Riceviamo e pubblichiamo.
Roma – Per fronteggiare il “Coronavirus” occorre auto responsabilità e buon senso.
In questi giorni e, in particolare in queste ultime ore, nelle mie facoltà di responsabile del Ciclismo CSAIn, ricevo continue richieste di chiarimento, da parte di associati ciclismo, sulla possibilità di svolgere le normali sedute di allenamento, ancorché ciclo passeggiate.
Premesso che la primaria attenzione della Direzione Nazionale CSAIn, quale Ente di Promozione Sportiva e Sociale, è rivolta verso tutte le discipline sportive ma, soprattutto concentrata verso la salvaguardia della salute degli associati, così come analogo impegno lo è da parte delle strutture dell’Ente, sia esse Regionali, Provinciali, nonché delle stesse Associazioni affiliate. Non a caso ogni evento in programma è stato annullato e posticipato a tempi opportuni.
In questa delicatissima fase la società intera vive situazioni difficili, molto difficili! Quindi, anche noi sportivi dobbiamo essere coscienti che i dettami del Governo e le conseguenti disposizioni, anche territoriali, vanno osservati in modo intransigente, inducendoci tutti alla responsabilità, meglio ancora all’auto determinazione del buon senso e della responsabilità.
Pertanto, cari amici ciclisti, pur rispettando le singolari volontà di ognuno, l’unico consiglio che mi permetto di dare e quello di seguire tutte le indicazioni e le precauzioni che vengono impartite dall’autorità di governo della nazione, ancorché dalla comunità scientifica, rimarcando che la salute, la nostra salute, la salute dei nostri cari, vale ben più di una “dubbiosa pedalata”.
Concludo facendo mie le parole del Coordinamento degli EPS: “Lo sport, di norma chiamato a unire le persone, oggi ha il compito prioritario di preservarne la salute” – “Quando saremo fuori dall’emergenza, torneremo presto a riempire le piazze con lo sport”.
Biagio Nicola Saccoccio