Fausto Coppi, come un vero classico dell’arte del Novecento, è una figura scomposta, spezzata, contraddittoria: garzone e airone, splendido e goffo, invincibile e fragile, mortale a quarant’anni, immortale a cento.
Di lui, della sua vita, delle sue imprese, della sua morte forse si è già scritto tutto. Non resta che provare a ricomporre per frammenti lo specchio della sua storia e a riordinarli come in un sillabario, in ordine alfabetico, per piccole illuminazioni laterali: un oggetto, un sentimento, un dettaglio trascurabile al primo sguardo.
Dalla A alla Z, cento microstorie, cento piccoli quadri rileggono Fausto Coppi come un’opera cubista, con le 21 lettere dell’alfabeto, racconti tra i racconti, illustrate dal segno inconfondibile di Riccardo Guasco e firmate da Gino Cervi e Giovanni Battistuzzi.
L’appuntamento con gli autori è stasera, ore 18.30 con Giancarlo Brocci e la magica atmosfera di Eroica Caffè Padova. Un’occasione unica anche per ammirare quella che per ammirare la bicicletta con cui Fausto Coppi vinse la Cuneo-Pinerolo dopo 192 km di fuga solitaria.