Piacenza – Un territorio da scoprire, da vivere, da gustare, da amare. Nel Ducato di Parma e Piacenza emozioni, storia, arte, cultura ed enogastronomia rendono unico il lifestyle di una incantevole terra che si dipana dall’Appennino al Grande Fiume Po. Castelli, rocche, fortezze, regge e manieri sono moderni raccontafiabe per regalarvi un viaggio infinito nel mistero del tempo attraverso diverse epoche dal Medioevo al Rinascimento, dal Seicento Barocco al secolo dei Lumi, dal romantico Ottocento alla Belle Epoque fino al Novecento. Questo il magico territorio della provincia piacentina che Domenica 4 Settembre farà da cornice naturale alla Granfondo Scott Piacenza, il quale sarà scoperto dai ciclisti in sella alla loro compagna di tante avventure, ma può essere conosciuto da tutti attraverso la visita a sei Castelli che sorgono nella provincia piacentina, in cui sono ambientate sei leggende, raccolte nel sito Leggende del Ducato.
Agata nel mastio. La prima leggenda è ambientata nel Castello di San Pietro in Cerro, insediamento fondato nel 1460 da Bartolomeo Barattieri ambasciatore alla corte di papa Giulio II. La struttura è interamente visitabile e racchiude oltre trenta sale riccamente arredate, due saloni d’onore, le cucine, le prigioni. Scopri la leggenda della Bella Agata
Confalonieri. Il Castello di Paderna, oggi, residenza padronale, è azienda agricola biologica, orto-giardino con antiche varietà, fattoria didattica e sede di importanti manifestazioni legate alla coltivazione della terra. Cavaliere combattente, il prode Confalonieri venne fatto prigioniero e portato al Castello di Paderna per venire interrogato. Rinchiuso nei sotterranei e sottoposto a tortura, venne barbaramente sgozzato e morì tra atroci sofferenze senza poter parlare. Scopri la leggenda del prode Confalonieri
Il Buso. Il Castello di Agazzano fa da cornice alla storia del tenace, coraggioso, spietato, abile spadaccino Pier Maria Scotti detto il Buso per il buco con il quale firmava il petto delle sue vittime. Rocca e Castello di Agazzano sono un antica proprietà (secolo XIII) degli Scotti e di seguito Anguissola Scotti; ancora oggi i discendenti del casato originario ne detengono il dominio. Rocca e castello rappresentano una felice sintesi tra l’austerità dell’architettura difensiva medievale e l’eleganza della dimora signorile del Rinascimento. Scopri la leggenda dello spadaccino Il Buso
Il cuoco Giuseppe. Nel finale i ciclisti che pedaleranno lungo i 140 chilometri della Granfondo transiteranno a Rivalta, dominata dallo splendido castello di cui sono visitabili il salone d’onore, la sala da pranzo, la cucina, le cantine, le prigioni, le camere da letto, la torre, la sala delle armi, la galleria, la sala del biliardo, il museo del costume militare. Scopri la leggenda del Cuoco Giuseppe.
Laura, Sergio e Spadone. Sangue, intrighi e passione accendono la storia della Rocca Viscontea, Rocca, eretta per volontà di Luchino Visconti tra il 1342 e il 1349, domina, con le sue torri, il borgo e la Val d’Arda. L’edificio, tutto in rosso laterizio comprende due parti collegate tra loro: un recinto inferiore disposto su due gradoni e uno minore, posizionato più in alto. Sovrasta l’intero complesso il mastio, un tempo isolato, perno della difesa urbana e del sistema di sorveglianza dell’intera vallata. Scopri la leggenda di Laura, Sergio e Spadone
Rosania. Il Castello di Groppello è immerso nella verdissima Val Vezzeno, sopra uno sperone di serpentino verde, a picco sul sottostante torrente, si aggrappa alle asperità del luogo. Le sue origini risalgono al secolo VIII e, nel tempo, fu possesso dei Fulgosi, dei Pallavicino, degli Sforza, dei Campofregoso, degli Attendolo, dei Gibelli. A pianta irregolare, si mostra magnifico esempio dell’arte della fortificazione. Nel bosco circostante il Castello è stato creato il “Parco delle Fiabe”: il primo parco emotivo d’Italia. I bambini, vestiti da cavalieri e assistiti da guide, riscoprono le tracce del passaggio di fate, folletti, elfi, druidi e streghe. Nei sotterranei del castello trovò la morte Rosania Fulgosio. Scopri la leggenda di Rosania