Riceviamo e pubblichiamo i comunicati di FCI e CSAIn Ciclismo
Roma – La Federazione Ciclistica Italiana, dopo aver dato continui e pertinenti indicazioni per fronteggiare l’emergenza Covid-19, con Delibera Presidenziale n. 39 del 19 marzo 2020 vista la decisione dell’UCI di sospendere tutti gli eventi internazionali del Calendario strada fino alla fine di aprile e stante l’emergenza sanitaria, di particolare gravità ed estensione in atto in Italia, a causa della pandemia del COVID-19, ha deliberato la sospensione di tutte le gare in Calendario FCI fino al 30 aprile 2020.
Inoltre nell’ambito delle iniziative tese al contenimento dell’epidemia Covid-19, visto che il Decreto Legislativo del 17 marzo 2020 (Nuove misure urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVI-19 e contenerne gli effetti in materia di giustizia civile, penale, tributaria e militare) dispone dal 9 marzo al 15 aprile la sospensione della decorrenza dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili e penali, come richiesto anche dalla Procura Generale dello Sport del CONI, la Federazione, tramite specifica delibera presidenziale, ha disposto la sospensione, a decorrere dal 18 marzo e sino alla data del 15 aprile 2020, di tutti i termini per il compimento di qualsiasi atto nell’ambito di procedimenti di competenza della Procura Federale, del Tribunale Federale I e II sezione, della Corte Federale d’Appello I e II sezione, della Corte Sportiva d’Appello, del Giudice Sportivo Nazionale e dei Giudici Sportivi Regionali.
CSAIn, in sintonia con i deliberati Federali, con un documento a firma di Biagio Nicola Saccoccio vice presidente nazionale CSAIn e coordinatore nazionale CSAIn Ciclismo ha inviato una comunicazione ai presidenti provinciali e delegati, presidenti delle Asd affiliate e i soci per evidenziare, ancora una volta, la drammatica situazione di emergenza, dando precise direttive cui attenersi.
Questo quanto riportato nella comunicazione pubblicata anche sul sito CSAIn Ciclismo.
“La drammatica situazione che si sta vivendo non ha bisogno di ulteriori evidenziazioni, il primo e fondamentale contrasto alla diffusione dell’epidemia COVID-19 è rispettare tassativamente l’isolamento sociale stabilito dal DPCM, pertanto tutti dobbiamo essere coscienti che le disposizione del Governo vanno osservate in modo intransigente. Si rammenta che come da DPCM, “Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati.
Al momento, sono permesse unicamente le sedute di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della partecipazione ai Giochi Olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali”. La stessa Federazione Ciclistica Italiana, al fine di tutelare la salute degli atleti e di coloro che sono coinvolti nell’attività ciclistica ha disposto la sospensione di tutta l’attività fino alla fine di aprile, inviandocene formale comunicazione.
Inoltre il presidente Di Rocco ha proposto all’ACCPI di rinunciare all’opportunità concessa dal DPCM ai corridori professionisti e gli azzurri olimpici di allenarsi su strada, anche per facilitare il lavoro delle forze dell’ordine, già fortemente impegnate.
Ciò premesso, in attinenza alla Convenzione in atto tra CSAIn ed FCI, si comunica che anche per gli associati CSAIn è istituzionalmente SOSPESA ogni forma di attività ciclistica all’aria aperta. Per la ripresa di ogni forma di attività ciclistica ci rifaremo alle successive disposizioni del Governo e della stessa FCI“.