Una sfida nella sfida. Un record da portare avanti con onore. Una fedeltà preziosa che il comitato organizzatore premia ancora una volta: a questi aficionados della Gimondi spetta infatti un posto di riguardo nella prima griglia. “La Gimondi è una vera e propria festa di primavera, un’altra primavera per sognare ancora, parafrasando Ivano Fossati” spiega Roberto Giustacchini, classe 1948. Una stagione verde in cui sentirsi sempre giovani: “Gli anni passano, ne ho quasi 78 – aggiunge Romano Capitanio, il decano dei puntuali – e la Gimondi è diventata un faro che mi dice tante cose: che sto bene, che sono vivo, profondamente vivo, e che posso andare avanti“.
Ognuno ha la sua storia, ognuno uno strappo, una curva, uno scorcio dove rinverdire i ricordi. “I due punti che mi inorgogliscono sono a Brembilla, alla deviazione Medio/Lungo, e a Costa Imagna dove il morale ti spinge fino a Bergamo” racconta Giancarlo Perniceni, altra presenza storica della Granfondo. Per Simone Beniamino Strada è impagabile il panorama che offre la salita verso Selvino, Cesare Polimeno non vede l’ora di ripercorrere “gli ultimi chilometri a tutta verso l’arrivo“.
Disputare la Granfondo vuol dire talvolta rinunciare a qualcosa, da un matrimonio in famiglia (come accaduto a Roberto Gabriele Occa) alla visita di Papa Giovanni Paolo II a Como nel maggio 1996 (Giulio Gridavilla), da un viaggio premio di lavoro (Romano Capitanio) alle ore di sonno mattutino, da dedicare agli allenamenti (Stefano Testa). Il gioco, però, vale la candela anche perché ad attendere tutti – Puntuali e non – c’è Felice Gimondi, autentica icona del ciclismo, “un grandissimo campione che ha portato in alto il nome di Bergamo in tutto il mondo“, come lo definisce un altro dei 32 fedelissimi, Simone Morandi. “Felice Gimondi è la mia infanzia – confida Fabio Parati -. Ricordo che da piccolo, con la bicicletta da donna di mia mamma simulavo alcune gare ciclistiche sognando di essere lui“.
Come da apprezzata tradizione, la GF Gimondi Bianchi 2018 “Remembering the Vuelta” si correrà sui tre percorsi classici, “corto”, “medio” e “lungo” (89,4 km, 128,8 km, 162,1 km), personalmente disegnati da Felice Gimondi e amati da ciclisti di ogni livello ed età.