Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Vittorio Bosio, presidente nazionale CSI, a Renato Di Rocco presidente della Federazione Ciclistica Italia, al presidente del CONI Giovanni Malagò e al ministro dello sport Luca Lotti. Attraverso questa lettera il dirigente nazionale esprime il suo disappunto e argomenta la protesta dell’ Eps rappresentato verso il contenuto del comunicato in oggetto, che di fatto sancisce una convezione tra la FCI da lei presieduta e gli Enti di Promozione Sportiva ACSI e UISP, escludendo di fatto tutto il resto del movimento sportivo
Oggetto: Comunicato di Segreteria Generale FCI n. 25 del 22/12/2017
Sig. Presidente,
con la presente sono a presentare formale protesta verso il contenuto del comunicato in oggetto, che di fatto sancisce una convezione tra la FCI da lei presieduta e gli Enti di Promozione Sportiva ACSI e UISP, escludendo di fatto tutto il resto del movimento sportivo.
Nella riunione del 9 ottobre scorso la FCI, dopo avere verificato i dati della consistenza degli EPS nella specifica disciplina sportiva, ha intrapreso un tavolo di lavoro congiunto con gli EPS ACSI, CSAIN, CSI e UISP, finalizzato alla costruzione di una convenzione sulla quale si era costruita una allargata condivisione.
Il tavolo di confronto aveva anche permesso che diverse specificità associative dei differenti EPS trovassero un punto di contatto con il percorso della Federazione, identificando per tutti la possibilità di una collaborazione proficua e rispettosa.
Nel 2017, inoltre, erano già stati definiti nuovi punti di relazione tra le attività ciclistiche federali e quelle del Csi e l’avere definito un accordo convenzionale sul prezzo della tessera, sulla tutela sanitaria congiunta e sulla definizione puntuale della partecipazione di atleti e dei calendari gare, aveva portato il livello di relazione EPS-FCI ad un punto molto più elevato rispetto a molte altre federazioni.
In questi due mesi è stato fatto un lavoro di cucitura di rapporti con le società sportive affiliate CSI, a cui abbiamo spiegato le potenzialità di una convenzione unitaria EPS – FCI, anche quando è in gioco un interesse collettivo è necessario ridurre le pretese individuali e rinunciare a usi e consuetudini acquisite.
Più di una volta abbiamo sollecitato la FCI a definire il percorso di convenzione, che era stato rallentato da proteste e richieste di altri EPS: ci è sempre stato risposto che i quattro EPS non erano in discussione, mentre per gli altri si sarebbe ipotizzato un diverso modello di relazione con la federazione.
Le nostre società attendevano risposte e invece che riceverle da noi, che le avremmo date ben volentieri, sono stati costretti a leggerle in un laconico comunicato della federazione, immediatamente riverberato da UISP e ACSI come una grande vittoria.
Noi non ci stiamo! Non accettiamo questo modo di fare! Per noi le parole spese, i documenti elaborati, il lavoro di squadra e le relazioni personali valgono di più delle convenzioni!
Ci aspettiamo una sua presa di posizione immediata, pubblica e privata, in cui emerga forte e chiara l’intenzione della FCI di sottoscrivere entro il 31.12.2017 una convenzione bilaterale con il CSI con i medesimi crismi di quella sottoscritta con ACSI e UISP.
Se così non sarà, ci riserveremo di intraprendere tutte le strade e in tutte le sedi che ci consentiranno di tutelare le nostre società sportive e una consistente attività sportiva, che ogni giorno anima le città e le comunità della nostra bella Italia.
Approfitto per porgere distinti saluti.
Roma, 23 dicembre 2017
Il Presidente Nazionale
Centro Sportivo Italiano
Vittorio Bosio