Il 46° Gp Sportivi di Poggiana, la #starscombat valida anche per il 46° Trofeo Bonin Costruzioni e per il Gran Premio GSG parla friulano: ad imporsi nella prestigiosa gara internazionale riservata agli Under 23 organizzata dall’Uc Asolo Bike Poggiana del Presidentissimo Giampietro Bonin, è stato Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli). Il 21enne di Corno di Rosazzo (Ud) nello sprint a ranghi ridotti sul traguardo di Poggiana di Riese Pio X (Tv) ha avuto la meglio sugli altri quattro atleti con cui aveva dato vita all’azione di giornata, precedendo, nell’ordine, Federico Guzzo (Zalf Euromobil Désirée Fior), il campione nazionale neozelandese Laurence Pithie (Groupama Fdj), Alex Tolio (Bardiani Csf Faizané) e un altro neozelandese della Groupama Fdi, Reuben Thompson.
LA CRONACA – L’edizione 2022 di una delle gare più importanti per la categoria Under 23 in Italia non è stata quella definita, dopo mesi di lavoro, dall’Uc Asolo Bike Poggiana. Un mezzo pesante ha divelto tre pali della corrente elettrica sulle strade delle colline asolane interessate dalla corsa, costrigendo gli organizzatori – ai quali la notizia è arrivata mezzora prima della partenza – a rivedere il percorso stante l’impossibilità, visto l’intervento in corso dei Vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area, di transitare sul tracciato tradizionale.
Così, sono stati tagliati Forcella Mostaccin e il circuito collinare di Monfumo ma è rimasta la salita di Asolo a fare da unica asperità di giornata. Dei 164,2 km previsti si è passati a 128,7, con sette giri del circuito iniziale attorno a Poggiana prima del passaggio ad Asolo e, quindi, del gran finale verso l’arrivo.
Corsa diversa da quella disegnata sulla carta, ma non priva di spettacolo ed emozioni, con azioni che hanno animato le battute iniziali e mantenuto sempre elevata la velocità. Dopo 38 chilometri allungano in tre: Buratti, Guzzo e Thompson, che diventano cinque dopo 52 chilometri in seguito al rientro di Tolio e di Pithie. Cinque corridori di elevata qualità, che trovano presto l’accordo e spingono mettendo insieme un vantaggio massimo che, nelle fasi successive di gara, supera i tre minuti.
In gruppo, intanto, un po’ si tentenna, così qualcuno prova ad andarsene per rientrare sulla testa della corsa, ma le varie sortite vengono ricucite. I cinque di testa affrontano l’unico Gpm di una giornata che ne prevedeva inizialmente ben quattro con oltre un minuto di vantaggio. Un gap che si allarga ancora nel finale grazie all’ottimo accordo tra i fuggitivi.
Nelle fasi decisive i battistrada si studiano il giusto, nell’ultimo chilometro ci prova Tolio con i due portacolori della Groupama FDJ che non riescono a far valere la superiorità numerica. Il più lesto è Nicolò Buratti: con uno splendido spunto va a prendersi la quarta e più importante vittoria di un 2022 che non dimenticherà.
Quattro le maglie realizzate da GSG e messe in palio dall’Uc Asolo Bike Poggiana. Quella gialla griffata GSG è andata al vincitore, Nicolò Buratti, la maglia nera della Elettrica B&C è finita sulle spalle del secondo classificato, Federico Guzzo, mentre quella arancione della Surfaces è andata al terzo classificato, Laurence Pithie. La maglia azzurra, dell’Uc Asolo Bike Poggiana, infine, ha premiato il vincitore del Gpm, Reuben Thompson.
LE INTERVISTE – “Eravamo venuti a Poggiana per affrontare un certo tipo di corsa. Il percorso è cambiato e per questo abbiamo deciso di attaccare da subito. Quando abbiamo preso il largo ho capito subito che il nostro era un quintetto composto da buoni corridori ma non immaginavo di poter arrivare sin sul traguardo. Nel finale sapevo di poter usare l’arma dello sprint e, anche se ci sono stati alcuni scatti, sono riuscito a non lasciarmi sorprendere e poi ho dato tutto sin sulla linea d’arrivo” ha commentato Nicolò Buratti al termine della corsa. “Voglio dedicare questo successo ai miei compagni di squadra, al mio team e a tutti coloro che mi sono stati vicini in questi anni e mi hanno consentito di trovare la condizione e la serenità giuste per raggiungere questi traguardi”.
Entusiasta, nonostante le mille difficoltà affrontate nel corso della giornata, il patron Giampietro Bonin: “Oggi abbiamo dimostrato che il nostro gruppo sa lavorare anche sotto stress riuscendo comunque a mantenere alto il livello organizzativo. Quell’imprevisto sul percorso non ci voleva proprio, è stato un grande dispiacere non poter disputare la corsa sul tracciato originario ma, una volta preso atto della situazione, abbiamo cercato di fare di necessità virtù. E’ stata comunque una gara veloce e spettacolare che ha esaltato le doti di alcuni degli atleti più attesi al via. Voglio ringraziare innanzitutto il mio vice-presidente, Loris Civiero che è stato fondamentale nei momenti di maggior difficoltà, la direzione corsa, il collegio di giuria e tutte le forze dell’ordine presenti che hanno garantito la sicurezza e la regolarità della manifestazione. Abbiamo chiuso con un podio internazionale e di grande valore che ha meritato gli applausi del grande pubblico di Poggiana. Ancora grazie alle istituzioni che ci sono state vicine e agli sponsor che hanno sostenuto con passione anche questa edizione: da oggi abbiamo una certezza in più, il nostro gruppo ha la forza e le risorse per far fronte ad ogni tipo di emergenza. Con la speranza che nel 2023 si possa celebrare una edizione finalmente nel segno della tradizione, do già appuntamento a tutti gli appassionati e ai team alla prossima stagione” ha concluso Bonin.
Ordine d’arrivo:
1° Nicolò Buratti (CTF)
che compie i 128,7 km in 2h42’54” alla media dei 47,403 km/h
2° Federico Guzzo (Zalf Euromobil Désirée Fior)
3° Laurance Pithie (Groupama FDJ Development)
4° Alex Tolio (Bardiani CSF) a 2″
5° Ruben Thompson (Groupama FDJ Development) a 12″
6° Lars Boven (Jumbo Visma Development) a 52″
7° Alberto Bruttomesso (Zalf Euromobil Désirée Fior) a 1’02”
8° Mattia Petrucci (Colpack Ballan)
9° Colby Simmons (Jumbo Visma Development)
10° Kevin Bonaldo (Team Qhubeka)