Tirreno – Adriatico 2020: otto tappe per tutti i gusti

La 55^ edizione della Corsa dei Due Mari, 7-14 settembre, prevede tre tappe adatte ai velocisti, due mosse per finisseur, due di montagna con un arrivo in salita a Sarnano-Sassotetto e la classica cronometro conclusiva a San Benedetto del Tronto. Il dislivello totale della corsa è di 15.000 metri.

Milano – Sarà un’edizione particolare quella della Tirreno–Adriatico EOLO, in programma dal 7 al 14 settembre, non solo per il periodo in cui si correrà ma anche perché avrà la particolarità di svolgersi su otto tappe anziché le sette consuete. 

Mauro Vegni, Direttore dell’Area Ciclismo di RCS Sport ha dichiarato: “Dobbiamo dire grazie a tutte le Amministrazioni (Regioni, Province e Comuni) che hanno sempre sostenuto questo evento internazionale. Attraverso le immagini distribuite in tutto il Mondo valorizzeremo ancora una volta – sia dal punto di vista paesaggistico che da quello culturale – tutti i territori attraversati. Insieme daremo un nuovo segnale di ripartenza del Paese, sempre nel rispetto della sicurezza, perché il ciclismo è un veicolo formidabile per lanciare questi messaggi di ripresa”.

Stefano Allocchio, Direttore di Corsa di RCS Sport che ha disegnato questa Tirreno – Adriatico EOLO ha sottolineato come: “Grazie alle otto tappe abbiamo potuto rendere un po’ più dura la corsa e dare equilibrio tra le frazioni per i velocisti, per i finisseur e per gli scalatori oltre alla consueta cronometro conclusiva. Abbiamo trovato nelle amministrazioni locali, nonostante il cambio di data, la massima disponibilità che ci permetterà di organizzare una Tirreno – Adriatico di qualità. Avremo al via quasi tutti gli atleti che poi parteciperanno al Giro d’Italia di ottobre e siamo convinti che, come negli ultimi anni, sarà una Corsa dei Due Mari di altissimo livello”.

Il podio finale dell’edizione 2019 della Corsa dei Due Mari vinta da Primož Roglič su Adam Yates e Jakob Fuglsang 

ALBO D’ORO
2019 Primož Roglič; 2018 Michał Kwiatkowski; 2017 Nairo Quintana; 2016 Greg Van Avermaet; 2015 Nairo Quintana; 2014 Alberto Contador; 2013 Vincenzo Nibali; 2012 Vincenzo Nibali; 2011 Cadel Evans; 2010 Stefano Garzelli.

IL PERCORSO
Tappa n. 1 Lido di Camaiore – Lido di Camaiore (133km)
Tappa suddivisa in due parti entrambe in circuito. Nei primi 90 km circa si percorre 3 volte il circuito del Monte Pitoro (salita dal versante Massarosa) di circa 26 km scendendo su Camaiore. Dopo il terzo passaggio si iniziano due giri quasi completi di un grande circuito di circa 19 km tra Pietrasanta e Lido di Camaiore completamente pianeggiante

Tappa n. 2 – Camaiore – Follonica (201km)
Tappa mossa e articolata specialmente nella seconda parte. Partenza da Camaiore e attraverso Montemagno si raggiunge prima Pisa e poi il Livornese per abbandonare la parte completamente pianeggiante e salire a Castellina Marittima (GPM) dove proseguendo verso sud si attraversano Riparbella e Canneto (TV). Una volta terminato il lungo tratto che segue prevalentemente in discesa si entra nel circuito finale di 20 km caratterizzato dal brevissimo strappo “dell’Impostino”

Tappa n. 3 – Follonica – Saturnia (217km)
Tappa molto lunga e ondulata. Si attraversa il Grossetano per svoltare nell’entroterra a Capalbio. Si scala una prima volta il Muro di Poggio Murella (pendenze fino al 20%) per passare vicino a Saturnia e toccando Sovana, Sorano e Pitigliano ritornare una seconda volta a scalare il Muro di poggio Murella dalla cui cima mancheranno meno di 9 km all’arrivo. Ultimi chilometri per la prima parte in discesa e quindi sempre a salire fino all’arrivo con pendenze attorno al 6/7%.

