La 31^ Edizione della granfondo internazionale La Fausto Coppi Officine Mattio si è chiusa questo scorso 8 luglio con numeri da record. 2600 gli atleti partecipanti: numero chiuso fissato dall’organizzazione, che è stato raggiunto con ampio anticipo sulla data dell’evento. Oltre 37 le nazioni rappresentate, con in testa l’Italia, seguita dalla Francia.
L’ASD Fausto Coppi on the road si è ora messa al lavoro per l’edizione 2019 e sono già in programma alcune importanti novità. Per il 2019 la 32^ granfondo internazionale La Fausto Coppi Officine Mattio partirà con una settimana di anticipo, ossia il 30 giugno 2019, sempre da piazza Galimberti in Cuneo.
Anche per il 2019 la granfondo conferma il numero chiuso, che viene però portato a 2800 partecipanti.
Infine, le iscrizioni apriranno in anticipo: il 15 ottobre 2018 l’organizzazione darà il via ufficiale alle registrazioni, con 300 posti disponibili alla quota ridotta di 35 €. Una tariffa assolutamente speciale che vuole essere un premio per i tanti fedeli appassionati di quest’evento.
A seguire, verranno proposti altri 300 posti alla quota ridotta di 40€
Dal punto di vista dei percorsi sono confermati i due noti circuiti: la Granfondo di 177 km e 4125 m di dislivello e la Medio-fondo di 111 km con 2500m di dislivello. La divisione dei due percorsi avviene come sempre al fondo del viadotto Soleri di Cuneo, per poi immergersi a pieno nella gara attraversando le Valli Varaita, Grana, Maira, Gesso e Stura.
Il Gran Premio della Montagna di entrambi i circuiti è fissato sul maestoso e durissimo Colle Fauniera, con la sua salita di 22,3 km per arrivare ai 2481 m della cima.
Confermata anche la griglia di solidarietà: 150 posti a 100 € cad, che verranno devoluti al progetto “Salviamo le strade di montagna”. Quest’anno, grazie alla griglia della granfondo ed all’omonima iniziativa di crowd funding, indetta da Confcommercio Cuneo, stanno per iniziare i lavori di messa in sicurezza di due ponti, sulla strada che da Castelmagno porta al Fauniera, si tratta del ponte delle Pourtetes e quello Bial de Mimiera