Terza vittoria stagionale per il toscano Marco Morrone che a Desenzano del Garda anticipa tutti e conquista la sua seconda vittoria nel Colnago Cycling Festival
Desenzano del Garda (Brescia) – “E’ una gara con cui ho instaurato un certo feeling, l’avevo già vinta nella stagione 2016. Quest’anno gli organizzatori hanno cambiato percorso, io in queste settimane ho raggiunto uno stato di forma ottimale e ho deciso di partecipare con l’obiettivo di fare una bella gara. Nella prima parte ho allungato insieme a Tommaso Elettrico poi sono caduto e gli inseguitori mi hanno raggiunto, mentre elettrico è rimasto in fuga per diversi chilometri. A quel punto mi stavo rassegnando credevo che il sogno fosse svanito definitivamente. Ho cercato di recuperare – racconta Marco Morrone dopo aver alzato il braccio destro al cielo in segno di trionfo – rimanendo nelle retrovie del drappello di testa, sapevo di partire battuto in volata. Così nella seconda parte della gara, lungo un tratto in salita, ho provato l’affondo e conquistato subito un buon vantaggio. Sapevo che i ragazzi della Cicli Copparo avrebbero cercato di raggiungermi per poi lanciare la volata a Pozzetto, ho dato tutto nel tratto finale e sono riuscito a conquistare questo straordinario successo con quarantaquattro secondi di vantaggio sul drappello degli inseguitori”.
Un inizio di stagione esaltante quello del trentenne aretino di Pratovecchio, che dopo il successo conquistato a Faenza nella Gran Fondo Davide Cassani, ha firmato la prima edizione della Gran Fondo Valtidone e oggi sul traguardo di Desenzano del Garda è riuscito ad aver ragione anche della sfortuna (caduta mentre era in testa insieme ad Elettrico).
Le gare di inizio stagione sono molto veloci e Morrone per evitare gli arrivi in volata deve provare l’allungo a sorpresa da lunga distanza o nei tratti in salita dove può fare la differenza scrollandosi dalla ruota i principi della volata.
Prossimo appuntamento la Gran Fondo Firenze che lo ha visto vincitore lo scorso anno. Morrone la considera la gran fondo di casa ed è determinato ad iscrivere per la seconda volta il suo nome nell’albo d’oro dell’evento fiorentino.
Da sottolineare il ventesimo posto di Christian Pazzini e il ventitresimo posto di Mirko Antonioli.