Dopo le frazioni in Veneto e Trentino, la prestigiosa corsa a tappe amatoriale è approdata oggi in Lombardia. Successo del transalpino Loic Ruffaut che balza in testa alla generale. Domani doppia scalata allo Stelvio, con attesi protagonisti, tra i duecento in gara, anche i bormini Daniele Schena e Michele Antonioli
Haute Route Dolomiti, l’evento italiano della serie Haute Route, il primo circuito al mondo di corse a tappe di prestigio per ciclisti amatoriali, è approdata oggi in Lombardia. Dopo la Cortina-Cortina e la Cortina-Cembra, si è disputata nella giornata odierna la Trento – Passo Gavia, frazione di 115 km e ben 3500 metri di dislivello. Duecento i ciclisti, provenienti da 33 nazioni e cinque continenti, che alle 7.30 sono partiti da Piazza Dante per dirigersi verso Mezzolombardo, la Val di Non e la Val di Sole nonché il primo gran premio della montagna, il passo del Tonale (1.872 metri di altitudine).Fin dalle prime asperità è stato il francese Loic Ruffaut, già vincitore della tappa di ieri, a imporre il proprio ritmo. Il transalpino è risultato il migliore anche sulla salita finale, quella terribile del Gavia, più volte teatro di tappe decisive del Giro d’Italia: da Ponte di Legno al passo, infatti, ben 17,8 chilometri, con pendenza media del 7,8 per cento e alcuno tratti al 16 per cento.
Con il tempo di 2h59m06s, Loic Ruffaut ha stabilito il miglior riscontro, dato dalla somma dei tratti cronometrati (formula, quella di alternare tratti cronometrati a tratti liberi, che permette una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico). Alle sue spalle, staccato di poco meno di 3 minuti, lo spagnolo Marco Rodero Prada che perde la leadership della generale, scivolando al terzo posto. Terzo sia di giornata sia nella generale, il giovane ugandese Jordan Ssekanwagi. Anche nella classifica femminile la Francia è protagonista, con Mathilde Terrasson vincitrice di tre tappe su tre e indiscussa leader.
Domani, venerdì 3 settembre, ci sarà la doppia scalata allo Stelvio: si partirà alle 7.30 dallo stadio del ghiaccio di Bormio per salire all’Umbrail pass (il versante lombardo del passo dello Stelvio, con deviazione verso la Svizzera a tre chilometri dalla vetta), scendere in Val Mustair, in territorio elvetico, rientrare in Italia e salire in cima allo Stelvio dal versante di Prato, una delle salite-icona del ciclismo mondiale. 48 tornanti, 24,3 chilometri di sviluppo e 7,4% di pendenza media.Una volta scollinati (l’arrivo dei primi è previsto attorno alle 11), i ciclisti scenderanno, non in gara, verso Bormio per ritornare allo stadio del ghiaccio dove è allestito il villaggio Haute Route. La tappa è breve, 83 chilometri, ma dal dislivello importante: 3.300 metri.Sabato, 4 settembre è in programma la tappa finale, la cronometro Bormio – Laghi di Cancano, 15 km e 750 metri di dislivello.Sulle strade di casa, grande attesa per i due bormini, da anni protagonisti alla Haute Route, Daniele Schena (“Stelvio Man”) e Michele Antonioli, medaglia d’argento nella staffetta dello short track alle Olimpiadi di Salt Lake City 2002.