Ieri, 19 giugno, con la Gazzetta Ufficiale n. 142, è stato finalmente tolto il velo al nuovo disciplinare delle scorte tecniche alle gare ciclistiche. Giusto parlare di «nuovo» piuttosto che di aggiornamento, vista la consistenza e la filosofia di molte delle modifiche apportate al testo pubblicato per la prima volta nel febbraio 2003 e giunto oggi alla sua 5ª versione, dopo gli aggiornamenti pubblicati negli anni 2008, 2012 e 2014.
Si tratta di un lavoro avviato l’anno scorso per volontà del Ministero dell’Interno insieme alla Federazione Ciclistica Italiana e che ha trovato il suo suggello nel provvedimento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30 aprile scorso.
Ci vorrà il giusto tempo per apprezzare la portata del nuovo disciplinare, così come per comprenderne la sua corretta applicazione pratica, e insieme ai certi «era ora!», non sono da escludere pure mugugni e «esagerati!» da parte di diversi organizzatori.
Sul piano generale, due sono le direttrici di fondo: il settore amatoriale dovrà sempre più fare riferimento alle norme della Federazione Ciclistica Italiana; per le granfondo e medio fondo i livelli organizzativi e di sicurezza dovranno raggiungere livelli adeguati e strutturati, tali da scoraggiare manifestazioni mediocri, poco sicure o fatte unicamente a scopo di “cassetta”.
Intelligenti e opportune poi anche una serie di modiche alle competenze e responsabilità nella conduzione delle manifestazioni, così come ai requisiti delle moto e degli equipaggiamenti del personale addetto alle scorte tecniche.
In breve, queste le novità.
Il responsabile del servizio di scorta (direttore di corsa o analoga figura degli EPS) deve possedere una formazione certificata dalla FCI.
L’attestato di abilitazione a scorta tecnica è rilasciato senza esame a coloro che fanno porte delle Forze di Polizia o congedati da non più di 5 anni.
Gli appartenenti alle Forze di polizia possono svolgere compiti di ASA previo corso formativo senza esame.
Gli esami di abilitazione a scorta tecnica potranno essere sostenuti presso qualsiasi Compartimento di Polizia Stradale, a prescindere dalla residenza ufficiale del candidato.
La cilindrata minima delle moto per scorta tecnica viene elevata a 250 cc.
Gli apparati radio o cellulari in equipaggiamento alle scorte tecniche e agli ASA devono essere dotati di auricolare per consentite la piene disponibilità delle mani nella conduzione del mezzo o nelle segnalazioni.
La bandierina arancio fluo installata sulle moto della scorta tecnica viene ridimensionata da 80×60 a 60×40 cm.
Le moto della scorte tecniche potranno essere equipaggiate con segnalatori acustici bitonali, non a sirena e non confondibili con quelli in dotazione ai mezzi di polizia e pronto soccorso.
L’obbligo della lampada a colore giallo e rosso per le scorte tecniche, viene lasciato solo nel caso la gara preveda transiti in galleria.
La pettorina “scorta tecnica” degli ASA e delle scorte tecniche dovrà essere unicamente di colore giallo fluo.
Nelle granfondo e medio fondo con oltre 3.000 partecipanti, è obbligatorio anche il veicolo col cartello “fine manifestazione” di misura 125×25, con l’aggiunta di almeno un lampeggiante giallo o arancio.
Nelle granfondo e medio fondo con oltre 1.000 partecipanti, gli ASA vanno obbligatoriamente predisposti a presidio di tutte le strade che hanno diritto di precedenza, con almeno 2 unità per ogni rotonda di diametro oltre i 50 m.
Obbligo delle transenne in zona arrivo per qualsiasi manifestazione ciclistica dove sia prevista la competizione.
Nelle manifestazioni (con competizione) con oltre 500 partecipanti, obbligo di almeno 3 ambulanze e 2 medici, aumentate di 1 unità ogni 2.000 concorrenti oltre i primi 1.000.
Presenza di un numero minimo di 4 moto staffette abilitate dalla FCI oltre i 200 partecipanti: almeno 12 nelle manifestazioni con oltre 1.000 partecipanti, almeno 21 nel caso di 3.500 partecipanti.
Obbligo di predisporre la segnaletica suppletiva per l’indicazione dei pericoli, nella quantità e con le caratteristiche indicate dai regolamenti internazionali.
Migliore distinzione tra responsabile del servizio di scorta e capo-scorta. Il primo, identificato nella figura del direttore di corsa, in possesso di una certificazione federale, il secondo, assegnato a compiti esclusivamente operativi e di coordinamento delle scorte.
Prima della partenza, obbligo per gli organizzatori di consegnare al capo-scorta copia dell’autorizzazione e delle varie ordinanze connesse alla svolgimento della manifestazione.
L’uso della paletta di regolazione del traffico, in dotazione alle scorte tecniche e agli ASA, in precedenza limitata a certe condizioni, viene esteso a tutta l’area interessata dall’ordinanza di sospensione temporanea del traffico.
Una parte delle norme (esempio: figura del direttore di corsa, caratteristiche delle moto addette alla scorta tecnica, equipaggiamenti, ecc.), entrerà in vigore il 1 ° gennaio 2020.
Per altre misure invece, tipo quelle relative alle granfondo e medio fondo, si dovranno attendere le dovute indicazioni da parte del Ministero dell’Interno.
Nel complesso, l’operazione si delinea come un significativo e condivisibile contributo alla sicurezza, che nei prossimi mesi, per passare dalle parole ai fatti, avrà bisogno di una forte attività formativa delle figure interessate e di un forte coinvolgimento degli organizzatori.
Silvano Antonelli
Nelle prossime ore il testo del nuovo disciplinare sarà possibile consultarlo sul nostro sito progettiscorta.it, alla pagina “Biblioteca di Scorta”, sezione Codice della Strada.