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Granfondo San Maurizio 1619: passaporto per l’avventura

Santo Stefano Belbo – Lasciarsi cullare dalle ondulate colline dell’Alta Langa significa addentrarsi in un affascinante paesaggio naturale in cui i segni delle attività dell’uomo sono profondi, ma non invasivi. Straordinari panorami di colline coperte di vigneti e boschi, narrati da Cesare Pavese in pagine aspre e dolorose e nelle opere di Beppe Fenoglio accompagneranno i partecipanti alla Granfondo San Maurizio 1619, evento inserito nella terza edizione del Bike Festival della Nocciola in programma nel weekend del 18 – 19 maggio.

Percorso unico di 120 chilometri che alterna tratti ad andatura libera a salite cronometrate, attraversando i borghi della Langa che oggi, in tutto il mondo, sono sinonimo di territorio di assoluto valore paesaggistico oltre ad eccellenze enogastronomiche e culturali.

La partenza da Santo Stefano Belbo per raggiungere Cossano Belbo, una delle località che ha fatto da sfondo alle storie partigiane narrate nel libro “I venti giorni della città di Alba” scritto da Beppe Fenoglio e paese natale di Pierdomenico Gallo proprietario del Relais San Maurizio, splendida location d’arrivo della Granfondo.

Da Cossano Belbo inizia una salita di nove chilometri pedalabile che offre scorsi panoramici sulle vigne di Moscato e culmina nel centro di Castino (località in cui è ambientato “Ecco venire la notte” il romanzo di Corrado Bertinotti e più volte citata da Fenoglio nel “Partigiano Johnny”).

Il nastro d’asfalto che segna l’anfiteatro di colline arricchite dai famosi terrazzi di pietra, vedrà i partecipanti lanciarsi in discesa verso Cortemilia, la Capitale della Nocciola Tonda Gentile delle Langhe IGP.

Una prima parte del percorso ondulato e panoramico che porterà i ciclisti ad affrontare il primo tratto cronometrato sino a Bergolo, il più piccolo comune delle Langhe, famoso per la sua architettura in pietra, sede di numerosi eventi musicali nel periodo estivo.

Terminata la prima sfida contro il tempo ci sarà la possibilità di recuperare lo sforzo compiuto pedalando lungo le creste delle alture che collegano Bergolo a Levice, dove è posto il primo rifornimento e Prunetto, ammirando il castello che domina il paese ed è oggi visitabile partecipando a visite guidate con i personaggi medievali della Corte del Drago.

La discesa su Monesiglio e il passaggio a Gorzegno, anticipano la seconda asperità cronometrata di giornata: la Salita dei Campioni Hugo Koblet. Una suggestiva chiesa romanica farà da cornice naturale al secondo ristoro a Niella Belbo, per poi continuare nel cuore delle Langhe toccando San Benedetto Belbo, paese molto amato e frequentato da Beppe Fenoglio a cui è stato intitolato l’itinerario letterario. Un percorso che si snoda ad anello all’interno del piccolo centro storico, con dieci tabelloni esplicativi del rapporto tra il paese e lo scrittore.
Si toccherà Bossolasco, la Perla delle Langhe, romantica località di villeggiatura dalle origini molto antiche denominata anche Paese delle Rose, in quanto lungo la via centrale crescono, ai bordi della strada, profumate rose che ornano l’incantevole borgo. Bossolasco famosa per gli amanti delle due ruote per essere stata sede per 10 anni della Granfondo Alta Langa poi diventata Granfondo della Nocciola.

L’arrivo è ancora lontano, la fatica si fa sentire, toccando i centri di Serravalle Langhe e Albaretto Torre si raggiunge Arguello che ospita una delle 59 Big Bench di Chris Bangle, che sono ormai un’attrazione simbolo dell’Alta Langa. Ma attenzione… non ci sarà il tempo di sedersi sulla grande panchina inserita nel Big Bench Community Project, l’iniziativa voluta da Bangle, artista americano trapiantato in Alta Langa, per sostenere le comunità locali, turismo ed eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano le istallazioni.

Benevello, terzo ristoro e punto tappa della Strada Romantica delle Langhe e del Roero, ci si rifocilla prima delle due salite che porteranno all’epilogo. La Salita dei Campioni Gianni Bugno, terzo tratto cronometrato, attende i granfondisti alle porte di Rocchetta Belbo, celebre per il Bike Park Alta Langa, per poi giungere a Mango, ridiscendere a Camo e prepararsi al gran finale con la Final Climb SM 1619 che condurrà al traguardo del Relais San Maurizio.

120 chilometri di emozioni da pedalare tutti di un fiato e osservando la bellezza del territorio circostante, grazie alla formula scelta dagli organizzatori che alterna tratti ad andatura libera a salite cronometrate: un binomio fantastico per abbinare cicloturismo a sana competizione

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