Se Angelo Bonalumi, ottimo giudice di gara ed organizzatore eccelso , da oltre quarant’anni ci va rivivere una giornata magica nella “sua” Comazzo disegnando tutt’attorno alla famosissima fontana Pertusati , un impegnativo percorso che è piace a tutti , bhè, vuol dire che ha nel profondo dell’anima un amore immenso per le vicende del ciclocross nostrano e la base risponde ancora decretando un ottimo successo che si conclude con un sontuoso ristoro e una grande premiazione che ha coinvolto tutti gli agguerriti partecipanti. Molti gli spunti interessanti sul fronte agonistico, prendiamo per esempio l’emisfero femminile , un pianeta sempre più numeroso popolato da persone che hanno come unico obbiettivo quello di divertirsi in santa pace.
E s’è divertita parecchio Daniela Di Prima ad andare a riprendere una scatenata Laura Caldiroli, che si era involata con la giovanissima Laura Vecchio, per poi staccarla nel finale con un’azione davvero potente. Chiude il podio donne “B”, e con onore, una Samy Profumo ancora troppo impacciata sugli ostacoli. Le donne “A”? Ci vuole un fisico bestiale per restare regine. Di più se pratichi uno sport duro come il ciclocross, ti chiami Cris Cortinovis e indossi un body tricolore. Il duello con S. Bertocco sullo spettacolare saliscendi della fontana Pertusati è stato splendido, sempre attaccate e menar randellate dal primo all’ultimo metro, lei, la campionessa italiana Cortinovis , più precisa nelle traiettorie e con i rapporti sempre adeguati, l’altra che studia ( e impara in fretta) i meccanismi ma ad ogni ostacolo lascia ancora troppo spazio ma, poi s’accoda sempre .
Al suono della campana sono sempre attaccate ma Cris è furba ed esce per prima sulla rampetta finale con un rapporto agile, Silvia no, sbaglia rapporto che è sempre troppo lungo e concede quei tre-quattro stupidi metri che le costano la vittoria. Nei veterani la vittoria del bikers Mauro Di Stasio è stata una vigorosa spallata che ha tramortito tutta la categoria, del resto, il capitano della HIO RCO ci ha abituati a galoppate solitarie come questa di Comazzo e ciò conferma che è un guerriero capace di elevare ponti elevatoi che lasciano nel fossato avversari come Isacco Colombo, Ricky Barbero e Bepp Ballini che sono i primi a complimentarsi col vincitore. Francys Corradini , lo conosciamo, è un atleta che cura il proprio fisico, s’allena in modo costante e ha un approccio mentale alla corsa fuori dal comune e può competere con chiunque. Ieri mancava il suo avversario più pericoloso, Marchino Colombo, e allora ha vinto a mani basse producendosi in assolo di tutto rispetto che ha stracciato le ambizioni dei pur bravi Mauro Benetelli, Fausto Cortinovis e Claudio Duò. Se ci avessero chiesto di pagare il biglietto per assistere al duello dei gentleman inscenato da A. Borini e C. Cottin, lo avremmo pagato volentieri. Un giro di studio e uno di prova e Angelino Borini produce un allungo velenoso sull’ultima rampa della fontana e guadagna 10 secondi, Cottin accusa il colpo ma non si scompone e insegue caparbiamente.
Passano i giri , non cambia il distacco e sono entrambi a tutta, uno spettacolo a vederli combattere, per Borini quel piccolo vantaggio ha la valenza di un buono fruttifero, quelli di una volta che fruttavano parecchio, per Cottin la certezza che se Borini non guadagna più, è al limite. Suona la campana e i secondi scendono a otto, vince Borini ma Cottin è sempre più convinto che se la può giocare. Buona anche la prova di Marco Vacchini , terzo, e Vittorino Stroili. Una stagione , quella dei terribili F.lli Ballini, che non scorderanno per diversi motivi, il primo dei quali è che Bum Bum, il piccolino, è passato debuttante e parte coi grandi, il secondo è che, pronti via se ne va col fratellone Manuel che è junior e inizia lo show. Gli altri avversari osservano da lontano mentre il pubblico si spella le mani, la mamma Emanuela spara centinaia di foto ai suoi bocia e papà Giuseppe che gonfia il petto orgogliosamente perché sono anche due bravi ragazzi , seri e giudiziosi. La classifica recita secondo Simone Cerio e Andrea Dagostino per gli junior e il rientrante , ancora acciaccato, Jacopo Barbotti nei debuttanti. La dote più bella di Aldo Allegranza è senza dubbio l’umiltà. Fedele gregario del “The Predator” Pirozzini, ieri assente, s’è calato nei panni del capitano e lo ha imitato perfettamente.
Via da subito a menar pedalate vigorose e letali che fanno vittime illustri come Gino Donà e Giannino Succo e poi al microfono di Gianlù dice convinto:” Mancava Lucio Pirozzini e non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione, dedico la vittoria a mia moglie che mi segue da una vita, prima nel podismo e ora nel ciclismo”. Grande! Ancora una grande vittoria nei super “B” di Claudio Guarnieri, di testa più che di gambe, infatti, prima lascia davanti Vezzoli che s’illude di staccarlo, poi, quando a metà gara Vezzoli cala un po il ritmo perché … deve respirare, lo attacca violentemente e guadagna una ventina di secondi che gli consentono di presentarsi tutto solo sotto il gonfiabile del Palzola. Se dietro una grande gara c’è sempre un grande organizzatore e un grande sponsor , allora Angelo Bonalumi deve ringraziare, e lo ha fatto in diretta, l’Autoliscate di Agostino Bruni , poi anche il delegato allo sport Lorenzo Cassani per la bella location e il patrocinio.