Strada

Il ciclismo d’epoca in festa a Trento

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Scrivi Trento e subito la mente ricorda il Concilio, il buon vino, il Monte Bondone, campioni che hanno segnato la storia del ciclismo: Francesco e Aldo Moser, Gilberto Simoni e Charly Gaul. Storia, sport e tradizione si sono dati appuntamento stamane in Piazza Duomo a Trento alle ore 8.30 per la seconda edizione de “La Moserissima”, 9.a tappa del Giro d’Italia d’Epoca, raduno ciclostorico dedicato a Francesco Moser, il ciclista italiano più vincente della storia, e alla dinastia dei Moser. Oltre 200 i ciclisti in stile vintage al via, baciati dal sole pieno di mezza estate e dal cielo terso che ha incorniciato una giornata memorabile, organizzata ancora una volta in maniera impeccabile dall’ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi con al comando Elda Verones, in collaborazione con l’Asd Charly Gaul Internazionale.

Caschi in cuoio, maglie di lana, puntapiedi e cinghiette, pantaloncini d’un tempo, biciclette fabbricate rigorosamente prima del 1987: questi i requisiti per schierarsi ai nastri di partenza in memoria dei tempi che furono. A ricordare quel ciclismo c’erano i grandi campioni del passato: Gianni Motta, vincitore del Giro d’Italia 1966, Marino Basso, campione del mondo a Gap, in Francia, nel 1972, “Cuore Matto” Franco Bitossi, Palmiro Masciarelli, fidato gregario di Moser per dieci stagioni, e Luciano Armani, uno in grado di battere Merckx in volata al Tour de France 1971. Ad intrattenere il pubblico presente, nella veste di speaker dell’evento, “Il Falco” Paolo Savoldelli, vincitore di due Giri d’Italia. All’ombra della fontana del Nettuno disegnata nel 1769 da Francesco Antonio Giongo, c’era così un vero e proprio frammento di storia del ciclismo italiano grazie ad una manifestazione in grado di “guardare al passato per esaltare la tradizione del territorio”.

Il gruppo di appassionati ha tirato le cinghiette per affrontare due percorsi (35 e 56 km) ad andatura turistica caratterizzati da tratti di strade bianche, con il corto a percorrere la Valle dell’Adige per far ritorno a Trento ed il lungo a proporre la tosta salita verso casa Moser presso il Maso Villa Warth, per proseguire ancora con il naso all’insù verso località Bolleri. L’agonismo per un giorno è stato messo al bando per lasciar posto all’allegria, ai ricordi ed al buon vino dei ristori operati presso la cantina Cavit di Ravina (Tn) e la tenuta del campione trentino.

All’arrivo foto, sorrisi ed un piatto di pasta presso il quartiere fieristico per recuperare le fatiche di giornata.

«Ho fatto più fatica oggi rispetto a quando facevo il panettiere», ha commentato con un sorriso Giuliano Toller, da Malè, 69 anni. «Non mi fermo qui – ha dichiarato William Sallioli, da Carpi, consulente informatico – per alternare la sedentarietà mi sono dato alla bicicletta.Domani in occasione della 11.a edizione de “La Leggendaria Charly Gaul” proverò a scalare il Bondone con la mia bici storica. Una sola volta basta e avanza».

Nel pomeriggio, in Piazza Fiera, a seguito delle premiazioni si è celebrata l’iscrizione al Registro Storico Ufficiale Nazionale di due biciclette utilizzate da Aldo Moser nel 1973 e da Francesco Moser nel 1978.

La giornata si è conclusa con l’inaugurazione del monumento dedicato a Charly Gaul a Vason, sul Monte Bondone per celebrare, a 60 anni di distanza, la stoica impresa dello scalatore lussemburghese che l’8 giugno del 1956, in una giornata da tregenda, conquistò la maglia rosa per non toglierla più e vincere così il suo primo Giro d’Italia. La famiglia Gaul ha voluto ringraziare la città di Trento inviando un messaggio: “Vorrei ringraziare l’Apt di Trento e Elda Verones per aver avuto l’idea di organizzare “La Leggendaria Charly Gaul” dal 2006 e per continuare ad onorare la memoria di mio padre. Siamo molto orgogliose che quest’anno si inauguri anche un busto di bronzo in onore di mio padre e sicuramente verremo molto presto a Trento per ammirarlo”.

Appuntamento a domani quindi per l’11.a edizione de “La Leggendaria Charly Gaul”, con partenza da Trento alle ore 8. Due i percorsi a disposizione degli oltre 2000 cicloamatori in gara, il mediofondo di 57 km e il granfondo di 141 km e 4000 metri di dislivello con la doppia scalata al Monte Bondone. La gara, unica tappa italiana dell’UCI Gran Fondo World Series, sarà trasmessa in diretta su Rai Sport e in differita in serata, sempre su Rai Sport, dalle 21.45 alle 23.15. Domenica 24 luglio su Rai3 Trentino Alto Adige verrà proposta anche una sintesi conclusiva alle ore 9.45.

Info: www.lamoserissima.it

 

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