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Fondo Città di Cerignola: sarà come pedalare in un film!

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Cerignola (Foggia) – Il barone Fontana (Totò) presidente della squadra di calcio di Cerignola, è molto avaro e lesina ad Armando, l’allenatore, i soldi per la squadra. Per colmare la misura un industriale milanese, Renzoni, offre una grossa cifra al barone per comperare i due giocatori più bravi, Aldo e Franco. Armando si dispera. Quando la nazionale azzurra viene a Cerignola, a disputare una partita di allenamento, la piccola squadra gioca con entusiasmo e impegno riportando una bella vittoria che spinge i due giocatori a rimanere, convinti che insieme formeranno una forte squadra. Anche il Barone li sostiene, finalmente con generosità.

Questa la trama del film Gambe d’oro diretto da Turi Vasile interamente girato a Cerignola nel 1958. Vasile, grande osservatore della realtà e sempre attento ai singoli dettagli, sa cogliere bene l’ambiente generale e sa caratterizzare talora anche con poesia certe situazioni.

Proprio come l’associazione Cicogna Lanotte Bike che da vita alla terza edizione della Fondo Città di Cerignola, in programma Domenica 25 Settembre che porterà i partecipanti a pedalare lungo le strade del pregiato Aglianico e ad attraversare alcuni centri della vicina Basilicata.

In attesa dei ciclisti i familiari avrano l’opportunità di visitare diversi luoghi e monumenti di interesse come  la casa di Pietro Mascagni, l’autore della Cavalleria Rusticana, “Terra Vecchia”, la Chiesa di S. Agostino, la Chiesa Madre, la Torre Alemanna, il Castello, la Torre dell’Orologio, il Palazzo Carmelo, il Teatro Mercadante, il Duomo Tonti, il Piano delle Fosse e la Colonna Miliare (pietra miliare, attualmente collocata all’angolo tra corso Gramsci e via Osteria Ducale, in passato era posta laddove passava la via Traiana, che congiungeva Benevento a Brindisi).

Il ciclismo in Puglia ha radici molto profonde e la data del 25 Settembre scelta per questa  terza Fondo Città di Cerignola ricorda la prima manifestazione ciclistica organizzata dalla Società Sportiva Ciclistica “La Cicogna” che si svolse il 25 Settembre 1949, il GP Coppa Città di Cerignola – Gran Coppa Ciclistica la Cicogna che si disputò sulla distanza di 164 chilometri

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Mentre sarà di 115 chilometri e 1301 metri di dislivello il percorso unico della Fondo organizzata sotto l’egida di C.S.A.In Ciclismo. Partenza alle ore 9 da Cerignola per andare ad affrontare la prima salita, quella che conduce all’abitato di Lavello (circa 3 km con pendenze dal  4% al 7%). Ma è ancora prematuro tentare di seguire le gesta di Corrado IV di Hohenstaufen era il figlio secondogenito dell’ imperatore Federico II di Svevia e di Jolanda di Brienne che scese in Italia nel tentativo di conquistare il Regno di Sicilia, che il fratello Manfredi teneva come reggente. Dopo aver subito la scomunica del Papa, Corrado riunì a Lavello le truppe di suo fratello Manfredi e dei baroni per sferrare l’attacco decisivo. Ma il 21 Maggio morì di malaria, malattia contratta due mesi prima. Raggiunto Lavello i ciclisti affronteranno la discesa prima di tornare a salire verso Barile. Un primo tratto di salita, un chilometro (pendenza 6 – 8%) poi  la salita del Macarico divisa in tre tratti. Il primo misura 800 metri con pendenze che vanno dall’ 8% al 10%.  Si respira per 500 metri poi si torna a salire per 2 chilometri. La salita è subito impegnativa con pendenze  8% – 10% poi spiana per circa un chilometro e arriva il tratto più impegnativo. Due chilometri e mezzo con pendenza minima del  7% e massima del  12%. L’ingresso nel  centro storico di Barile annuncia il GPM Azienda Basilisco, salita di 800 metri con pendenza  minima del 6% e massima 9%.

I luoghi che hanno fatto da scenario naturale al film “Un giorno della vita” che ha per protagonista Salvatore, un bambino di dodici anni con grande passione per il cinema che lo spinge giornalmente a raggiungere in bicicletta il paese più vicino, insieme agli amici, per assistere alla proiezione dei film in una saletta di terza visione.

