Intervista a Paolo Dossena coordinatore dell’Alé Challenge

Oltre a presentare il nuovo Alé Challenge, Dossena analizza l’attuale situazione del mondo delle Gran Fondo e i circuiti italiani.

  • Buongiorno Paolo, ho visto che siete partiti con un Alé challenge 2023 diversificato potresti spiegarcelo?

“Come si evince dai nomi (Classic, Adriatico, Triveneto, Regioni) l’obiettivo era quello di proporre un circuito Alé vicino a casa di ogni appassionato senza costringerlo per poter partecipare, a lunghe trasferte e conseguenti costi.

Nell’Alé-Classic abbiamo raggruppato le gran fondo che nel 2022 hanno avuto più adesioni nel gruppo Alé e rappresenta quello più nazionale.

Nell’Alé-Adriatico abbiamo raggruppato le gran fondo di quella zona (Romagna-Marche) con il nuovo coinvolgimento di San Benedetto e una partnership con il circuito delle Marche

Nell’Alé-Triveneto abbiamo raggruppato le gran fondo di quella zona con la novità della corsa di Haiti che quest’anno festeggia la 30a edizione e ha un indirizzo benefico

Nell’Alé-Regioni le “storiche” GF che hanno sempre fatto parte del circuito più longevo d’Italia (1a edizione 1994) con la novità ValTidone

Ma la cosa più significativa che tutte valgono allo stesso modo in termini di premi e premiazioni e che hanno tutte lo stesso costo di abbonamento. Per info più dettagliate www.ciclocircuiti.it“.

  • Quale è stata la motivazione di dividerlo in 4 parti?

“Allargare e motivare più granfondisti a provarci con un impegno psico-fisico inferiore, ma sopratutto per abbassare i costi di un eventuale tentativo. Aggiungo nel 2023 i prezzi abbonamenti sono stati abbassati per lo stesso motivo, nonostante le GF avranno costi maggiori e per questo devo ringraziare quelli che hanno accettato la quota 2022”.

  • Se ho letto bene il regolamento un abbonato potrebbe andare in premiazione con solo 3 finish in ciascun circuito?

“Esattamente, sia per una classifica che per brevettarsi (tranne che nel Regioni che ne servono 4) e partecipare al gran gala Alé di fine ottobre 2023. Inoltre esiste la possibilità di avere doppia classifica, aggiungendo con Noi 1 o 2 prove al massimo a un abbonamento, considerando che qualche GF è comune in due circuiti”. 

  • Come mai per il Regioni 4 finish per brevettarsi?

“Notizia di qualche ora fa di cui sei già a conoscenza, il ritorno organizzativo della Fausto Coppi di Cuneo coincide anche con il loro ritorno nella famiglia Alé e in particolare dell’Alé-Regioni a cui appartiene come zona (nord-ovest). Entro fine mese decideremo se allargare anche il Triveneto e l’Adriatico mentre il Classic abbiamo deciso di lasciarlo a 4 prove”.

  • Un’idea opposta ai vostri competitor in termini di circuiti!!

“Dipende da chi intendi come competitor. Lo Specialized Series e il Trofeo GS Alpi sono strutturate da quattro Gran Fondo come il nostro, quindi siamo noi con l’Alé-Regioni che ci siamo praticamente allineati e messi in concorrenza con loro. Il Nalini deve fare i conti con un ente che di fatto lo organizza quindi deve accontentare tanti CO affiliati e per forza diventa dispersivo ma chissà (vedremo il calendario a breve), magari cambia e si dedica più al centro Italia dove servirebbe qualche iniziativa più performante. Con il Granfondo Marche, avendo tre GF in comune, abbiamo una partnership che chi si abbona nell’Alé-Adriatico, con le due prove differenti del Marche partecipa anche a quella classifica, e viceversa chi si abbona nel Marche “comprando” con Noi della Sport Service la Via del sale di Cervia entra nella classifica/brevetto Alé-Adriatico. Infine lo Zerowind del mio amico Tazio uno dei best a comunicare e organizzare in prima persona, ma nel 2023 ha un calendario che non può nemmeno essere confrontato con quello Alé, basta pensare che solo due GF delle nove in calendario ZWS23, la sua Colnago e Laigueglia, hanno passato i 1000 classificati lo scorso anno (termine numerico che da una prova di forte interesse da parte del movimento), il nostro Alé ne vanta ben sette su dodici (Merckx, Pinarello, Marcialonga, Squali, Cervia, Bergamo che cambierà nome e appunto la Coppi guardando al 2021). A Tazio, che lo considero una ricchezza organizzativa nel mondo delle gran fondo, consiglio in futuro di “contaminarsi” maggiormente insieme agli altri circuiti, almeno ad alcuni, invece che chiudersi in “Uno contro Tutti”.

  • E’ vero che come Sport Service pagherete l’iscrizione alla Marcialonga 2023 a tutti gli abbonati che causa maltempo non sono partiti o arrivati nel 2022?

