Roma – Un ciclista non può arrivare sempre primo, ma al tempo stesso non è detto che se arriva nono il suo valore sia basso, tutt’altro: Rossano Mauti, venticinquenne campione italiano di gran fondo in carica e stella dell’AP07 Team, domenica scorsa ha chiuso la Gran Fondo Strade Bianche Enel Green Power 2023 in nona posizione: un buon risultato per l’atleta di Anzio, che era reduce dal secondo gradino del podio alla Gran Fondo Laigueglia
UNA GARA DIFFICILE
Il percorso toscano, dove Mauti aveva ottenuto il settimo posto nell’edizione 2022, presentava 42 km di strade sterrate (il 30.2% del totale) divise in 9 settori. Dopo la partenza da Siena, già il secondo settore sterrato regalava ai ciclisti pendenze attorno e oltre il 12%. Tatticamente il team di Andrea Petricca voleva essere ‘coperto’ fino al sesto sterrato, all’incirca l’89esimo chilometro, e, dopo una sezione pianeggiante, dare il massimo in vari strappi e provare a fare la differenza. All’ottantesimo chilometro si presentavano in una ventina di atleti, i migliori, tra cui il professionista danese della EF Michael Valgren, vincitore dell’Amstel Gold Race 2018 e ospite della Strade Bianche. Proprio lui, a fine gara, confermava quanto fosse alto il valore medio dei partecipanti alla corsa toscana. Andrea Petricca, patron di AP07, spiega: “Sul tratto in pianura, che pensavamo fosse transitorio, ci sono stati invece moltissimi scatti e Rossano ha replicato in prima persona alle sfide individuali che gli venivano posti di fronte dai rivali”. Questo ha fatto sì che il ragazzo di Anzio perdesse un po’ di carburante; nel finale in volata arrivavano in dodici, e Mauti chiudeva al nono posto assoluto, primo di categoria. Non si trattava di una gara qualsiasi, ma di un a vera ‘classica’ europea, un appuntamento di caratura mondiale visti gli oltre 6500 partenti (quest’anno è stato riscritto il record di presenze) provenienti da tutto il globo. Il vincitore è stato il danese Mikkel Videbaek che, tirato proprio dal connazionale Valgren (privo di chip essendo ospite), ha chiuso in 3:46:48, davanti a Paolo Colonna e Giuseppe Orlando. Mauti ha fermato il cronometro a 3:48:44. “Rossano non si è mai risparmiato: viste le sue caratteristiche di scalatore puro, il tracciato delle Strade Bianche non gli si addiceva alla perfezione”, spiega Andrea Petricca. Resta comunque una grande prova di forma del ragazzo di Anzio, che in competizioni con salite più aspre potrà senza dubbio creare un divario maggiore ai suoi rivali.
ORA LA RERUM NOVARUM
Dalle assolate crete senesi alla campagna del nord del Lazio, Mauti e l’AP07 Team si sposteranno domenica 12 marzo alla Gran Fondo “Rerum Novarum” di Carpineto Romano, gara facente parte del circuito Pedalatium. Un tracciato di 118 km, e un dislivello non banale di 1780 metri: si parte alle 8.30 da via Giacomo Matteotti e si prosegue in salita fino a oltre 700 metri di altitudine, per poi discendere per 17 km con alcune curve a gomito che accelerano verso il comune di Maenza. Dopo il sottopasso della SR 156 per i Monti Lepini, inizierà una salita di circa 2,2 km con un primo tratto impegnativo e alcuni strappi al 10-12 % di pendenza. Qui Mauti può e deve imporre la propria gamba ai suoi rivali. Oltre a Carpineto Romano, si attraversano i comuni di Maenza, Priverno, Roccasecca dei Volsci, Giuliano di Roma, Patrica, Supino, Morolo, Sgurgola e Montelanico. AP07 e il suo campione vogliono conquistarli uno ad uno.