Conferenza stampa congiunta, questa mattina, nell’anfiteatro del Tennis Team della città, tra Comune, Gal Marsica, Patto Territoriale, DMC Marsica e A.S.D. Addesi Cycling. Il 27 e il 28 agosto, la città avezzanese diventerà il centro di gravità dello sport che vince contro ogni forma di barriera. Gare di crono e strada sotto il segno dell’accessibilità e della sostenibilità.
Sarà una tappa unica per tutta la Regione Abruzzo: una due giorni marsicana di sport inclusivo dal respiro nazionale, valida per il titolo italiano nella prova cronometro e nella prova in linea del Paraciclismo.
Questa mattina, nella struttura del Tennis Team di Avezzano, sono stati presentati alla stampa i Campionati italiani paralimpici di Ciclismo su strada e crono: la città di Avezzano si è candidata, vincendo la sfida, ad essere la meta prediletta della Federazione Ciclistica Italiana nonché città-faro del Comitato Italiano Paralimpico per ospitare gare nazionali di altissimo livello, nei giorni 27 e 28 agosto. La scelta della location ricade nel giorno del quindicesimo anniversario dalla scomparsa di Alfredo Tomassetti, giornalista, Consigliere nazionale della Federazione Italiana Ciclismo e colui che ha reso reale il sogno del velodromo in città.
Un traguardo sportivo decisivo, che permetterà, contestualmente, a tutto il territorio della Marsica di fare un colpo di reni in più, aggiudicandosi una medaglia non solo agonistica, ma anche sociale. A gareggiare, saranno circa 200 atleti con disabilità.
«Avezzano brilla in questa due giorni di sport a 360 gradi per intelligenza, prontezza e lungimiranza come città che sa accogliere e sviluppare. – ha detto in conferenza stampa l’assessore comunale Pierluigi Di Stefano, con delega allo Sport – L’idea della candidatura di Avezzano come baricentro del Paraciclismo nazionale è nata lo scorso anno. Ci avviciniamo, anche con manifestazioni di lustro come questa, sempre di più ad un’ottica di turismo sociale, che deve fare necessariamente rete».
Per la Federazione Ciclistica Italiana – Comitato regionale Abruzzo, in conferenza stampa sono intervenuti il presidente Mauro Marrone e il vice presidente Gianluca Colabianchi, originario proprio di Avezzano.
Per il CIP (Comitato italiano Paralimpico), stamattina era presente il presidente regionale, Mauro Sciulli. «I preparativi per i Campionati italiani sono andati benissimo. – ha commentato il collaboratore tecnico della Nazionale italiana di Paraciclismo Pierpaolo Addesi, dell’A.S.D. Addesi Cycling, associazione che ha voluto fortemente portare ad Avezzano questa tappa italiana – In questo fine settimana, la città e tutto il territorio si vestiranno di tricolore: sono arrivati già nella Marsica tanti atleti provenienti da ogni angolo d’Italia.
Sono molto soddisfatto per il lavoro di squadra che si è creato: la società che rappresento, il Gal, il Comune di Avezzano, la Federazione Ciclistica e il Comitato Italiano Paralimpico hanno operato in perfetta sinergia. La due giorni sarà un grande successo; in futuro, magari, potremmo ripetere l’esperienza azzurra con qualche altra manifestazione di spessore maggiore, come una prova internazionale o anche una Coppa del Mondo».
Questa mattina, tra gli applausi, è stata svelata anche l’originale mascotte dei Campionati nazionali di Paraciclismo: sarà l’orsetto Juan Carrito ad accompagnare le esperienze in città degli sportivi e tutte le tappe del progetto “Marsica accessibile”, battezzato proprio oggi dal Gal Marsica. “Turismo accessibile e turismo sportivo – ha detto la presidente del Gal Marsica, Lucilla Lilli – dovranno essere le nuove frontiere della valorizzazione del nostro territorio. Il Gal vuole puntare su un turismo del futuro, pionieristico e senza barriere. Un turismo che faccia da esempio in tutta la Regione Abruzzo.
Il Gal, difatti, investirà su queste forme di attrattiva e di interazione gravitazionale territoriale. Serve, però, e questo è il passaggio in più che va necessariamente fatto, costruire assieme una spiccata sensibilità generale attorno a questi temi: sviluppo economico e sviluppo sociale devono gareggiare di pari passo; faremo di tutto per far sì che la Marsica superi in maniera omogenea le barriere mentali e fisiche. Un giorno, vorremmo poter parlare di turismo senza più differenziare: il turismo è turismo per tutti». È intervenuto in conferenza anche l’architetto Mario Di Lorenzo, direttore del Gal Marsica, che ha illustrato tutta la struttura e l’impalcatura concettuale del progetto “Marsica accessibile”.
«I Campionati nazionali – ha sottolineato – vogliono essere anche un veicolo di promozione di una nuova vocazione turistica del territorio. Da un audio-guida per ipovedenti, non vedenti e sordomuti fino ad arrivare ad un piano di accessibilità allargato, per la quale stesura stiamo per avere, in questi giorni, la conferma alla compartecipazione da parte di un importante consulente europeo».
«Nella cornice dello sviluppo di questa accessibilità territoriale, punteremo anche ad incrementare l’aspetto turistico esperienziale e sostenibile – ha aggiunto Mirko Cipollone, ideatore della start up ‘Appennini For All’ – . Con la mia esperienza, vorrei incoraggiare tutti coloro che volessero, domani, puntare su un turismo davvero per tutti».
Giovanni D’Amico, presidente della DMC Marsica e Rocco Di Micco, presidente del Patto Territoriale, hanno focalizzato l’attenzione sulle imprese e sulle strutture ricettive e turistiche che potranno andare incontro ad una svolta inclusiva, attraverso l’opera di digitalizzazione e innovazione.
«La Marsica – hanno detto – deve essere al passo con altre realtà italiane ed europee che offrono questo tipo di turismo». Le gare del Campionato italiano per le prove su strada e cronometro, articolate in 24 categorie (12 maschili e 12 femminili), vedranno l’utilizzo di 4 tipi di bike: handbike, biciclette, tricicli e tandem. Saranno giornate di sport a livello olimpionico, gesta atletiche che lanceranno anche, alla fine, un messaggio sociale indelebile: la Marsica vuole essere meta di turismo ambientale, sportivo, sostenibile ed accessibile. «Mettere a sistema lo sport con la cultura dell’andare oltre gli ostacoli insieme. – hanno detto tutti i presenti – I Campionati non devono essere fini a se stessi, ma vissuti come il principio di una Festa dello Sport accessibile».