“Dove eravamo rimasti”! La frase più celebre della storia della televisione italiana (pronunciata dal noto conduttore televisivo Enzo Tortora nel programma Portobello nel 1987 dopo i problemi avuti con la giustizia) è stata introdotta dal giornalista sportivo Rai Giorgio Martino per dare più enfasi al doppio vernissage della Granfondo Porto Sant’Elpidio-Stefano Garzelli e quella dei Tre Santuari del Fermano in programma rispettivamente sabato 26 e domenica 27 settembre, in ricordo di Luigi De Santis, Dante Fedeli e Dante Montanini.
Porto Sant’Elpidio si prepara a rivivere il tradizionale clima festaiolo che solo il ciclismo può regalare con le due granfondo molto care agli organizzatori di Marche Ciclando fino a raggiungere l’apice il 14 ottobre prossimo con il 103°Giro d’Italia dove la città elpidiense sarà vestita di rosa per accogliere la partenza della tappa che porterà i corridori a Rimini.
I due eventi granfondistici di sabato 26 (Garzelli) e domenica 27 (Tre Santuari), presentati nella location del ristorante Perla sul Mare, costituiscono il segno della speranza e la base della ripartenza per il movimento ciclistico ma anche per tutto l’indotto attorno Porto Sant’Elpidio e l’entroterra fermano, legando i santuari di Montegiberto (Madonna delle Grazie), Montefortino (Madonna dell’Ambro) e Corva (Madonna dell’Addolorata).
Alcuni degli ospiti intervenuti come Nazzareno Francellucci (sindaco di Porto Sant’Elpidio), Fabio Luna (presidente regionale Coni Marche), Milena Sebastiani (presidente del consiglio comunale di Porto Sant’Elpidio), Francesco Giacinti (consigliere della Regione Marche), Lino Secchi (presidente regionale FCI Marche), Alberto Mazzini (responsabile del progetto Marche Outdoor), Giorgio Longhi e Mauro Pieroni (imprenditori e gold sponsor degli eventi granfondistici di Porto Sant’Elpidio), Giuseppe Ripà (presidente del comitato Marche Ciclando), Don Paolo Canale (parroco della Chiesa di Santa Maria Addolorata alla Corva) e Padre Gianfranco Priori (rettore del Santuario Madonna dell’Ambro) hanno ribadito l’importanza delle due granfondo quale veicolo promozionale a favore di turismo e territorio grazie al supporto delle istituzioni e a un vasto pool di sponsor che fanno gioco di squadra e spingono con entusiasmo verso la realizzazione di queste due manifestazioni che si annunciano esaltanti sotto l’aspetto tecnico sportivo e promozionale nel rispetto delle normative anti Covid-19.
La gara del sabato prevede un percorso di 91 chilometri con partenza alle 14:30 da Porto Sant’Elpidio in Largo della Resistenza: tracciato leggermente ondulato con le ascese di Sant’Elpidio Morico, Servigliano e Cretarola (in sterrato) prima di raggiungere il traguardo sul lungomare sud nel quartiere Faleriense.
Nella versione “mare e monti” la gara della domenica (partenza alle 11:00 sempre da Porto Sant’Elpidio in via XX Settembre) della domenica con un chilometraggio maggiore (129 chilometri) ma contraddistinto da una prima parte a velocità controllata con la strada a salire per arrivare a Montefortino presso il Santuario Madonna dell’Ambro per la benedizione all’intera carovana. A seguire il via agonistico tra discesa e pianura con il ritorno nella città elpidiense e lo strappo della Corva con punte sopra il 10% a stuzzicare le gambe degli attaccanti per raggiungere l’arrivo posto a fianco del Santuario Madonna dell’Addolorata.
“Seguendo il modello dell’Emilia Romagna, le Marche hanno finalmente capito che il ciclismo è una fonte di benessere della nostra economia – ha precisato Vincenzo Santoni, responsabile degli eventi per conto di Marche Ciclando – ma non dobbiamo avere paura di nulla perché il nostro format della due giorni granfondistica è un fondamentale mattone della nostra ripartenza sportiva e non solo”.