Le firme di Gaffuri e Uber sulla prima edizione livignasca della Gf Ale’ La Merckx

Molto attesa la rinnovata Gf Ale’ La Merckx che sabato ha celebrato la sua prima edizione, cogliendo il testimone dalla “vecchia” edizione scaligera. Circa 700 i bikers al via (670 i finishers) sui due percorsi previsti dal C.O. Testimonial d’eccezione per questa nuova granfondo sono stati in primis Sonny Colbrelli, Antonio Rossi e Cristian Zorzi. La gara era valevole come prova conclusiva del circuito Ale’ Classic e 10.a e penultima dello Ale’ assoluto.

Quando lo scorso inverno a metà di cembre era giunta in redazione la notizia dello spostamento della Gf Ale’ La Merckx da Verona, la nuova location e data di fine giugno ci aveva attirato come proposta. Infatti dopo 17 edizioni disputate con partenza vicino all’arena di Verona , quest’anno questa gara internazionale dedicata al “cannibale” belga, ha passato il testimone al Comune di Livigno, con l’intento anche di promuovere alcuni percorsi alpini davvero suggestivi per pedalare in quota a cavallo tra Svizzera e Italia.

I due percorsi proposti erano infatti due classici giri che anche i professionisti usano per i loro allenamenti in quota a Livigno, con partenza ed arrivo ai 1816m di Livigno.

Un suggestivo passaggio dei corridori al passo del Bernina, 2.a asperità di giornata (Ph: Apt Livigno)

Il corto infatti proponeva 107km con circa 2000m di dislivello, mentre il lungo era decisamente piu’ impegnativo con 166km e circa 4200m di dislivello. Per entrambi il “plus” dell’arrivo al Mottolino, temuto un po’ da tutti per le sue pendenze accentuate, soprattutto nell’ultimo km.

Partenza ed arrivo erano comuni ai due percorsi con lo start che veniva dato alle ore 7.00 dall’Acquagranda, centro di preparazione olimpica situato vicino al lago di Livigno, mentre il traguardo come detto era posto al Mottolino, replicando quanto già proposto nella tappa valtellinese dello scorso Giro d’Italia e vinta da Tadej Pogacar. Il corto come salite aveva Forcola, Bernina, passo Eira e Mottolino, mentre per completare il lungo si dovevano superare Forcola , Bernina, Fuorn, Umbrail, Foscagno, Eira e Mottolino.

I due percorsi di gara con il temuto “lungo” di 166.8 con circa 4200m di dislivello

Sul corto dopo la deviazione dei due percorsi che si incontrava dopo Zernez, si percorreva il tunnel Munt la Schera (appositamente chiuso alle auto dursnte il periodo della gara).

Sul percorso lungo, sul quale abbiamo pedalato erano ben 103 i km totali da percorrere in Svizzera, su strade non chiuse al traffico. Dopo una prima parte piu’ scorrevole nella seconda metà di gara si doveva superare quasi tutto il dislivello, rendendo questa granfondo decisamente impegnativa, visto anche il terribile finale con le rampe del Mottolino, decisamente piu’ adatte ai “rampichini” che alle bici da strada. Diversi atleti qui sono stati costretti a mettere “piede a terra”, rendendo cosi ancora piu’ epica l’impresa di portare a termine questa granfondo.

Ecco qui di seguito un video recap della splendida giornata che il piccolo Tibet ha regalato ai suoi granfondisti:

Meteo praticamente perfetta con 12°C allo start (ore 7.00) e temperature via via salite fino a 25°C durante la giornata. “Leit motiv” della gara, raccomandato anche dallo speaker ripetutamente in partenza era il rispetto del codice della strada nel tratto svizzero, di oltre 100km per il lungo, visto che la Polizia elvetica non autorizza chiusure per gare “amatoriali”.

L’esperienza di gara poi pero’ ci ha fatto vedere strade praticamente sempre aperte al traffico anche nella parte italiana, quindi giu dallo Stelvio e poi su verso il Foscagno. Probabilmente un numero superiore di moto staffette al seguito e auto della Polizia avrebbe aiutato nel presidiare meglio anche la parte italiana.

Pregiato il pacco gara firmato Ale’ con la maglia celebrativa della manifestazione, un pacco di pasta, integratori Proaction, della cioccolata e altri gadget. Incluso anche il buono per l’abbondante pizzocchero party (completo con anche bresaola, dolce, vino e acqua).

Due i ristori previsti in gara sul Lungo (uno a Zernez e uno al Gpm Umbrail). Uno solo sul lungo, posizionato a Zernez. Per il prossimo anno forse sarebbe opportuno aggiungere ancora almeno uno o due ulteriori ristori. Magari uno a Isolaccia e uno a Arnoga o al Gpm del Foscagno. Abbiamo visto infatti diversi ciclisti fermi a delle fontane per un refill last minute in autosufficienza. Inoltre quello all’arrivo del Mottolino si potrebbe “potenziare” anche con cibi solidi, oltre che i soli liquidi (acqua e Coca Cola) come quest’anno.