Il Vangelo secondo Matteo è fra i più noti film di Pasolini, girato dallo scrittore-regista sulla traccia delle Sacre Scritture. La storia è quella della nascita, vita, morte e resurrezione di Gesù, secondo lo schema narrativo del cinema cristologico. La novità di questo film consiste nel suo carattere religioso e insieme laico, tipico del dibattito culturale svoltosi in Italia negli anni sessanta, ispirato al Concilio Vaticano II. A Barile nel 1964 vennero girate alcune delle principali scene del film: la strage degli innocenti e la Nascità di Gesù. Il regista rimase colpito dalla conformazione del quartiere delle Cantine, in grado di rievocare al meglio gli scenari della Terra Santa e i luoghi delle Sacre Scritture

Barile è inoltre rinomata per la produzione dell’ Aglianico del Vulture, vino molto pregiato e conosciuto a livello nazionale, prodotto in quasi tutta l’area del Vulture. Tra le attrazioni di questo comune il Parco Urbano delle Cantine Sheshe. Superata la piazza della chiesa madre e la piazzetta di palazzo Caracciolo, inizia la discesa dello Sheshë, un ripido pendio che precipita verso l’omonimo ruscello e costituisce un contrafforte naturale del vulcano Vulture, originatosi dai sommovimenti tellurici e dalle colate laviche. La porosità delle rocce ha generato una grande quantità di cavità, alcune naturali e altre scavate, che dopo avere ospitato le prime comunità albanesi di Scutari sono diventate nei secoli il luogo ideale per la conservazione dei prodotti agricoli e dei vini.

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Nel 1964 Pier Paolo Pasolini scelse questa location per girare alcune scene del suo Vangelo secondo Matteo, il celbere film che fece molto discutere per l’uso di attori non professionisti scelti tra la popolazione locale e per l’interpretazione non dogmatica della cronaca evangelica. Cristo fu interpretato da un diciannovenne sindacalista catalano, Enrique Irazoqui, che all’epoca combatteva contro il regime di Franco. Alle riprese parteciparono anche Natalia Ginzburg, Enzo Siciliano, Ninetto Davoli ed Enrico Maria Salerno, che doppiò il protagonista. La Madonna anziana è invece interpretata dalla madre di Pasolini, Susanna.

La conformazione dello Sheshë si caratterizza per gli stretti viottoli che seguono le curve naturali di livello e si aprono ogni tanto su piccoli slarghi o spazi di vicinato. Il parco è riconosciuto di interesse culturale dal 2010 e ospita in agosto una delle manifestazioni del Cartellone Vultureventi: Cantinando Wine & Art.

Ma il prezioso nettare di bacco non può essere consumato visto che i partecipanti dovranno affrontare una lunga discesa, circa sei chilometri che li porterà a Rapolla. Fuga e morte – paura del niente è il titolo di un 45 giri di Vito Paradiso, cantante solista e leader dei De De Lind: gruppo rock progressivo italiano degli anni settanta dell’area milanese, ma potrebbe rappresentare anche lo spirito agonistico di quanti partecipano a questa manifestazione per conquistare un risultato di prestigio.

Rapolla da vita annualmente al Parco Urbano delle Cantine di Rapolla, evento ormai diventato un appuntamento classico dell’autunno lucano, si caratterizza per la suggestiva location: il magnifico scenario delle grotte del centro storico.
Sono più di 120 le grotte scavate nel tufo, ancora ottimali per la conservazione dell’Aglianico, che si trasformano per l’occasione in accoglienti tavernette dove degustare i prodotti tipici della cucina locale, tra cui peperoni arrostiti, dolci ripieni di crema di castagne, pettole e frittate di tutti i tipi.

Dopo essersi lasciati alle spalle Rapolla i ciclisti raggiungeranno nuovamente Lavello attraverso  la  salita del Rendine di  4,4 chilometri  inizio e fine impegnativo 8%. La parte intermedia invece presenta una pendenza del 3 – 4%.  Prima di lanciarsi negli ultimi cinquanta chilometri molto ondulati per far ritorno a Cerignola. Ma attenzione a non lasciarsi sorprendere dai continui saliscendi che caratterizzano il percorso.

Usa questo link per effettuare l’iscrizione alla manifestazione

Per ulteriori informazioni consulta l’ecommerce Lanotte Bike

 

 

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