Montoro (Avellino) – Il gota del ciclismo nazionale renderà omaggio all’A.S. Montoro che festeggia i suoi primi novanta anni. Una storia ricca di successi ed aneddoti che sono stati raccontati anche nelle pagine di decine di libri. Sabato nella sala convegni del municipio prima e poi a tagliare il nastro della nuova sede sociale ci saranno il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, il vincitore del giro d’Italia Stefano Garzelli, la medaglia d’oro delle olimpiadi di Tokio Angelo Damiano, il presidente regionale Giuseppe Cutolo, il presidente del Coni di Avellino Giuseppe Saviano, l’avvocato Carmine Castellano e decine di altri campioni di questo sport. A fare gli onori di casa saranno il sindaco Mario Bianchino, l’assessore allo sport Raffaele Guariniello, il presidente dell’A.S. Montoro Mario Mari e Giovanni Vietri, erede del fondatore del sodalizio.
Fu, infatti, Nicola Vietri insieme a Francesco Arminante e al Paolo Trucillo a volere la fondazione di un team di ciclismo a Montoro, era il febbraio del 1927. La famiglia Vietri, come testimoniano i libri e i giornali dell’epoca, stravedeva per questo sport e per le imprese del grande Fausto Coppi. Fu proprio tra le mura di casa loro che il “campionissimo” trovò rifugio più volte per vivere, al riparo dal grande clamore che aveva suscitato, la sua storia d’amore con Giulia Occhini. La famiglia della “dama bianca”, d’altra parte, era molto legata a Montoro visto che la madre vi ha esercitato per lungo tempo la professione di ostetrica. Foto e ritagli di giornali dell’epoca, che raccontano questa ed altre storie del ciclismo montorese, saranno esposte nella nuova sede sociale.
Un patrimonio di ricordi che nessuno aveva intenzione di perdere e che ora trova una sede stabile. La storia dell’A.S. Montoro, oggi entrata anche nel team Garzelli, è costellata di campioni che hanno pedalato in grandi squadre ad iniziare dai montoresi Vittorio De Martino, Vincenzo De Caro per proseguire con il vincitore della Liegi – Baston – Liegi Carmine Prezioso e poi Petriccione, Pasquale Pugliese, Vito e Lorenzo Mastroberardino, Bruno Del Gaudio, Raffaele Novara, Pasquale Caputo, Matteo D’Urso, Domenico De Simone, Maurizio Caposele e Cuccinilello, solo per citarne alcuni. Certo è che il ciclismo a Montoro si è sempre identificato anche con la figura mitica di don Ciccio Arminante che contagiò con la sua passione l’intera Irpinia.
Fu per lungo tempo fiduciario della federazione ciclistica italiana ma anche l’ideatore di due grandi classiche, quale il circuito di Avellino e la Coppa Montoro, conosciute in tutto il mondo ciclistico. E sempre don Ciccio si attivò per portare in Irpinia il giro d’Italia. Pezzi di una storia che dura da novanta anni e che oggi ha radici ben solide grazie all’entusiasmo di Giovanni Romano che ha messo su un parterre di giovani che sta raccogliendo successi in tutta Italia. Il team dispone di una squadra allievi ed una di esordienti composte dai montoresi Mario Iannone, Stefano Guarino, Leo Del Regno e Gianluigi Romano; dai serinesi Fabrizio Cucciniello e Assunto Renzulli; da Giuseppe Di Napoli di Forino, Antonio Apostolico di Baronissi e Raffaele Laezza di Orvieto. Piccoli campioni che crescono sotto lo sguardo attento del direttore sportivo Giovanni Romano e del presidente Mario Mari che non lesinano sforzi neanche quando organizzano la storica gara ciclistica Coppa Montoro.
Pietro Montone