Appassionati da 24 nazioni e tre continenti per celebrare l’evento che anche quest’anno ha coniugato in grande stile ciclismo e territorio. In prima fila gli ex pro’ Claudio Chiappucci e Marco Saligari, oltre ad Andrew Gould (TD Five Boro Bike Tour) e David Bellairs (Cape Town Cycle Tour), gli organizzatori di due tra gli eventi cicloamatoriali più partecipati al mondo. Giancarlo Moretti Polegato (Villa Sandi): “Un grande veicolo di promozione per il territorio”. Il Team Armistizio-Zerolite, L’Asd Team Tartaruga, Cia Treviso e gli estoni del Tartu leader nelle speciali classifiche di società.
Unica e inimitabile. Come una domenica a pedalare tra le colline ricamate da vigneti, condividendo fatica e sorrisi con appassionati da tutto il mondo. Prosecco Cycling è questa: un brindisi infinito, la classe di un evento che sfida il tempo: 19 edizioni e non sentirle, perché ogni anno è una magia che si rinnova.
In 2200, questa mattina, hanno partecipato all’attesa passerella tra le colline dell’Unesco. Un mondo in bicicletta, con 24 Paesi e tre continenti (Europa, America, Africa),rappresentati al via. Un evento a tutto tondo, in cui la passione per la bicicletta, libera dai vincoli di un esasperato agonismo, diventa volano per la promozione del territorio, vetrina per la promozione di prodotti tipici, uno sguardo rilassato su panorami che ogni volta offrono emozioni diverse. E poi l’impegno – condiviso con gli organizzatori della TD Five Boro Bike Tour e della Cape Town Cycle Tour, due tra gli eventi cicloamatoriali più partecipanti dal pianeta – verso le buone pratiche finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente.
“Divertiamoci, ricordando che alla Prosecco Cycling la vera festa inizia alla fine, quando arrivano gli ultimi”, sottolinea l’ex pro’ Marco Saligari alla partenza in Piazza Marconi a Valdobbiadene (Treviso). Al suo fianco, il mitico Claudio “El Diablo” Chiappucci conferma: “Ne faccio poche, ma questa è davvero unica: qui siamo tutti numeri uno”. E se lo dice il re della Milano-Sanremo 1991 e l’uomo della leggendaria fuga di 200 chilometri del Sestriere al Tour de France, c’è da crederci. Poi, all’arrivo, la battuta di Saligari: “Per la prima volta sono riuscito a staccare Chiappucci in salita”. E il Diablo, di risposta: “Sì, ma di dieci metri”.
Il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, in fascia tricolore, fa gli onori di casa: “Una domenica indimenticabile come le precedenti diciotto. Prosecco Cycling ha abbracciato la strada della sostenibilità ambientale: un principio fondamentale che invito tutti ad interpretare attraverso la bellezza delle nostre colline”.
In prima fila, alla partenza, anche Giancarlo Moretti Polegato, il presidente di Villa Sandi, accompagnato dalla moglie Augusta: “Siamo a 19 edizioni, ma è un’emozione che si rinnova ogni anno. Prosecco Cycling è un grande veicolo di promozione per un territorio che dà molto e dobbiamo tutelare in ogni modo”. Accanto, pronti a loro volta a partire, Andrew Gould e David Bellairs, vertici organizzativi degli eventi di New York e Città del Capo, annuiscono e applaudono: riporteranno a casa ricordi indelebili. Dove mai potranno vedere un bicchiere gigante come quello realizzato dal maestro Marco Varisco, a sua volta in griglia di partenza?
Alle 8.30 in punto, lo start. Un’apoteosi. Coriandoli. I palloncini lanciati dagli ospiti della Cooperativa Orchidea e degli istituti San Gregorio. Il Tricolore disegnato in cielo dal triplano della Jonathan Collection. E poi, immancabile, il “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti, la colonna sonora che accompagna le prime pedalate, già in leggera salita, per lasciarsi alle spalle Piazza Marconi. Nel gruppo anche i partecipanti al Prosecco Cycling Gravel Contest, la corsa su strade bianche che per la prima volta accompagna la tradizionale prova su asfalto.
Tutti insieme ma senza spingere, verrebbe da dire. Perché alla Prosecco Cycling, dove da tempo è incentivata la partecipazione delle bici a pedalata assistita e quest’anno i partecipanti non avevano neppure il numero appeso alla bici (“Solo il nome, perché da noi nessuno è un numero”, spiegano gli organizzatori), la lentezza non è una debolezza, ma una virtù. Chiedere, per conferma, ai ciclisti che in cima all’iconico Muro di Ca’ del Poggio si sono fermati, piede a terra, per onorare il classico ristoro con Prosecco e scampi: ne sono stati serviti 200 kg. Pochissimi quelli che hanno tirato dritto.
