha iniziato una formidabile rimonta a colpi di pedale, che lo porta a raggiungere Castelnovo, a superarlo e a vincere il GPM principe, della granfondo, su Castelnovo a 1’:16” e Fabio Cini che segue a 7 minuti. Enrico Zen mette il turbo dopo la cima e affronta l’impegnativa discesa di 22 km, nel vallone dell’Arma fino a Demonte staccando Castelnovo di oltre 10’. Sull’ultima salita di Madonna del Colletto, il distacco da Castelnovo supera i 14 minuti. Arriverà a Cuneo dopo 5h:46’:36’’ di gara correndo ad una media di 30,64 kmh. Dietro di lui a 14’:18’’ volata tra Paolo Castelnovo e Fabio Cini. Vincerà il primo per soli 4”.

Nelle donne del lungo, bella gara della cuneese Erica Magnaldi (Team DeRosa Santini), vincitrice delle edizioni 2014 e 2015 della mediofondo che quest’anno affronta per la prima volta il percorso principe. 22^ assoluta, Erica conduce la gara in testa sin da subito ed arriva al traguardo dopo 6h 30’ 53” di gara e oltre 19 minuti di distacco sulla belga Van der Moeren e 54’ di distacco su Claudia Gentili (Team Giletti C.S.) Nella mediofondo, vittoria a pari tempo di Jacopo Padoan (FLJ Sport Solution), che taglia il traguardo stringendo la mano di Filippo Barazzuol (ASD Cicli Boscaro). Il cronometro vorrebbe Padoan in testa per pochi centesimi. Verranno premiati insieme per il bellissimo gesto. La vincitrice della gara mediofondo è la torinese Olga Cappiello (Team DeRosa Santini), che lo scorso anno era stata la prima donna del percorso lungo. Vince con 3’:05” di distacco sulla compagna di team, Ilaria Veronese e con 17’:11’’ sulla cuneese Rossella Taravelli (GS Passatore). Curiosità: Roberto Cartei 70 anni, è dall’87 che fa tutte le Coppi. Oggi voleva arrivare alle 16 ed è arrivato in punto, festeggiando anche i 45 anni di matrimonio! Seguono classifiche generali assolute e interviste con ulteriori dettagli su mediofondo e granfondo.

È una grande soddisfazione perché sono 5 anni che arrivo sempre tra i primi cinque ma non sono mai riuscito a vincere. È come sempre una fantastica gara immersa in un paesaggio meraviglioso. Voglio ricordare che oggi abbiamo vinto sia io che Filippo; ci siamo messi d’accordo sul finale perché la Fausto Coppi è ancora uno dei pochi eventi amatoriali e questo è dimostrato dal fatto che corriamo tutti con la stessa maglia, mettendo da parte l’agonismo esasperato. Abbiamo voluto fare una passeggiata tra amici quindi sul finale siamo arrivati in parata. Il tempo ha voluto che vincessi io ma è stata una pura casualità. Il Fauniera è come sempre una sfida, è una salita così dura che alla fine ci appare quasi semplice, anche perché il panorama che incontri non ti fa pensare alla grande fatica che si sta facendo. Ho patito di più la salita alla Madonna del Colletto, dove ho tentato di distaccarmi da Filippo ma poi mi sono accorto che non ci sarei riuscito e ho quindi deciso di finire la gara con lui. Ringrazio tutti e ci rivediamo il prossimo anno.

PADOAN JACOPO pettorale 1683 (03:38:08) È una grande soddisfazione perché sono 5 anni che arrivo sempre tra i primi cinque ma non sono mai riuscito a vincere. È come sempre una fantastica gara immersa in un paesaggio meraviglioso. Voglio ricordare che oggi abbiamo vinto sia io che Filippo; ci siamo messi d’accordo sul finale perché la Fausto Coppi è ancora uno dei pochi eventi amatoriali e questo è dimostrato dal fatto che corriamo tutti con la stessa maglia, mettendo da parte l’agonismo esasperato. Abbiamo voluto fare una passeggiata tra amici quindi sul finale siamo arrivati in parata. Il tempo ha voluto che vincessi io ma è stata una pura casualità. Il Fauniera è come sempre una sfida, è una salita così dura che alla fine ci appare quasi semplice, anche perché il panorama che incontri non ti fa pensare alla grande fatica che si sta facendo. Ho patito di più la salita alla Madonna del Colletto, dove ho tentato di distaccarmi da Filippo ma poi mi sono accorto che non ci sarei riuscito e ho quindi deciso di finire la gara con lui. Ringrazio tutti e ci rivediamo il prossimo anno.

OLGA CAPPIELLO pettorale 1164 (04:01:00) “Per me è sempre una grandissima emozione partecipare a questa Granfondo e scalare l’immenso colle Fauniera con gli spettacolari panorami che ci regala ogni anno. Quando sei lì sei ad un passo dl toccare il cielo; è davvero sempre molto suggestivo. Quest’anno ho vinto 5 granfondo, ho subito un infortunio, mi sono rotta il perone e sono dovuta stare ferma per più di un mese. Adesso da circa 4 settimane ho ripreso e sono davvero felice di essere riuscita a vincere la Coppi nonostante la pausa. Dedico questa vittoria a tutta la mia squadra e ai miei compagni di fatiche. Il mio team è davvero ben organizzato e ben preparato; siamo un gruppo numerosissimo di donne molto forti e altrettanti uomini, quindi li ringrazio molto”.

ENRICO ZEN “Ho trovato la gara molto bella, organizzata benissimo, non abbiamo incontrato nessuna macchina sul percorso. Tutto perfetto! Sono stato indietro fino alla salita del Fauniera, nel gruppo degli inseguitori perché davanti c’era Castelnovo che stava tirando molto e andava molto forte in salita per cui se volevo provare a raggiungerlo dovevo provarci lì. L’idea iniziale era di provare solo sull’ultima salita e quindi rimanere con il gruppetto dietro. Poi la corsa si è svolta così e ho pensato “o la va o la spacca” ; ho provato sul Fauniera e sono riuscito a prenderlo. Ho deciso di provarci a circa 15 km dalla cima, ho forzato un attimo e li ho ripresi. Poi sono rimasto da solo. Questa è la mia prima Fausto Coppi. L’ho scelta perché ho visto il percorso e mi è piaciuto molto. Il Fauniera non l’avevo mai fatto e siccome per me la bici è anche un motivo per vedere posti nuovi mi sono incuriosito e ho deciso di partecipare”.

MAGNALDI ERICA.  “Abbiamo iniziato la prima salita tutti in gruppo e subito ho provato nei primi chilometri a forzare un po’ la mia andatura per vedere come reagivano le avversarie, soprattutto quella che pensavo andasse di più, la Gentili. Ho visto che era un po’ in difficoltà e allora ho aumentato un pochino poi ho continuato con un andamento regolare e ho scollinato il Fauniera già in testa. Poi da li sono rimasta con un mio compagno di squadra e abbiamo raggiunto le discese, un po’ strette però pulitissime. La prima donna l’ho staccata già su a Valmala, poi ho continuato in solitaria e ho cercato di gestirmi un po’ le salite perché non avevo mai fatto una gara così lunga e avevo paura di non farcela. Gli anni scorsi ho vinto il medio e il lungo non l’avevo mai tentato. Quest’anno ho deciso di fare il lungo perché mi sentivo particolarmente in forma e domenica scorsa avevo vinto la Maratona delle Dolomiti che era già di 140 km e allora, visto che sono di qua (Cuneo ndr) ho detto: una volta nella vita devo farla. Sto provando davvero una grande emozione e sono contentissima perché ho vinto in casa”.

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