Aprica (So) – Il ciclismo dei campioni ha sempre avuto come teatro delle sfide più avvincenti le grandi montagne e “La Campionissimo” non poteva quindi che svolgersi su tracciati di gara che toccassero le cime più ambite e i traguardi che popolano i sogni di ogni amante del mondo del pedale.
I partecipanti alla manifestazione del prossimo 26 giugno potranno infatti confrontarsi con alcune salite leggendarie come il Passo di Gavia, il Passo del Mortirolo e il Valico di Santa Cristina.
Saranno tre i percorsi dell’evento, che vedrà partenza e arrivo collocati nella centralissima via Roma ad Aprica(So). Le partenze saranno separate, raggruppando i partecipanti in tre scaglioni che potranno così affrontare più agevolmente la prima parte di gara. Il primo gruppo a prendere il via sarà quello dei “granfondisti”, che partiranno alle ore 7.30. I concorrenti del percorso corto muoveranno alle 7.40, seguiti poi dai “mediofondisti” alle ore 7.50.
Il primo tratto sarà in comune ai tre percorsi fino a Monno. Il corto prenderà qui la via al Passo del Mortirolo, scalato da un versante più morbido rispetto a quello affrontato da granfondo e mediofondo, lungo 11 chilometri e con pendenze a tratti impegnative ma mai impossibili. Allo scollinamento un tratto vallonato raccorderà a Trivigno e quindi la discesa verso Aprica farà transitare i partecipanti accanto al traguardo, per poi affrontare un breve tratto di discesa fino all’imbocco del Valico di Santa Cristina. Saranno 6,7 i chilometri da percorre nuovamente in salita, stavolta con pendenza media del 9% e punte del 16%. Allo scollinamento la discesa riporterà in vista del traguardo di via Roma, dopo aver percorso complessivamente 85 chilometri e 1850 metri di dislivello.
Granfondo e mediofondo invece condivideranno lo stesso percorso più a lungo: dopo il transito da Monno si dirigeranno entrambi a Ponte di Legno, dove inizieranno la salita al Passo di Gavia. L’ascesa è tra le più spettacolari del panorama alpino, lunga 16,4 chilometri dal passaggio accanto al torrente Frigidolfo fino allo scollinamento, con una pendenza media dell’8,5% e una pendenza massima del 16%. Il cambiamento di quota segnerà inevitabilmente anche il mutamento dell’ambiente circostante: salendo i granfondisti passeranno dal tipico fondovalle, ricco di vegetazione bassa, al bosco di conifere, dove assaggeranno le pendenze più arcigne, per attraversare poi ampie distese erbose in uno scenario maestoso e così imponente da incutere quasi timore, conle vette delle Alpi Retiche a stagliarsi imperiose all’orizzonte. Negli ultimi chilometri il verde dei prati svanirà per lasciare spazio alla roccia nuda, spolverata magari da ancora qualche sprazzo di neve in prossimità del passo, posto a quota 2621 m.
La lunga discesa seguente condurrà a Santa Caterina Valfurva e poi a Bormio, dove inizierà un lunghissimo falsopiano in discesa che percorrerà il fondovalle valtellinese fino a Mazzo in Valtellina. Al 110° chilometro di garail “mostro”: il Passo del Mortirolo. Una vera e propria sfida con se stessi, 12,8 chilometri alla pendenza media del 10,4%. L’abbrivio, a parte una prima, breve rampa in doppia cifra dopo l’uscita dall’abitato di Mazzo, è abbastanza pedalabile, ma è dal 3° al 7° chilometro che la strada si impenna senza alcuna pietà. Le pendenze si fanno sempre più aspre e non concedono respiro, la strada non spiana mai, con il passaggio più difficile costituito da un chilometro circa alla pendenza media del 15%. In questi quattro chilometri è situato anche il punto conpendenza massima, che si attesta al 20%. I chilometri dal 7° in poi non sono certo una passeggiata, le pendenze calano solo di pochissimo e solo negli ultimi tre chilometri tornano a scendere, a tratti, sotto al 10%.
Dopo lo scollinamento ci sarà da percorre un segmento vallonato di non facile interpretazione: con le gambe stanche per il dislivello superato e per la dura salita appena affrontata, mantenere un buon passo non sarà cosa banale. La discesa seguente porterà ad Aprica, dove il mediofondo taglierà il traguardo, dopo 155 chilometri e 3600 metri di dislivello, mentre il granfondo scenderà dal Passo dell’Aprica verso il bivio per il Valico di Santa Cristina. Dopo aver conquistato anche quest’ultima cima, in comune con il percorso corto, anche il tracciato più impegnativo troverà la gratificazione della linea d’arrivo, al termine di un viaggio lungo 175 chilometri nel corso i quali saranno stati ben 4500 i metri di dislivello da superare.
Le iscrizioni a “La Campionissimo” sono già aperte, secondo le modalità descritte nell’apposita sezione del sito web della granfondo.
Tutte le informazioni sulla granfondo “La Campionissimo” sono disponibili sul sito della manifestazione.