Nel gruppo, mai troppo veloce, festa doppia per 12 atleti, nove uomini e tre donne: Thomas Bonesso (G.C. Mogliano Veneto, junior), Riccardo Michieletto (Team DNA Casteo, Senior 1), Francesco Prati (Villa Sandi, Senior 2), Giacomo Rigato (Asd Tombelle, Veterani 1), Davide Ferrari (Argon 128-Hicari-Stemax, Veterani 2), Fiorenzo Bignami (VDR Cycling Team, Gentleman 1), Loreno Bizzaro (Principe Bike Team, Gentleman 2), Gabriele Webber (C.C. Rotaliano, Super Gentlemen 1), Bruno Roncato (TVBike Team, Super Gentleman 2); Giorgia Bandini (Bombardier Squadra Corse, Women 1), Laura Boz (Bike Team Fontanelle, Women 2), Gloria Gandini (Asd America Sport, Women 3).
Sono loro i vincitori di categoria della particolare sfida basata sul tempo di percorrenza di tre salite cronometrate (Ca’ del Poggio, via dei Colli e Collalto) che i partecipanti alla Prosecco Cycling hanno incontrato lungo i 100 km di un percorso spettacolare, con 1600 metri di dislivello, che ha attraversato 13 dei 15 Comuni della Docg.
Con il suo agonismo divertente e mai banale, Prosecco Cycling è anche l’esaltazione del perfetto spirito di squadra. Il Team Armistizio-Zerolite si è imposto nella speciale classifica a squadre che ha premiato la squadra capace di piazzare sul traguardo più atleti nell’arco di 30”: ben 51 gli atleti della formazione padovana arrivati in gruppo. Alle loro spalle, nell’ordine, il Gs Sportissimo (41) e Mtb Mania (32).
L’Asd Team Tartaruga, a dispetto del nome, si è aggiudicato la classifica “Fun Team”, riservata alle squadre più veloci che sono riuscite a piazzare sul traguardo almeno cinque ciclisti nell’arco di 30”. La società trevigiana, giunta sulla linea d’arrivo in 3h00’38” (tempo del quinto classificato del team), ha conquistato il gradino più alto del podio con Stefano Battiston, Ivan Mattiello, Patrizia Guidolin, Michele Pastro e Christian Parisotto. Argento per l’UC Limana (3h08’47”) e bronzo per Uno Team Cittadella (3h18’28”). Nella stessa classifica, ma tra le squadre miste (ossia non composte da tesserati della stessa società), primo posto per Cia Treviso con 59 partecipanti. Agli estoni del team Tartu, infine, la classifica che ha premiato, con la maglia nera, la squadra più lenta sulle tre salite cronometrate (argento per gli slovacchi del Cyclo Rizling, bronzo per CIA Treviso).
Una domenica indimenticabile anche per Marco Vicentini e Daniela Felisatti, marito e moglie di Bolzano, gli ultimi ad arrivare al traguardo, dopo quasi 6 ore di pedalata. In Piazza Marconi hanno trovato ad attenderli una grande torta, l’abbraccio di Chiappucci, Saligari, del sindaco Fregonese, dei componenti delle squadre che hanno primeggiato nelle varie classifiche e tanti applausi. Perché alla Prosecco Cycling sono tutti davvero vincitori. E chi arriva ultimo, lo è anche un po’ di più.
Conclusa la corsa, appuntamento a Villa dei Cedri, dove i ciclisti, a proposito da valorizzazione dei prodotti del territorio, sono stati accolti dalla degustazione del tiramisù, un momento di assoluta dolcezza dedicato al dessert trevigiano per eccellenza, accompagnato dall’immancabile bicchiere di Prosecco Docg. L’ultimo brindisi di una domenica da ricordare, anche grazie all’impegno di 350 volontari che hanno garantito ordine e sicurezza sulle strade.
“Siamo cresciuti del 30% rispetto agli iscritti del 2021, riportandoci sui livelli pre-pandemia – commenta Massimo Stefani, executive manager della Prosecco Cycling -. Abbiamo avuto il merito di crederci sempre. Non ci siamo fermati neppure nel 2020, quando l’emergenza sanitaria ha praticamente azzerato i calendari. Volevamo dare continuità all’evento e oggi, grazie anche all’adozione di un format organizzativo assolutamente originale e alla valorizzazione di un territorio splendido come quello delle colline del Prosecco, ne raccogliamo i frutti”. Applausi. E appuntamento al 2023: l’edizione del ventennale promette mirabilie.