La carica dei 1800 a La SpoletoNorcia in MTB

Una tre giorni indimenticabile quella andata in scena in occasione della undicesima edizione de La SpoletoNorcia in MTB. Si parte dai numeri straordinari che hanno determinato la solita pacifica invasione della città: più di 650 gli atleti che hanno aderito alla SN Trail Run del sabato, confrontandosi con i tre percorsi ideati dal comitato organizzatore; più di 1800, invece, i bikers che, suddivisi in cinque scaglioni, hanno determinato il solito spettacolare serpentone sul tracciato della Vecchia Ferrovia. Sono stati quasi 2500, quindi, gli appassionati che hanno dato fiducia alla SpoletoNorcia, un brend che continua a rigenerarsi e sembra non sentire gli anni che passano; tanto da far dire al presidente Luca Ministrini “chi l’avrebbe mai detto nel 2014 che ci saremmo trovati di fronte a dieci anni di distanza ad un fenomeno così strutturato?”. E allora sembra quasi normale pizzicare tra i partecipanti Mauro e Martina, arrivati da Cesena coi colori della Ponte Abbadesse bike, per festeggiare i loro 40 anni di matrimonio; oppure vivere in serenità la pedalata, come un biker di Frosinone che ha ammesso di gareggiare sempre con il cronometro e, avendo voglia per una volta, di guardarsi intorno, ha scelto proprio La SpoletoNorcia.

La cosa che è apparsa ben visibile dall’esterno è stata anche la massiccia presenza a tutti gli eventi di contorno dei cittadini di Spoleto, che hanno fatto sentire il loro calore anche al mattino della domenica per incoraggiare i partecipanti, quasi a voler dare un ulteriore sostegno a questa manifestazione; sostegno che vada oltre la proverbiale pazienza per i disagi creati dalla chiusura delle strade e dei parcheggi. Gli interventi della politica stanno lì a testimoniare la fiducia per questa manifestazione e per chi la organizza: dalla regione gli assessori Agabiti e Melasecche hanno dato ulteriore spinta al totale recupero del tracciato; mentre il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, presente alla partenza della pedalata, ha definito il cicloturismo come declinazione di Spoleto, città della cultura che, anche trainata dai grandi eventi come la partenza della tappa del giro d’Italia  dello scorso maggio, può giustificare scelte coraggiose ed importanti come l’organizzazione di una manifestazione impegnativa come La SpoletoNorcia.

I vari workshop ed i talk magistralmente diretti da Ludovica Casellati hanno arricchito l’evento sportivo. E non potrà mai essere dimenticata la testimonianza della fuoriclasse paralimpica Yanidis Castillo, né tanto meno l’abbraccio della gente spoletina ad Agnese Duranti e Roberto Brunamonti, medaglie olimpiche che, seppur in epoche diverse, hanno dato lustro alla città e che hanno risposto, insieme al fuoriclasse del pedale Gianni Bugno, alle domande poste da quel maestro del giornalismo che si è confermato essere Marino Bartoletti.

E cosa c’è nel futuro de La SpoletoNorcia? Rimane la sensazione che la “fantasia” di Luca Ministrini e dei suoi “ragazzi” sia infinita e che questa realtà possa continuare nella sua opera di consolidamento, anche grazie alla conferma di una partnership importante come quella con la Pietro Coricelli; o all’ingresso di un nuovo sponsor come Edison. Senza dimenticare le collaborazioni in itinere come quella con la Sagrantino Running e quella con l’Atletica Winner Foligno.

La chiusura va, come ogni anno, alla parte solidale della manifestazione: la pedalata family ha permesso una raccolta fondi a favore de Il Sorriso di Teo, onlus che ha avuto anche il sostegno dei dipendenti della Pietro Coricelli, protagonisti della Pedalata Charity Coricelli, occasione per un’ulteriore raccolta per aiutare i piccoli malati e le loro famiglie nella prevenzione in campo cardiologico.

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