Nella notte di San Lorenzo, la biker trentina ha fatto segnare il nuovo primato di scalata in Mountain Bike su 24 ore, superando i 10.000 metri sul tracciato della Val Meledrio, in Val di Sole. “Ho battuto le mie aspettative: nella fatica trovo il mio equilibrio perfetto”
Lorenza Menapace ha aggiunto una nuova perla alla sua collezione di imprese. Fra mercoledì 10 e giovedì 11 agosto in Val di Sole, l’atleta trentina ha fatto stabilire il nuovo record di dislivello accumulato in sella a una Mountain Bike nell’arco di ventiquattro ore.
Confrontandosi con il tratto più impegnativo del tracciato della Val Meledrio, la biker nativa della Val di Non ma da tempo di casa in Val di Sole, 50 anni, ha firmato il suo primato coprendo 10.840 metri di dislivello. Menapace è scattata alle prime luci dell’alba di mercoledì 10 agosto, nel giorno di San Lorenzo, per fermarsi alle prime luci dell’alba di giovedì 11 agosto. L’impresa è stata centrata con il supporto di un solo accompagnatore, incaricato della logistica e dei rifornimenti in una postazione fissa, e la collaborazione di APT Val di Sole e del Comune di Dimaro-Folgarida.
Sin dalle prime pedalate, la rider di Terzolas ha aggredito le pendenze (fino al 12,3%) della salita della Val Meledrio, sfruttando le temperature più fresche per porre le basi per puntare al record. Per tutta la giornata, Menapace ha percorso per 38 volte un anello di 5,2 Km, accumulando 318 metri di dislivello ad ogni giro, facendo solo brevi pause per alimentarsi e una sosta per riposare in corrispondenza della pioggia, caduta copiosa sulla Val di Sole nella notte di San Lorenzo.
Stanca ed emozionata, Lorenza è stata attesa all’arrivo da chi l’ha sostenuta nella sua impresa. “È stata un’avventura – ha commentato a caldo – sono partita alle 5.30 e ho iniziato a pedalare, a trovare il mio ritmo, la mia serenità, il mio equilibrio interiore. Ho dovuto gestire qualche momento difficile: una crisi di stomaco risolta con l’aiuto della respirazione, e poi è arrivata la pioggia che mi ha costretto a rompere il ritmo. Ma le sensazioni sono state migliori del previsto: l’obiettivo erano i 10.000 metri di dislivello, sono riuscita a spingermi oltre. Sono felice.”
Per inseguire imprese come questa, per di più in solitaria, sono necessarie motivazioni forti. “Ho deciso di inseguire questo record perché in questo momento sentivo di dover prendere uno spazio per me stessa. È una dimensione che mi fa stare bene, mi fa entrare in una bolla particolare che mi consente di riflettere su ciò che è stato, sul presente, e sulle sfide del futuro. Quando affronto le avventure in solitaria, non ho input esterni ai quali rispondere: sono da sola con la mia MTB ed è una sensazione bellissima”.
Quella andata in scena tra le giornate del 10 e 11 agosto è soltanto l’ultima impresa in ordine temporale di Lorenza Menapace. Nella sua carriera in MTB, iniziata per caso nel 2006 dopo che un infortunio l’ha costretta ad abbandonare la corsa in montagna, la biker trentina è stata capace di conquistare la Bike Transalp, la competizione più impegnativa d’Europa. Risale al 2020, inoltre, il suo tentativo di Everesting con la bici da strada, andato a segno in circa 13 ore.
“Ci tengo a ringraziare il Sindaco di Dimaro-Folgarida Andrea Lazzaroni, tutta l’amministrazione comunale ed APT Val di Sole per avermi supportato in questa avventura. Cosa verrà dopo? Lo scopriremo vivendo”.
Per inseguire il suo primato, Lorenza Menapace ha scelto la Val Meledrio. Bagnata dall’omonimo torrente, questa valle mette in comunicazione la Val di Sole con la Val Rendena, separando di fatto il Gruppo Presanella dalle Dolomiti di Brenta. Si tratta di uno degli angoli più incontaminati della Val di Sole, che gli abitanti della zona chiamano spesso con il termine ‘Selva’, essendo caratterizzata da fitte abetaie, conifere e ripidi ghiaioni sopra i quali si innalzano le pareti verticali della catena settentrionale del Brenta.
La vallata offre molti itinerari battuti per escursioni in sella ad una MTB come il Tour Val Meledrio, uno dei più caratteristici della Val di Sole con le sue veloci discese su strade sterrate e sentieri a basso coefficiente di difficoltà, immersi nel Parco Naturale Adamello Brenta.