Quando si va a gareggiare in una regione che non è la propria, per un ciclista non è certo facile brillare. Questa regola di base però non si applica a Rossano Mauti: il campione italiano in carica, stella dell’AP07 Team, ha lasciato il segno nella Gran Fondo Nebrodi di domenica 7 maggio. Il classe 1997 si è piazzato secondo in un tracciato la cui bellezza era pari solo al livello di difficoltà dei suoi partecipanti. Tanti, tantissimi infatti i rivali di talento da pressare, nella gara che partiva da Capo d’Orlando per poi proseguire sulla strada per Messina. “La cornice di paesaggio della Gran Fondo Nebrodi era semplicemente fantastica – spiega Andrea Petricca, capitano e manager di AP07 – Abbiamo toccato i piedi dell’Etna, e ammirato le Isole Eolie nella loro bellezza”. Un tracciato affascinante, ma non per questo meno duro: 115 km con un dislivello totale di 2073 metri, in altre parole una prova da scalatori, come Mauti è. Il campione italiano di gran fondo in carica era atteso con impazienza dagli altri partecipanti: “Le squadre della GF Nebrodi erano organizzatissime e il livello medio dei ciclisti più elevato del solito, puntualizza Petricca. “Ma Rossano dà il meglio di sé quando nella competizione più dura”.
SALITE DURE
Alla prima salita (un tratto di 20 km), nonostante i numerosi tentativi di fuga, nessuno riusciva a staccarsi dal gruppo, che procedeva compatto lungo nella campagna siciliana, dove la primavera è arrivata in anticipo. Per il momento di svolta nella gara bisognava attendere la seconda, lunga salita: 16 km in cui l’ASD Team Nuova Avir (una delle due squadre che si contende il campionato) riusciva ad attaccare con efficacia, portando molti dei suoi elementi nel gruppo di testa. A 5 km dallo scollinò, Mauti decide di attaccare per la prima volta, e nonostante la poca collaborazione ricevuta riesce a staccare il gruppetto di testa per mettersi all’inseguimento dell’uomo in testa, Mirko Farnisi della ASD Team Nuova Avir. Tuttavia il tratto finale di gara, 15 km senza salite dopo aver oltrepassato paesini suggestivi come Floresta e Ucria, non è l’ideale per uno scalatore puro come Rossano, che ha bisogno di una strada in pendenza per fare vedere le sue doti migliori. Dopo aver recuperato gran parte del distacco da Farnisi (che chiuderà in 2:52:43), Mauti taglia il traguardo della Gran Fondo Nebrodi in 2:54:35). Terzo classificato, un altro ciclista della ASD Team Nuova Avir, Antonino Analfi (tempo di 2:55:33).
IL COMMENTO DI PETRICCA
“Rossano ha tenuto duro in una gran fondo in cui partecipavano atleti di altissimo valore” spiega soddisfatto Andrea Petricca. Non solo qualità tecnica, ma anche tutela dei ciclisti: nella gara che si snodava per le alture siciliane, addentrandosi in quell’area paradisiaca che il parco naturale dei Nebrodi, “l’organizzazione ha saputo regalarci un evento fantastico con livelli top di sicurezza”, continua il manager, che ringrazia per “l’indimenticabile ospitalità” Paolo Campanella dell’ACSI di Messina. In conclusione, Mauti porta a casa un altro secondo posto di una stagione ricca di appuntamenti. “La strada è quella giusta, Rossano ormai è conosciuto e lo aspettano alla partenza”.