Di CicloZeman – Il Giro del Delfinato ha dato molte delle risposte attese in ottica Tour de France. La gara transalpina, propedeutica da sempre alla Grande Boucle, ha promosso a pieni voti la Jumbo Visma che si presenterà al via in Danimarca come principale alternativa alla riconferma di Tadej Pogacar (atteso dal canto suo alle prove generali nel Giro di Slovenia). La formazione olandese è un’autentica corazzata, che in Francia ha fatto il bello e il cattivo tempo.
Nella prima parte della corsa, quella meno impegnativa dal punto di vista altimetrico, Wout Van Aert ha fatto il bello e il cattivo tempo, pur incassando una dolorosa sconfitta da Gaudu (Groupama FDJ) a Chastreix-Sancy e una ancora più sofferta nella crono di La Batie d’Urfe contro l’iridato Ganna per soli 2”. Nel weekend finale sono poi scesi in campo i grossi calibri, su montagne storiche come la Croix de Fer Primoz Roglic ha dimostrato che gli infortuni di primavera sono passati e che al Tour è pronto a sfidare da pari a pari il connazionale Pogacar, ma avendo alle sue spalle un’alternativa come Vingegaard, eccezionale nella frazione conclusiva. Sarà davvero dura per il campione uscente della Uae Team Emirates contenere entrambi, molto dipenderà dal supporto della squadra, mentre da parte sua Van Aert non ha del tutto messo da parte le sue ambizioni di classifica, magari come terza pedina da giocare in base a come si metteranno le cose.
Il Delfinato ha anche detto che al Tour si presenterà al via un Damiano Caruso in grande spolvero. Il ragusano è mancato tantissimo al ciclismo italiano durante il Giro, ma si è preparato a dovere e nella corsa francese, tradizionalmente mai molto prodiga nei nostri confronti, ha chiuso in un’ottima quarta piazza, battuto dai due della Jumbo Visma e dall’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroen). Al Tour bisogna solo capire come Caruso verrà impiegato, perché una presenza nella Top 10 è assolutamente alla sua portata e forse anche qualcosa di più, a condizione che la squadra sia a sua disposizione e non il contrario. Ma la Bahrain Victorious, tra le legittime pretese di Jack Haig (appena dietro Caruso al Delfinato) e i dubbi sulla presenza di Landa, deve ancora decidere.
Detto di Ganna che sta lavorando per conquistare la prima maglia gialla in Danimarca, ora i fari dell’attenzione, sempre in ottica Tour de France sono spostati sul Giro della Svizzera, appena partito e dove sono presenti altri pretendenti al simbolo più ambito. Nella prima tappa sia Alexander Vlasov (Bora Hansgrohe) che Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vynil) si sono già messi in mostra e presumibilmente la lotta per la vittoria coinvolgerà entrambi, con a fare da terzo incomodo soprattutto Adam Yates (Ineos Grenadiers) e Alexey Lutsenko (Astana). Lo stesso si sarebbe detto di Thibaut Pinot (Groupama FDJ), ma il francese ha già perso 51” dai big e sembra ancora indietro di condizione. Chi invece stupisce sempre è Domenico Pozzovivo (Intremarché Wanty Gobert), primo tra i reduci dal Giro d’Italia e sempre al passo dei migliori.