“Verissimo e sono ben 315. Mi sembrava una ingiustizia nei loro confronti visto che è stata l’unica gran fondo di quest’anno penalizzata drammaticamente dal maltempo. Naturalmente per accedere a questa gratuità dovranno abbonarsi entro fine 2022 dopodiché l’opzione per loro decadrà, così come la griglia di merito per chi si fosse classificato nei primi dieci del Alé Challenge 2022”.

  • Tutti dicono che Alé Challenge ha le più belle premiazioni finali di tutti, vero?

“Non è merito nostro ma della APG e di Alessia Piccolo che è molto affezionata a questo circuito visto che nel 2004 quando nacque il marchio Alé iniziò proprio con questa sponsorizzazione la sua ascesa a leader di mercato nell’abbigliamento ciclistico. Inoltre i premi che vengono distribuiti ai premiati (completi Alé, scarpe DMT, selle ed altro); ai brevettati (quest’anno una bellissima maglia per i 300 finisher); infine alle società con buoni da 1000eu per la 1a società a 100eu per la 10a. lo fanno per distacco il più generoso. Per non parlare della festa di Gala di fine anno, a ottobre al Palariso di Isola della Scala in esclusiva, con prosecco, antipasti e piatti di riso con diversi abbinamenti per premiati e accompagnatori… scusate hors categorie!”.

  • A proposito delle premiazioni, ho visto su Bike Channel la bella puntata televisiva delle premiazioni Alé challenge 2022, è una iniziativa a spot o proseguirà?

“Ci stiamo lavorando, sia a livello di singoli circuiti che con le singole GF che vorranno aderire al progetto. Dal 16 novembre inoltre sta andando in onda anche uno speciale Alé Adriatico-circuito Marche 2023 per chi volesse farsene un’idea. Il mondo delle gran fondo ha bisogno di uno spazio settimanale televisivo e personalmente mi sto impegnando perché la cosa possa partire nel 2023, al di là delle 3-4 puntate previste all’interno dello spazio di Bike Show TV da qui a fine anno 2022”.

  • FCI e Acsi a braccetto cosa consiglierebbe loro sulla base della tua esperienza di 30 anni nel mondo delle gran fondo?

“Mi fai sentire vecchio ma purtroppo hai ragione sono passati 30 anni (1994 Rapalleide la mia prima GF). Venendo alla tua domanda potrebbe essere un’ottima opportunità per entrambi ma dovrebbe concentrarsi sul rilancio del mondo delle gran fondo e non per un tentativo di selezione degli organizzatori. Nessuno vuole manifestazioni senza la dovuta sicurezza, ma per farlo occorrerebbe fornire un protocollo da seguire. Renato Angioi, un “grande” della mia generazione organizzativa, ne fece uno perfetto e per entrare nella sua Coppa Piemonte dovevano seguirlo, ma cosa importante Lui andava a controllarle ogni GF in prima persona. Oggi abbiamo dei giudici che i CO devono pagare e cosa fanno? Prepariamoli e utilizziamoli in quella direzione che si sentiranno più coinvolti e legittimati. Concludo, creare categorie di organizzatori di serie A, B, C è discutibile anche perché in serie A non hai tra i tuoi affiliati eventi come Colnago, Merckx, Pinarello, Strade Bianche, e mi dicono diverse altre gran fondo prestigiose. Ciò significa che hanno fatto una regolamentazione per un “gruppo” e questo inficia un’idea che poteva essere anche interessante se fosse stata “allargata”.

Cosa intendi per rilancio del mondo delle gran fondo?

“Il Covid ha allontanato almeno il 30% della comunità delle gran fondo, la maggior parte quella meno agonistica oltretutto. Chi per salute, chi perché ha impostato i suoi week end più vicini a casa e famiglia con pedalate in zona, chi semplicemente per motivi economici. Con la salute puoi fare poco, ma con il resto decisamente sì in particolare per la questione economica. Come in tutti i mercati, il marketing ti direbbe che se si abbassa la domanda occorre creare delle migliori offerte, tradotto facilitazioni, sconti. Per esempio una visita di idoneità agonistica a 80eu all’anno è doverosa ma perché renderla obbligatoria? Già con un certificato di buona salute si risparmierebbero un po’ di soldi per non parlare dell’autocertificazione come fanno all’estero. E ancora il tesseramento a FCI o ACSI potrebbe prevedere, a chi inizia o a chi rientra dopo un periodo di inattività di 2 anni e più, una quota scontata del 50% in modo da facilitare la sua affiliazione”. 

Grazie Paolo, in bocca al lupo per il tuo nuovo progetto Alé! 

“Viva il Lupo, Viva il Challenge Alé e ai lettori ricordo di scrivermi, se volessero precisazioni, al seguente indirizzo mail: info@ciclosportservice.it“.