Di CicloZeman – Alla vigilia si diceva che la tappa da Parma a Genova poteva essere quella adatta a una fuga a lunga gittata. Si diceva anche che Mathieu Van Der Poel avrebbe provato un altro colpo dei suoi ed effettivamente così è stato, ma l’olandese della Alpecin Fenix questa volta si è tenuto una carta di riserva, o meglio lo hanno fatto quelli del suo team affiancandogli nella fuga Stefano Oldani. E l’azzurro è riuscito in quell’obiettivo per il quale era partito da Budapest: ritornare al successo come faceva ripetutamente nelle categorie giovanili.
La tappa è vissuta su una fuga di oltre 20 uomini che proprio VDP ha generato. Dentro anche corridori veloci, come lo stesso Oldani e Consonni, ma anche gente che ha un passato da classifica generale, come Kelderman e Hamilton. Il gruppo ha lasciato fare, alcune squadre di velocisti avevano scelto di lasciare spazio a sprinter come lo stesso Consonni per la Cofidis e Ballerini per la Quick Step, le altre hanno concentrato le risorse sulla frazione di domani, meno frastagliata. Van Der Poel ha dato impulso alla fuga, ma quando a 52 km dal traguardo Lorenzo Rota ha generato l’azione decisiva, non aveva più energie, al di là della buona volontà per inseguire.
C’era però Oldani, che si è accodato al corridore della Intermarché Wanty Gobert con l’olandese Leemreize. I tre hanno rapidamente guadagnato terreno, al valico di Trensacco ai -30 il vantaggio era sui 50” su Kelderman, Buitrago, Mollema e Hamilton, a questo punto era già cosa fatta e c’era da pensare a come giocarsi il bersaglio grosso. Oldani era il più veloce e non si è fatto sfuggire l’occasione, precedendo Rota e l’arancione e dando un altro impulso a questo Giro in chiave italiana.
In classifica si direbbe che è rimasto tutto come prima ma non è così. Kelderman e Hamilton si sono portati a un paio di minuti dalla maglia rosa Lopez e questo cambia un po’ gli equilibri perché Kelderman accresce le possibilità della Bora Hansgrohe, sempre più vero contraltare della Ineos Grenadiers nella caccia al successo pieno. Per Carapaz, il grande favorito, una giornata che non è andata come sperava, ossia di calma piatta.
LA TAPPA DI DOMANI
Si va da Sanremo a Cuneo e le asperità alpine sono sempre più vicine, ma è ancora tempo per le ruote veloci. Frazione breve, 150 km con una sola asperità dopo un terzo di gara, il Colle di Nava. Proprio la brevità della corsa potrebbe dare agio a una fuga da lontano e a ritmi veloci. C’è da attendersi un colpo di mano, magari da quel Mathieu Van Der Poel alla ricerca del riscatto dopo la sconfitta inopinata di Napoli, altrimenti sarà volata, che a questo punto potrebbe essere decisiva per l’attribuzione della maglia ciclamino della classifica a punti.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Stefano Oldani (Alpecin-Fenix) – 204 km in 4h26’47’’, alla media di 45.880 km/h
2 – Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) s.t.
3 – Gijs Leemreize (Jumbo-Visma) a 2″
CLASSIFICA GENERALE
1 – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
2 – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) a 12″
3 – Joao Pedro Almeida Gonçalves (UAE Team Emirates) s.t.
LE MAGLIE UFFICIALI
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, dedicata al Made in Italy – Arnaud Démare (Groupama-FDJ)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Diego Rosa (Eolo-Kometa Cycling Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
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