10 al 12 luglio fra la città di Trento, la scenografica Valle dei Laghi e la montagna della città tridentina, il Monte Bondone, torna l’appuntamento con la storia e la tradizione delle due ruote, in memoria del lussemburghese Charly Gaul e della tappa del Giro d’Italia dell’8 giugno 1956, che lo fece entrare nella leggenda.
È nata così “La Leggendaria Charly Gaul”, suddivisa nei percorsi mediofondo e granfondo, preceduta dalla cronometro di Cavedine del venerdì, anch’essa prova UCI Gran Fondo World Series come la competizione “regina”, e da “La Moserissima” del sabato, volta ad onorare un altro grande campione, questa volta trentino: Francesco Moser. Alla ciclostorica si avrà l’opportunità unica di pedalare assieme al ciclista italiano più vincente di tutti i tempi, iniziative arricchite da eventi di contorno e opportunità di ogni tipo, orchestrate dal comitato organizzatore di APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e Trento Eventi Sport.
La gara del 12 luglio, giunta alla 15.a edizione, è inoltre parte dei circuiti UCI, Alé Challenge, Alpe Adria Tour, Dalzero e InBici Top Challenge. L’inverno non ha fermato i corridori più arditi, che si sono dedicati al ciclocross o alla cyclette, ma ora le temperature si stanno alzando ed è arrivato il momento di sfoderare la propria due ruote tornando a cavalcare la strada, non prima di essersi iscritti ai contest trentini. Le iscrizioni sono aperte e fino al 30 aprile ammonteranno a 52 euro per la crono di 24 km e 442 metri di dislivello in Valle dei Laghi, stesso importo per “La Leggendaria Charly Gaul”, oppure 70 euro per quest’ultima in abbinamento alla cronometro, mentre “La Moserissima”, pedalata vintage con biciclette da corsa costruite in epoca antecedente il 1987, propone una tariffa di 35 euro, sempre entro il 30 aprile.
Sfide – quelle trentine – che ogni anno si fanno più internazionali, dai vincitori e concorrenti in lotta per la vittoria, ai “pedalatori della domenica” che si godono i percorsi di 141 km e 4000 metri di dislivello o di 57 km e 2000 metri di dislivello. Senza dimenticare i più estrosi, come l’ultrasessantenne veronese Franco Cacciatori che arriva in cima al Monte Bondone in infradito e ‘Graziella’, e gli ‘ambasciatori’ quali il campione olimpico nello sci di fondo Cristian “Zorro” Zorzi, il “Signore degli Anelli” Jury Chechi, passando dal due volte vincitore del Giro d’Italia Gilberto “Gibo” Simoni e da Aldo Moser, che quell’8 giugno 1956 era presente a pedalare nella tempesta assieme a Charly Gaul…