Madonna di Campiglio (Trento) –
“Le vette solitarie catturano le lacrime,
le delusioni, le ansie degli emarginati,
trasformandole in preziosi cristalli di speranza,
scioglie il ghiaccio dell’egoismo,
libera l’amore nei colori dei fiori”
La poesia Vivere lentamente di Alberto Pattini è un’immersione nell’ambiente naturale del Trentino, di cui domenica 2 settembre saranno protagonisti i partecipanti alla Top Dolomites Granfondo Madonna di Campiglio.
I quattro percorsi tracciati dal comitato organizzatore prendono il via da Madonna di Campiglio, circondata dal Parco naturale dell’Adamello Brenta e le vette solitarie delle Dolomiti di Brenta. Vette che catturano le lacrime (frutto dell’emozione), le ansie di coloro che partono con la consapevolezza di non essere tra i protagonisti assoluti e le trasformano in cristalli di speranza, ovvero la volontà di vivere un momento indimenticabile in sella alla propria bicicletta alla scoperta di questa splendida regione. Scioglie il ghiaccio dell’egoismo che si trasforma in condivisione dello svolgimento di quest’affascinante attività sportiva e del sostegno a chi è in difficoltà, ammirando la bellezza dei paesi che ad ogni angolo, ad ogni curva presentano una prospettiva diversa di questo viaggio attraverso un territorio che va dalle montagne al lago e pur mescolando i sapori, mantiene intatto il dna della sua anima trentina.
Tre giorni di festa ed eventi che culmineranno domenica prossima con la partenza della prima edizione della Top Dolomites Granfondo Madonna di Campiglio, alle ore 8,30 da Piazza Sissi.
La piazza dedicata alla Principessa Elisabetta di Wittelsbach, la famosa “Sissi” per ricordare i due soggiorni della principessa e l’Imperatore Francesco Giuseppe che lasciarono a Campiglio e nella valle ricordi vivi e profondi in occasione dei loro soggiorni, dove alternavano le passeggiate verso le cime del Brenta, accompagnati dalle locali guide alpine, ai sontuosi ricevimenti nei saloni del “Gand Hotel Des Alpes”.
Per coloro che non hanno raggiunto un grado di preparazione ottimale, ma non vogliono mancare a questo fantastico evento, il comitato organizzatore propone un tracciato corto, non agonistico, di soli 43 chilometri. Dopo la partenza, i ciclisti transiteranno a Pinzolo, altra nota località montana, in cui nacque la prima o una delle prime Compagnia dei Battuti del Trentino. Nessun presagio funesto alla riuscita della propria performance, i Battuti erano una congregazione religiosa formata da laici, dediti ad una spiritualità fatta di Lunghe orazioni, severe penitenze e di azioni sociali e caritative. Pinzolo è conosciuta anche per il carnevale asburgico, sfilata per le strade e campagne con prestigiose carrozze che portano la corte degli imperatori austro ungarici, che si tiene a marzo. Terra ricca di leggende, che narrano di diavoli e streghe in esilio, ma è ancora presto i partecipanti hanno percorso soltanto una decina di chilometri, diavoli e streghe si presenteranno soltanto nel finale di gara, soprattutto a coloro che hanno scelto di pedalare sulle strade del tracciato lungo, 135 chilometri sino a Riva del Garda.
A Spiazzo Rendena, il paese che ospita il Museo della Guerra Bianca Adamellina, la Chiesa di San Virgilio e la Cort da Togno, una corte interna ad alcuni edifici che rivela l’originale pittura dell’artista locale Vigilio Pellizzari Togno, ed è l’unica testimonianza di un’arte popolare realizzata con intenti satirici, inizia la lenta ma progressiva risalita verso Madonna di Campiglio.
Bocenago, antico villaggio, che sorge ai piedi del Monte Tof, composto da case rustiche rendenesi, spesso arricchite da portali, murales sacri e fontane in granito, precede Massimeno, piccolo paese alpino orgogliosamente ancorato alle proprie tradizioni, posto ideale per chi vuol trascorrere una vacanza tranquilla e serena in mezzo alla natura.
Si entra negli ultimi quindici chilometri di gara. Attraverso i centri di Giustino e Pinzolo i primi protagonisti della Top Dolomites Granfondo Madonna di Campiglio taglieranno il traguardo.
Per loro non ci sarà classifica, ma l’opportunità di dire ai propri figli e nipoti “io c’ero”. Il ricco ristoro finale e il sontuoso pasta party concluderanno questo indimenticabile week end all’insegna di quest’affascinante attività sportiva e della poesia che riesce ad esprimere pedalando sulle strade di questa splendida regione.