CATTOLICA (RN) – Chi è venuto almeno una volta alla Granfondo Squali sa benissimo chi è Pasqualo. La mascotte della granfondo di Cattolica e Gabicce Mare rappresenta da quattro anni il volto giocoso della manifestazione, capace di creare un filo diretto simpatico ed inimitabile soprattutto con i più piccoli, giunti in riviera al seguito dei genitori cicloturisti. Pasqualo impersonifica la vocazione della #Squali a diventare la granfondo “formato famiglia”, dove la bicicletta è lo strumento attorno alla quale gravitano tante altre forme di divertimento. Ma Pasqualo (Omar) non “opera” da solo, in quanto è costantemente affiancato da una “portapinne” (Diana) che, di fatto, gli dà voce guidandolo in tutti i movimenti e gli sketch. Diana Saponara (nella vita insegnante di scuola dell’infanzia) insieme ad Omar Bernardini (nella vita esperto di tecnologia) hanno un’associazione a San Giovanni in Marignano, denominata “Regnodifuori”, che si occupa di eventi, promozione, comunicazione, attività ricreative. Seguono la #Squali fin dall’inizio e, soprattutto negli ultimi mesi, hanno notevolmente intensificato le trasferte promozionali stringendo rapporti con diverse iniziative di rango nazionale (e non solo). “Lo staff della granfondo ci ha chiesto di allargare il nostro raggio d’azione – spiega Diana – puntando a promuovere la #Squali non solo in ambiti prettamente ciclistici. Per questo siamo stati, recentemente, a Lugano alla Fiera del Viaggiatore, ma anche alla Fiera del Turismo di Padova e al DeeJay Ten di Roma, che non c’entra nulla col ciclismo perché è una gara podistica. Inoltre siamo stati alla Marcialonga di Cavalese perché con la classica dello sci di fondo è in atto un gemellaggio con la #Squali”.
Ormai Pasqualo rappresenta Cattolica e Gabicce nel mondo… “Progressivamente la figura della mascotte sta maturando un crescente richiamo: andremo prossimamente a Pejo, in Trentino, nell’ambito di un gemellaggio comunale”.
Sulla pagina Facebook della #Squali è posibile visionare tanti video – alcuni divenuti virali – sulle “peripezie” combinate da Pasqualo con la sua “portapinne”.