Ancona – “Vogliamo restare ai vertici per i prossimi cinque anni. Lo scorso anno abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere, ma il nostro pensiero è orientato al futuro dove ci prefiggiamo di compiere ulteriori passi avanti”. Il presidente Raffaele Consolani indica gli obiettivi a medio e lungo termine dell’Asd Cicli Copparo che domani sera, alle ore 19, alzerà il sipario sulla nuova stagione nella splendida cornice dell’hotel Touring di Falconara alla presenza delle massime autorità istituzionali e sportive. Alla presentazione di staff tecnico e ciclisti alla stampa seguirà la cena presso il ristorante Orange dello stesso hotel, alla quale presenzieranno oltre 150 persone a dimostrazione del grande interesse in grado di richiamare la società ciclistica anconitana.
- Presidente, da quante stagioni prosegue la sua avventura alla guida del club?
«Da tre anni ricopro la massima carica, ereditata dall’attuale vicepresidente Teodoro Gaudenzi, mio socio anche nella Copparo Bike Store, che considero come un fratello. Lui ci sarà sempre per me, come io ci sarò sempre per lui».
- Cosa la spinge ad assumersi questa responsabilità?
“La Copparo, così come l’omonimo negozio, appartengono alla storia della mia famiglia che ho voluto fortemente proseguire. La mia passione principale resta il calcio, dove ho ricoperto il ruolo di direttore generale nell’Offagna guidata dalla famiglia Cecconi, ma il ciclismo è nel mio dna”.
- Dal suo avvento cosa è cambiato in società?
“Si è consolidata diventando più forte economicamente grazie all’arrivo di nuovi sponsor. Abbiamo lavorato bene e ci siamo fatti valere, ma non possiamo fermarci. Il primo aspetto sul quale puntiamo è ovviamente l’aggregazione che deve muovere una società amatoriale e le risposte ci stanno dando ragione: avere 150 presenze alla cena di presentazione è motivo d’orgoglio”.
- Come considera il bilancio della scorsa stagione?
“Esaltante perché abbiamo vinto 23 gare su 26 e siamo andati sempre a podio. È stata una delle stagioni migliori delle ultime dieci, anche se corridori come Maccanti e Bertuola avevano collezionato trionfi in serie in passato”.
- Quali sono stati i segreti delle vittorie?
“La compattezza e lo spirito di gruppo. Non eravamo partiti nel migliore dei modi gettando al vento alcuni successi perché i ragazzi non avevano ben compreso la mentalità, poi abbiamo messo in chiaro che la maglia conta più delle soddisfazioni delle individualità e abbiamo cambiato marcia tanto da rivelarci i più forti d’Italia a livello amatoriale”.
- Quali sono i programmi per il 2019?
“Confermarci e, se possibile, compiere ulteriori passi avanti. Le nostre strategie sono indicative a tal proposito avendo confermato tutti i ciclisti migliori e innestato tre atleti che ci avevano impensierito di più lo scorso anno”.
- Dove risiede la vera forza della Cicli Copparo?
“Nei 150 tesserati che costituiscono lo zoccolo duro della squadra. Ringrazio tutti quelli che vanno in bicicletta per passione: una squadra è forte quando è composta da un gruppo di amici che sentono l’appartenenza a determinati valori”.
- Ci descrive il sogno nel cassetto per il 2019?
“Vincere la Maratona dles Dolomites Enel di fine luglio. Negli anni scorsi abbiamo primeggiato con Barbara Lancioni nel femminile e con Fabio Cini nel percorso medio, ci manca il percorso lungo. Sarebbe la ciliegina sulla torta”.
- Quando scatterà la nuova stagione?
“Debuttiamo a fine febbraio con le Granfondo Loano e Laigueglia, ma il primo appuntamento al quale teniamo davvero sarà la Granfondo di Ancona: giochiamo in casa e dobbiamo fare una bella figura”.
- Quale pensiero rivolge agli sponsor?
“Li ringrazio dal primo all’ultimo. Ne abbiamo tanti fidelizzati oltre a ingressi fondamentali come la Giant, primo produttore al mondo di biciclette, la Rosti, che si occupa delle divise, senza dimenticare l’Euroansa e la New Penta. Con il loro contributo possiamo pensare in grande per almeno un triennio”.