Tappa n. 4 – Terni – Cascia (194km)
Prima tappa di Montagna. Si raggiunge la massima quota di questa Tirreno-Adriatico EOLO al GPM denominato Rifugio Perugia a quota 1521 m. Prima parte quasi pianeggiante composta da ondulazioni e falsopiani sempre a salire. Dopo Castelsantangelo sul Nera inizia la parte molto impegnativa dei Monti Sibillini. Si scala la Forca di Gualdo che immette nella Piana di Castelluccio. Strade ampie sempre in salita a sfiorare la doppia cifra. Segue la risalita al Rifugio Perugia (l’edificio si trova appena dopo lo scollinamento) e la discesa fino alla periferia di Norcia per affrontare l’ultimo strappo di Ospedaletto. Ultimi chilometri per la prima parte in discesa fino all’abitato di Cascia dove la strada sale con pendenza media blanda.

Tappa n. 5 – Norcia – Sassotetto (202km)
Tappa molto impegnativa con numerose salite di cui 3 classificate GPM. In partenza si scala la Forca di Ancarano (non classificata GPM) per entrare nei monti Sibillini. Dopo Visso si sale al Santuario di Macereto preceduto dallo scollinamento di Santa Margherita. Raggiunta Polverina inizia una sequenza di salite e discese che non ha attimi di respiro e/o pianura fino all’arrivo. Si scalano tra le altre le salite di San Ginesio, Gualdo e Penna San Giovanni. Il tracciato si presenta estremamente articolato sia altimetricamente che planimetricamente. Salita finale al Sassotetto da Sarnano di 14.2 km al 5.8% di media e con massime fino al 12%. Ultimi chilometri della tappa coincidono con la salita finale al Sassotetto. Si tratta di una salita dalla pendenza abbastanza costante tra il 6 e il 7% con alcuni picchi locali oltre il 10% e costituita da lunghi rettilinei intervallati da tornanti. La pendenza si addolcisce a ridosso dell’arrivo.

Tappa n. 6 – Castelfidardo – Senigallia  (175km)
Tappa ondulata nella prima parte e in seguito pianeggiante, non particolarmente impegnativa. Da Numana, attraverso Ancona (parte esterna), Offagna, Jesi e Ostra si svolge un percorso di avvicinamento a Senigallia dove si percorreranno 4 giri di un circuito di circa 16 km. Completamente pianeggiante, si svolge tra strade cittadine ampie e ben pavimentate e la campagna limitrofa dove si percorrono strade larghe con manto talvolta usurato. Ultimi 3 km interamente cittadini con ultima curva ai 1000 m.

Tappa n. 7 – Pieve Torina – Loreto (181km)
È la tappa dei Muri. Sono tutti concentrati nei 3 giri di circuito che portano la corsa a affrontare 3 volte la salita di Loreto (che costituisce l’arrivo più 3 volte il passaggio in un’altra zona) e 3 volte quello di Recanati (v.Paolina Leopardi). Avvicinamento costantemente in discesa dai Monti Sibillini passando da Camerino e raggiunta la valle del fiume Potenza si affrontano le salite Montefano e Osimo prima di entrare nel circuito finale. Circuito finale di 25 km che prevede di affrontare le due salite di Loreto e quella di Recanati. Ultimi chilometri tutti in salita con pendenze attorno al 10%.

Tappa n. 8 –San Benedetto del Tronto (cronometro individuale – 10km)
Cronometro individuale di 10’050 m, su un percorso è il medesimo dal 2015. La pedana di partenza è posta in viale Tamerici (Riva sud) da dove si procede verso Porto d’Ascoli lungo il mare. Da Piazza Salvo d’Acquisto (cronometraggio intermedio – km 4.7) si prosegue ancora circa 750 m prima di risalire fino a San Benedetto del Tronto dove la corsa termina sul traguardo tradizionale di viale Buozzi.