Il rito si è ripetuto. Ieri, sabato 1 ottobre, ed oggi domenica il sorridente, appassionato popolo de L’Eroica è tornato a pedalare sulle strade bianche della provincia di Siena. Un rito al quale hanno partecipato a migliaia in arrivo da ogni dove. Un popolo di ciclisti che tornerà a casa con il cuore gonfio di gioia, come, a Gaiole in Chianti, accade da 25 anni.
All’appuntamento quest’anno hanno partecipato 8010 ciclisti, moltiplicati forse per due o addirittura per tre tra accompagnatori, curiosi e semplici appassionati, distribuiti lungo le strade di questo piccolo paese che nel 2009 la rivista Forbes ha indicato al mondo tra i più vivibili in Europa.
E’ un popolo composito, quello dell’Eroica, che arriva a contare il 38 per cento dall’estero, per la precisione da 48 Paesi, il 13 per cento donne, vale a dire più di 1000 che nel week end hanno pedalato lungo uno dei cinque percorsi a disposizione.
Per gli appassionati di statistica sabato sono stati più di 3300 i ciclisti che hanno scelto i percorsi più lunghi che vanno dal Chianti alla Val d’Orcia attraversando un territorio che fa invidia al mondo. Sabato al via si sono presentati i ciclisti più allenati, in grado di coprire distanze importanti e partire con buio. Alcuni di questi addirittura alle 4.30 con biciclette costruite prima del 1930. Domenica sono stati più di 4600 al via, distribuiti lungo i percorsi più corti, da 46 a 106 chilometri, all’interno del Chianti.
Tra i partecipanti anche grandi campioni: da Beppe Saronni a Gianni Bugno, da Damiano Cunego a Morena Tartagni e Andrea Noè.
L’Eroica, nata nel 1997 per opera di Giancarlo Brocci, ha celebrato dunque il venticinquesimo atto: “E’ stata una festa meravigliosa tra gente strepitosa. Di una bellezza straripante e persino imbarazzante – dichiara Brocci – Abbiamo già iniziato il secondo quarto di secolo e il conto alla rovescia per l’anno prossimo. L’Eroica ha fatto tanta strada ma tanta, tanta strada può farne. Ormai L’Eroica rappresenta uno stile di vita che contagia persone di ogni età e provenienza. Una bellezza infinita che ci fa sognare”.
Domani, lunedì, L’Eroica riporrà striscioni e transenne, chiuderà gazebo ed ombrelloni. Interromperà la musica e smonterà ogni impalcatura, a cominciare da quella costruita per ospitare il Salotto Eroica dal quale la RAI ha trasmesso in presa diretta le prime tre ore dell’edizione di quest’anno. Gli oggetti che il Museo Rai ha messo a disposizione per raccontare una piccola parte della sua storia tornerà al museo di Torino. La maglia gialla di Gino Bartali del Tour de France del 1948, restaurata a cura di Opera Laboratori Fiorentini, tornerà dai suoi custodi. Di certo, ciò che non finirà in magazzino sarà l’entusiasmo di migliaia di persone che, a vario titolo, hanno vissuto un week end a pedali di grande festa; la festa de L’Eroica.
Arrivederci al 2023. La data è già fissata, come sempre il primo fine settimana di ottobre; appuntamento alla XXVI edizione, il primo anno di altri 25 da vivere insieme ad un popolo meraviglioso che continua a crescere. Inarrestabile.