Piol: “Vogliamo far respirare l’aria olimpica ai granfondisti”
Il Pedale Feltrino lancia una nuova sfida ai granfondisti per il 2024: un nuovo percorso, nuove salite nel cuore delle Dolomiti Olimpiche saranno il teatro della 29. Sportful Dolomiti Race del prossimo 16 giugno che partirà e arriverà a Feltre (Belluno).
Il 24 ottobre alle ore 12.30 apriranno ufficialmente le iscrizioni alla granfondo, ma i ciclisti che parteciperanno dovranno affrontare nuove sfide per portare a termine la loro personale impresa: tagliare il traguardo di Piazza Maggiore a Feltre.
Resta la distanza di 200km nel lungo Gran Fondo mentre saranno 123km quelli per chi sceglierà il Medio, 5000m di dislivello il primo e 1.450m il secondo.
Il lupo del Manghen emigra e si sposta in terra olimpica, cosi la granfondo per l’80% sarà proprio tra le Dolomiti che nel 2026 ospiteranno i Giochi Olimpici per far respirare l’aria delle Olmpiadi alle migliaia di ciclisti che arriveranno da tutto il mondo.
La presentazione oggi nella sede della Provincia di Belluno che ha sugellato questo storico cambiamento dopo oltre 13 anni di tracciato per l’80% nel Trentino.
“Grazie per aver allacciato una manifestazione cosi importante al nostro territorio creando un collegamento diretto alle Olimpiadi” ha detto il presidente Roberto Padrin che ha ricordato l’impegno della Provincia – il Pedale Feltrino non si culla sugli allori ma per il 2024 propongono nuove sfide, in un anno importante per un’altra partenza di tappa del Giro e altri eventi che ci proietteranno verso le Olimpiadi Milano – Cortina 2026. Ringrazio anche l’azienda Sportful con la quale abbiamo creato una grande squadra”.
“Il 2024 sarà un anno di rodaggio sul nuovo percorso – ha spiegato Ivan Piol, presidente del comitato organizzatore – nel 2025 festeggeremo i 30 anni dell’evento e nel 2026 ci saranno le Olimpiadi. Ci sembrava doveroso dare un segnale al territorio che ospiterà i Giochi ricalcando in parte un percorso che avevamo toccato con la granfondo oltre 10 anni fa con alcune varianti importanti come quella che porterà al Cereda da Sagron”.
“Ringraziamo la valle del Primiero per la disponibilità che ci consentirà di chiudere il passo Cereda – ha continuato Piol – sarà una granfondo su un percorso spettacolare e maestoso, i ciclisti potranno ammirare alcune delle più belle montagne bellunesi come Civetta, Pelmo, Mojazza. La granfondo negli anni ha dato spunti importanti al Giro d’Italia come nel 2019 in cui è stato ripreso l’intero percorso nella penultima tappa o quest’anno che si salirà sul Broccon nel versante scoperto della Sportful Dolomiti Race”.
Gli ha fatto eco Renzo Minella della Fondazione Cortina che ha sottolineato: “Siamo onorati del ritorno della granfondo nel Bellunese e contenti che gli organizzatori abbiano capito i nostri sforzi di trasmettere il Dna olimpico al territorio per sensibilizzare la popolazione all’arrivo di questo grande evento. Negli anni la Sportful è stata il test per portare tappe del Giro d’Italia nel nostro territorio, stiamo lavorando perché nell’anno pre olimpico, il 2025, la corsa rosa tocchi proprio le strade della granfondo”.
“L’anno scorso abbiamo rinnovato il contratto con il Pedale Feltrino proprio fino al 2026 – ha spiegato Dario Cremonese amministratore dell’azienda Sportful – proprio nell’anno olimpico. Apprezzo il cambiamento del percorso perché tiene viva la curiosità dei partecipanti, siamo certi che gli eventi come questi possano crescere e possano essere un volano per il territorio”.
“Questo evento è uno dei più importanti in Provincia – ha commentato Elisa Calcamuggi responsabile marketing di DMO Dolomiti Bellunesi – ha una ricaduta sul territorio senza eguali, in un momento di destagionalizzazione, e ha dimostrato di essere anche molto digital. Adesso lavoriamo insieme sull’accoglienza”.
