Nella Città del Sorriso vincono Campelli, Mangialardo e Stacchiotti

Prima del via di ciascuna delle due partenze dell’undicesima edizione del Trofeo Roxy Bar, è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Andrea Micucci, appassionato delle due ruote e tesserato con l’associazione Stella Bike che ha dato vita alla manifestazione insieme alla New Bike Team. Oltre cento i ciclisti al via. Ottima l’organizzazione curata da Rossano Smerilli e Stefano Canullo.

Monte San Giusto (Macerata) – La gioia che anima il sorriso, come la rabbia, la paura, la tristezza, il disgusto, la sorpresa e il disprezzo, sono emozioni che abitano tutto il corpo.

Il sorriso è un potentissimo facilitatore sociale soprattutto quando viene usato con consapevolezza e coerenza con tutto l’insieme della comunicazione.

E questa mattina a Monte San Giusto, città del Sorriso, la gioia che anima questo gesto ha permesso ai partecipanti all’undicesima edizione del Trofeo Roxy Bar di ricordare Andrea Micucci, appassionato delle due ruote che ha perso la vita un mese fa e grazie alla donazione degli organi ha donato il sorriso a cinque persona malate.

Durante il minuto di raccoglimento le lacrime hanno rigato il viso di Laura Carota, ciclista e compagna di vita di Andrea Micucci, di Marco Micucci fratello dell’appassionato ciclista scomparso con cui condivideva anche il tesseramento nell’associazione Stella Bike presieduta da Rossano Smerilli che questa mattina ha dato vita all’undicesima edizione del Trofeo Roxy Bar in collaborazione con la New Bike Team del presidente Stefano Canullo.

Al termine delle due gare in programma a sorridere sono i due portacolori della formazione amatoriale dorica Team Crainox, Lorenzo Mangialardo che ha vinto la prima gara e Riccardo Stacchiotti che ha regolato nella progressione finale i tre compagni di fuga Alessandro D’Andrea (Torello Bike), Valentino Spaccia (Capitani Minuterie Metalliche) e Matteo Gioacchini (100% Bike).

Tra le donne è la montegranarese Tania Campelli a regalare ancora un successo al presidente Roberto Petritoli e alla Natur Ebike. Sul secondo gradino del podio della categoria femminile è salita la combattiva Laviani Palazzo (DT Racing), terza la fanese Romina Ordonzelli (Bike Station).

La manifestazione era stata inserita in calendario per il 20 maggio, poi a causa del maltempo Rossano Smerilli e Stefano Canullo avevano deciso di rinviarla ad oggi.

I 104 partecipanti, hanno dato vita a due gare. Tre giri del circuito pianeggiante di 15 chilometri, prima di ritornare a Monte San Giusto affrontando la salita finale che presenta una pendenza massima del 4%, per i ciclisti delle categorie Gentleman A e B 1° e 2° serie, Supergentleman A e B, Donne.

Molto attivo tra i ciclisti al via anche Fabrizio Ravanelli ex calciatore e allenatore perugino che in maglia bianconera ha vinto una Champions League, uno scudetto, una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Da diverse stagioni Ravanelli si dedica anche al ciclismo con ottimi risultati.

Diversi ciclisti provano ad allungare per promuovere l’azione vincente, ma soltanto all’ultimo giro vi riescono Mangialardo e Soldi. Lorenzo Mangialardo (Team Crainox) si avvantaggia lungo la salita finale e conquista il successo assoluto davanti all’indomito Italo Soldi (Giuliodori Renzo Le Velò) e Leonardo Rondini (Ciclistica Senese).

Nella seconda partenza, dopo metà gara, allungano in quattro. Matteo Gioacchini (100% Bike), Alessandro D’Andrea (Torello Bike), Riccardo Stacchiotti (Team Crainox) e Valentino Spaccia (Capitani Minuterie Metalliche). I quattro battistrada trovano subito l’accordo e nella progressione finale Riccardo Stacchiotti precede D’Andrea.

Dolci, cocomero e una ricca premiazione finale chiudono un’altra entusiasmante edizione del Trofeo Roxy Bar, realizzato grazie alla sinergia tra la Stella Bike e New Bike Team a cui si aggiunge il Roxy Bar, ma soprattutto grazie alla passione di Rossano Smerilli e Stefano Canullo che con uno splendido sorriso danno appuntamento alla dodicesima edizione della manifestazione.

Credit photo: Foto Bike e Lanfranco Passarini