Granfondo

Elettrico: “Abbassare il costo delle iscrizioni contribuirebbe ad una crescita delle presenze nelle Gran Fondo”

Quale futuro per le Gran Fondo? Cresce il numero di eventi, ma vi è anche una fisiologica riduzione del numero dei partecipanti. Sovrapposizione delle date, costi di partecipazione elevati, agonismo esasperato quali sono secondo lei le cause di questo rallentamento della crescita? Che cosa secondo lei va cambiato ed eventualmente quali novità introdurre?

Tommaso Elettrico, corridore materano e iridato UCI Gran Fondo World Series, in questa stagione già vincitore della prestigiosa Granfondo Laigueglia, ha recentemente risposto al nostro sondaggio evidenziando i costi elevati di iscrizione agli eventi che uniti alle spese di trasferta richiedono un consistente impegno finanziario per coloro che vogliono svolgere attività con una certa continuità.

A mio avviso i costi di iscrizione agli eventi sono troppo elevati. Io fisserei un tetto massimo per i costi di adesione, che non dovrebbe superare i 30 euro. Un costo minore delle iscrizioni porterebbe un maggior numero di partecipanti e al coinvolgimento di familiari e accompagnatori. Ogni settimana ci sono diversi eventi che si sovrappongono, questo soprattutto al Nord, dove si svolgono le manifestazione più prestigiose. Ma anche al Sud il movimento sta crescendo sia per numero di eventi che di partecipanti e questo è importante. I corridori meridionali che vogliono partecipare alle granfondo blasonate devono affrontare lunghe trasferte e spesso lo devono fare anche soltanto per partecipare alle manifestazioni, visto che in alcune regioni non vi è un calendario eventi che permetta di svolgere l’attività con una certa continuità.

Per questo a mio avviso è importante attraverso la propria partecipazione contribuire alla crescita degli eventi che si svolgono al Centro Sud proprio per offrire a queste organizzazioni l’opportunità di crescere e far crescere in pochi anni le gare organizzate così da assicurare anche a questa straordinaria parte della nostra penisola la presenza di gare prestigiose senza dover affrontare continuamente lunghe trasferte”.

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