Seconda edizione della ‘Gravel’ a S.Martino di Castrozza e nel Primiero. Paesaggi di incomparabile bellezza con le Pale di San Martino in primo piano. Percorsi “Green” di 42,5 km e “Black” di 73 km con 2380 m/dsl. Il 9 settembre nuovamente in sella con la Mythos Primiero Dolomiti
Il post Covid ha lasciato strascichi in ogni settore, non ne è avulso neppure quello sportivo con un bel po’ di ciclisti che hanno preferito pedalare senza l’assillo del cronometro, mantenendo la salutare abitudine, ma senza ingolfare la lista iscritti di tante gare.
In questo contesto si sono inserite le manifestazioni “gravel”, con tante affollate non competitive e così, entrata in punta di pedi lo scorso anno, alla seconda edizione la Mythos Alpine Gravel con fulcro San Martino di Castrozza, ma che abbraccia la Valle di Primiero e si addentra nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, ha centrato l’obiettivo.
Una giornata “da cartolina” con le Dolomiti e le mitiche Pale di San Martino stampate su un cielo azzurro oggi hanno fatto da sfondo a due proposte, la “Green” di 42,5 km e 1310 metri di dislivello e la “Black” di 73 km con 2380 m/dsl.
Partenza, e poi conclusione, a San Martino di Castrozza, start alla francese e poi tutti ad orientarsi col navigatore perché, anche per rimanere in tema green come la zona di Primiero insegna, non erano previste frecce e segnalazioni. I partecipanti, sempre con le Pale di San Martino in bella evidenza, hanno potuto apprezzare le bellezze paesaggistiche con passaggi da favola soprattutto in Val Venegia accarezzando Baita Segantini, Passo Rolle, Malga Ces, il Rifugio Dismoni.
L’organizzazione della Mythos Alpine Gravel, gestita da Pedali di Marca col supporto di Massimo Debertolis e dello staff locale, ha fatto le cose in grande, ristori “4 stelle” in postazioni strategiche, pasta party nel catino verde del Palazzetto dello Sport e assistenza di prim’ordine. Non deve passare in secondo piano che lo stesso gruppo organizzativo il 9 settembre proporrà nella stessa area turistica la Mythos Primiero Dolomiti, preludio alla stessa gara che nel 2026 sarà Campionato del Mondo.
La Mythos Alpine Gravel non ha ovviamente cronaca, gli oltre 250 pedalatori si portano a casa soddisfazioni inenarrabili. Il 60% circa si sono presentati con mtb, diversi anche con la e-mtb ormai molto diffusa tra gli appassionati off-road, il rimanente 40% con le bici tipiche da gravel, gomme scolpite e manubrio con piega da corsa. Calato il sipario Massimo Panighel, coordinatore dell’evento, tira un primo bilancio: “Noi siamo molto soddisfatti, mi pare che tutti i partecipanti si siano divertiti e non poteva essere diversamente con una giornata splendida come oggi ed un contesto di impareggiabile bellezza. Il gravel inteso come noi lo abbiamo proposto si rivolge agli appassionati del pedale, a quanti non amano le sfide, ma amano la due ruote in tutte le sue applicazioni. Mi piace constatare un significativo aumento delle donne con la voglia di fare fatica ed una quasi totale presenza di partecipanti extraregionali, un buon motivo per promuovere San Martino di Castrozza e la Valle di Primiero. Ora ci concentriamo sulla Mythos Primiero Dolomiti, il Mondiale non è poi così lontano!”