Riccione – Il rilancio del Paese dopo la pandemia, e non solo a livello economico, passa anche per il turismo. Può sembrare strano dirlo in un’epoca dove non si riesce a trovare il bandolo della matassa, passando da un’emergenza sanitaria che ha contraddistinto gli ultimi due anni ad un’altra emergenza, questa volta dovuta a una guerra che tocca direttamente i confini europei, ma la storia insegna che bisogna andare avanti, proprio per cercare di voltare pagina.
E proprio in questo frangente, esattamente come quello che stiamo vivendo in Italia, il turismo rimane una delle principali fonti di introito. E sullo stesso comparto bisogna continuare ad investire…
In questo quadro la bicicletta può, anzi deve assumere un ruolo di primo piano considerando le indicazioni che arrivano dal mercato. Basta citare alcuni dati: la European Cyclists’ Federation attraverso un suo studio ha stimato un giro d’affari legato al turismo su due ruote parti a 44 miliardi di euro nel Vecchio Continente, con un’occupazione che coinvolge oltre mezzo milione di persone. In base al Rapporto Isnart-Legambiente 2020, il nostro Paese genera 4,7 miliardi di euro, pari al 5,6% delle entrate generate dal turismo, con 55 milioni di pernottamenti: ma il dato importante è che oltre la metà della percentuale è frutto di utenti stranieri. I riscontri potrebbero però essere notevolmente superiori qualora si investisse di più, soprattutto a livello locale.
Il cicloturismo è per la Ride Riccione Week un vero e proprio punto di svolta, una motivazione alla base della sua estesa esistenza. Nel programma di eventi disegnati intorno alla Ride Riccione della domenica, escursioni, richiami turistici e passeggiate su due ruote sono all’ordine del giorno, e questo proprio a testimoniare che l’aspetto ciclo turistico è vitale per l’intera idea. D’altronde studi effettuati dalla sede riminese dell’Università di Bologna, sulla base dei numeri della RRW 2021, confermano che il rapporto turismo-sport in termini di partecipazione e pernottamento ha pienamente risposto alle aspettative. Ma quest’anno si vuole andare ancora oltre, anche attraverso partnership di prestigio come quella con Destinazione Romagna.
Parlando di turismo in bicicletta, è importante fare subito una distinzione ben precisa sulle motivazioni che portano il turista a muoversi in bici, e Chiara Astolfi, Direttore di Destinazione Romagna, ne identifica subito due precise tipologie…
«Il cicloturismo e il turismo legato alle competizioni sono qualcosa di molto diverso. Il primo si muove alla scoperta del territorio e non è legato agli eventi, il secondo invece prende spunto dagli stessi per andare in cerca di novità e sensazioni legate ai luoghi. Entrambe sono tipologie importanti, ma differenti. Il turista che si muove per gli eventi consente a chi opera nel settore di destagionalizzare, permettendo di avere mercato tutto l’anno. Il ciclo turista invece si muove in gruppo attraverso associazioni, Cral, realtà sportive. Noi come associazione siamo nel mezzo, un raccordo tra chi chiede di visitare la Romagna su due ruote e chi offre qualsivoglia tipologia di servizio».
Prendendo proprio come spunto le due tipologie suddette, appare evidente a questo punto l’importanza della Ride Riccione Week, perché va ad accontentarle entrambe…
«La Ride Riccione Week è un’operazione mista di gran pregio, che sensibilizza sul nostro territorio e mette l‘accento su molti aspetti come ad esempio la viabilità e la sicurezza delle nostre strade. Una viabilità protetta è il nostro orizzonte, verso il quale ci avviciniamo sempre più, un obiettivo che però resta sempre da raggiungere perché si può fare sempre meglio. La nostra rete di ciclabili è ampia, ma non completa, abbiamo tratti e alcuni di questi sono anche su terreno ghiaioso, da affrontare non con la bicicletta da strada. Il nostro compito è quello di sviluppare, in base a queste esigenze, itinerari che permettano una adeguata accoglienza ai ciclisti, che garantiscano ogni servizio, che siano ricchi di attrattive. E per raggiungere questi scopi ci avvaliamo anche dell’apporto di qualificate guide cicloturistiche».
Un lavoro quindi in continuo divenire, legato anche a un grande progetto come quello della Via Romagna…
«Esattamente. Si andrà da Comacchio a San Giovanni Marignano, abbracciando così tutto il territorio. Ne stiamo gettando le basi, analizzando ogni più piccolo settore, sia dal punto di vista della realizzazione stessa del percorso ciclabile, sia per quanto riguarda le infrastrutture da garantire in ogni zona. Per questo serve anche una grande opera di promozione, ed essere associati alla Ride Riccione Week e al vastissimo popolo che la frequenta è per noi davvero importante».