Una caduta a nove chilometri dal traguardo penalizza Michela Bergozza solitaria al comando. Chiuderà seconda

Ferrara – Una caduta a soli nove chilometri dal traguardo ha cancellato il sogno di vittoria della vicentina di Thiene Michela Bergozza (KTM Scatenati). Guidata da Stefano Laghi, presidente del sodalizio di Meldola, la Bergozza era lanciata verso la conquista del suo secondo successo consecutivo, dopo la Gran Fondo Davide Cassani vinta domenica scorsa a Faenza.

Laghi che guidava il drappello dei partecipanti alla Granfondo del Po è costretto a frenare improvvisamente, non ha il tempo di segnalare a Michela Bergozza e gli altri ciclisti che lo seguono l’ostacolo ed è scaraventato a terra dalla sua compagna di squadra, poi travolta da tre corridori.

Fortunatamente nessuno ha riportato ferite o fratture e superato l’attimo di paura Laghi e Michela Bergozza sono prontamente risaliti in bicicletta per lanciarsi all’inseguimento di Odette Bertolin che aveva ormai accumulato oltre due minuti e mezzo di vantaggio. Un forcing estenuante che ha permesso di ridurre notevolmente il ritardo, ma non di recuperare la posizione perduta. Le energie residue sono state spese per volata finale visto che Debora Morri (Team del Capitano) insidiava la seconda posizione.

Terminata la gara, mentre Michela Bergozza sale sul podio per ricevere il mazzo di fiori riservati alla seconda classificata, Stefano Laghi esterna la delusione per il successo svanito a causa della caduta: “Dispiace veder svanire un successo che Michela aveva praticamente conquistato. A nove chilometri dalla fine della Granfondo, guidava la prova femminile. Io ho dovuto frenare improvvisamente e lei mi è caduta sopra. Nonostante tutto siamo ripartiti dando fondo alle energie residue per recuperare lo svantaggio accumulato a seguito della caduta. Abbiamo chiuso a 1′ 24″ dalla vincitrice e a Ferrara Michela ha dovuto fare anche la volata per evitare il recupero di Debora Morri”.