LA GARA:

la collocazione al sabato della gara, che é stata priaticamente “obbligata” essendoci alla domenica una granfondo in Austria (il Dreilaendergiro), su un percorso in parte comune (passo Umbrail ma in discesa), con partenza ed arrivo a Nauders. Nonostante la collocazione al sabato la partecipazione è stata comunque numerosa e con ottimo tasso tecnico dei partecipanti alla gara. Diversi i favoriti della vigilia con i team MP filtri e ISB Dator tra i grandi favoriti. Diversi anche gli stranieri al via , tra i quali numerosi forti atleti da Austria , Svizzera e Germania.

Sul percorso lungo c’é stata battaglia fin dai primi km, con anche le tattiche di gara dovute alla scelta del percorso in gara, che hanno contribuito a rendere piu’ animata la corsa. Sul Lungo era Manuel Senni ad attaccare nella discesa dal passo Fuorn. Ripreso pero’ sui primi strappi dell’Umbrail, Senni si staccava poi progressivamente lunga questa salita, accusando gli attacchi prima del comasco Mattia Gaffuri (Swatt club) e poi del duo della MP filtri composto da Paolo Castelnovo e Michele Negri. Quest’ultimo , già vincitore alla Granfondo di Torino di metà maggio, si è dimostrato particolarmente “in palla” e sarà da tenere d’occhio anche per l’ormai imminente Maratona delle Dolomiti.

La gara si decideva sulle rampe del Foscagno con il sempre piu’ convincente Mattia Gaffuri (ASD Swatt Club) che ha attaccato e guadagnato progressivamente terreno sui suoi avversari. Al Gpm di Foscagno aveva già un minuto e mezzo, incrementati poi all’arrivo fino a 4m27s su Negri e quasi 7 minuti su Castelnovo. Ottimo il crono di Gaffuri di 5 ore, 6 minuti e 52 secondi, che ha lasciato l’argento e il bronzo ai compagni di squadra Michele Negri e Paolo Castelnovo (Team MP Filtri).

L’arrivo del vincitore Mattia Gaffuri. Ph: Apt Livigno
Il podio del percorso lungo
L’arrivo a braccia alzate di Carlotta Uber (Scott Matergia) , che ha dominato il Lungo

Tra le donne, sempre nella gara lunga, vittoria schiacciante della trentina Carlotta Uber (team SCOTT Matergia). La giovane Uber, si é imposta in 6h06m46s, lasciando a distacchi abissali le sue avversarie. Seconda a oltre 44minuti si é piazzata Gioia Chiodi (MgKvis Promotech) e terza a oltre 57m l’austriaca Lisa Wiestner.

Sul Corto gara appassionante con Bergamini e Martinelli che si sono sfidati fino all’ultimo colpo di pedale
L’arrivo trionfale di Bergamini che si è imposto sul percorso Corto
Luisa Isonni vince il percorso Corto

Nella Medio Fondo, il percorso breve da 106 chilometri e 2050 metri di dislivello, il successo è andato a Thomas Bergamini (ASD Bike and Fun Team) tra gli uomini e la bresciana Luisa Isonni (Boario ASD) tra le donne. Netta l’affermazione di Isonni, che ha rifilato oltre sei minuti di distacco ad Anna Cadorin, seconda, e quasi dieci a Caterina Canclini, comunque ottima e terza. Più combattuto il finale della gara maschile, con Bergamini che si è assicurato la vittoria su Christian Martinelli soltanto grazie allo scatto decisivo sul Passo d’Eira.

HANNO DETTO:

L’attacco decisivo di Mattia Gaffuri sulle rampe del Passo Foscagno

Mattia Gaffuri (Swatt club), 1. classificato: “Quest’anno mi sto alternando tra gravel e granfondo. Oggi stavo molto bene ed avevo in programma di attaccare proprio sul Foscagno. Tutto é andato per il meglio. Saro’ ancora qui in Alta Valtellina a metà luglio per la Re Stelvio dove proverò ad attaccare il Kom dello Stelvio. Domenica prossima invece niente Maratona perchè ci sarà il matrimonio del Big Boss del mio team. Invece per il finale di stagione puntero’ di nuovo al Gravel, cercando di fare bene al Mondiale Gravel che sarà in Belgio, nelle Fiandre il 5 e 6 ottobre”

Carlotta Uber (Scott Matergia), 1.a classificata: “Conoscevo molto bene il tracciato ed ho cercato di gestirmi per arrivare nel finale ancora brillante visto che era molto duro. Quest’anno ho gia’ vinto diverse granfondo e Mediofondo (Sportful, Colnago, Top Dolomites, Marcialonga Craft solo per citare le principali). Ora puntero’ a fare bene il prossimo week end alla Maratona delle Dolomiti”

(MM)

Ph: Apt Livigno e EG/RCW