“La Sportful racchiude in sé ingredienti fondamentali – ha cocluso l’ex deputato Roger De Menech – una grande organizzazione, un territorio spettacolare e un partner straordinario come è l’azienda Sportful
PERCHE’ CAMBIARE PERCORSO
A due anni dalle OLIMPIADI MILANO – CORTINA 2026 noi ci sentiamo parte della Provincia OLIMPICA e siamo molto orgogliosi di poter ospitare le gare che assegneranno le medaglie olimpiche in alcuni sport invernali. Non saranno molte, ma sono Giochi Olimpici e non tutti hanno la fortuna di avere le Olimpiadi in casa propria. Noi sì!
In provincia di Belluno arriveranno atleti da tutto il mondo per cercare di conquistare la medaglia più bella e ambita da qualsiasi sportivo.
E allora perché non dare lustro al nostro territorio e mostrare anche ai ciclisti che splendido scenario accoglierà gli atleti olimpici del mondo?
La provincia di Belluno offre le DOLOMITI che sono tra le più belle montagne al mondo e sono PATRIMONIO UNESCO.
IL NUOVO PERCORSO nel dettaglio
Si percorre la Valbelluna fino a Santa Giustina poi si entra nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi dalla “porta” della Valle del Mis pedalando di fianco al lago, si arriva al paese abbandonato di “California” e si sale la prima delle 3 forcelle FORCELLA FRANCHE ammirando le prime Dolomiti Bellunesi.
Oltrepassato il bivio della frazione Tiser ci sarà il primo ristoro comune a tutti e si scenderà verso AGORDO (ricordate Leonardo Del Vecchio patron della Luxottica? Ecco vedrete a distanza mentre pedalate parte di quello che ha creato). Non tutti arriveranno ad Agordo perché poco prima ci sarà il BIVIO dei PECORSI.
Il lungo salirà per La Valle Agordina per iniziare la salita al Passo DURAN con le sue inesorabili pendenze a doppia cifra che porteranno i ciclisti a scoprire dei paesaggi mozzafiato con uno sguardo alla Mojazza. In cima il ristoro giusto prima della discesa che porterà a Dont da dove si affronterà la seconda forcella di giornata: FORCELLA STAULANZA, la “cima Coppi” della granfondo che nel 2023 è stata anche sede di arrivo della 18. Tappa del Giro d’Italia (Oderzo-Val di Zoldo vinta da Filippo Zana su Tibaut Pinot). Il consiglio dell’organizzazione è di fermarsi ad ammirare la maestosità del monte Civetta da una parte e dall’altra il Monte Pelmo (chiamato “el caregon del Padreterno”, la poltrona di Dio). Una lunga e bellissima discesa porterà i ciclisti fino a Selva di Cadore e poi in Val Fiorentina con rientro verso Agordo da Caprile, Alleghe e Cencenighe. La discesa finirà ad Agordo dove si riprenderà la salita verso l’ultima forcella di giornata FORCELLA AURINE, una salita pedalabile che servirà a recuperare le gambe prima dell’altra grande fatica di giornata: Passo CEREDA, da un versante però inedito. In cima ad attendere tutti ci sarà un buon caffè Segafredo e musica con dj. Giusto per allietare la ripresa della pedalata prima dell’ultimissima fatica di giornata: Passo CROCE d’AUNE, dove troneggia il monumento a Tullio CAMPAGNOLO, là dove tutto ebbe inizio 29 anni fa (sarebbero 30 ma uno si è perso con il covid) e dove tutti passeranno.
Infine arrivo in gloria in centro storico a FELTRE, con l’ultimissimo dentello di giornata di 450m sul pavé di via Mezzaterra che accompagna i ciclisti fino in Piazza Maggiore teatro spettacolare e degno coronamento di 200km e 5.000m di fatica.
E il PERCORSO MEDIO?
A chi sceglierà di pedalare il percorso MEDIO proporremo un’altra bella impresa fatta di 120km e 2450m di D+. Dopo aver pedalato con chi fa il lungo andranno direttamente a Voltago Agordino da dove inierà la salita a FORCELLA AURINE, una salita pedalabile e piacevole prima di affrontare la “cima Coppi” di giornata: Passo CEREDA. In cima pit stop caffè Segafredo e musica per ricaricarsi prima della discesa che porterà in Primiero e poi ad attaccare l’ultima fatica di giornata Passo CROCE D’AUNE.