Il trofeo di Castelli24h vola in Olanda con il Team Scorpions

KESSISOGLU: “Una festa travestita da gara, grazie per questo evento meraviglioso”. ROSSO: “Pedalare qui è spettacolare, pronti per la prossima edizione”. Oltre 24.000 giri fatti dai ciclisti nel circuito attorno alle mura di Feltre

Feltre – Si chiude con un grande successo di pubblico e un evento spettacolare la ventesima edizione di Castelli24h, la 24 ore di ciclismo su strada riservato a squadre (8-12 elementi) che in una staffetta lunga 24 ore pedalano in un circuito chiuso di 1.850m realizzato attorno alle mura storiche di Feltre (BL).

Il trofeo della ventesima edizione è volato in Olanda grazie alla prestazione da record del Team Scorpions (Mark Prinsen, Luuk Vanderwal, Albert Tuin, Adriaan Janssen, Quint Vander Leeuw, Jean Biermans, Coen Van Cleef, Brent Clé) che hanno percorso attorno a Feltre quasi 1.000km in 24ore, vale da dire 521 giri alla media di 40,17km/h per un totale di 963,85km. Dopo aver vinto nei circuiti di LeMans, Nurburgring, Zandvoort, Zolder e BrandsHatch, adesso nel loro palmarés ci sarà anche Feltre. “Abbiamo sempre gareggiato in autodromi – ha raccontato il capitano – non ci era mai capitato di pedalare in un circuito cittadino ed è stato fantastico! Negli autodromi non c’è nessuno, qui c’era gente ovunque, è stato davvero molto emozionante. Poi il circuito di gara è incredibile perché non è noioso, c’è salita, discesa, pavé, strada dritta veloce. Torneremo sicuramente anche nel 2023 per difendere la vittoria. Grazie a tutti per questa bellissima esperienza!”.

Gli olandesi hanno attaccato alle 5 del mattino dopo un testa a testa di 8 ore prima con quelle che sarebbero state le top ten di classifica, poi per alcune ore con il belluneseTeam Sanvido Volata, il padovano Team Melato (Borgo Veneto) e il vicentino Team Room (Romano d’Ezzelino) salvo poi accellerare alle 5 del mattino inferendo prima un giro, poi due giri. Nel primo pomeriggio un attacco degli altri tre team faceva perdere agli olandesi uno dei due giri di vantaggio, ma il distacco ormai era inferto e gli Scorpions hanno conquistato il trofeo più bello della 24 ore firmato dal maestro Marco Varisco.

In campo femminile vittoria delle Alfonsine Ngmn Azimutr Enervit, la squadra formata da ragazze provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Liliana Pillon, Monica Cuel, Alessandra Cafiso, Stefania Vottari, Iryna Bukhanska, Anna Mantero, Beatrice Baccini, Chiara Musso, Diana Bulache, Georgina Makhandi, Juana Paola Macedo Abregu, Marina Donzi ricordando la loro beniamina Alfonsina Strada prima donna a partecipare al Giro d’Italia nel 1924, hanno percorso in totale 760,35 km cioè 411 giri alla mdia dei 31,72km/h battendo le concorrenti della squadra bellunese Macelleria Sperandio “Gallina vecchia fa buon brodo” formata da un gruppo di ragazze che partecipò alla 24 ore 10 anni fa e, dopo figli vari, hanno voluto spolverare le loro biciclette per ritrovarsi.  

Non vogliamo fare del femminismo spiccio, ma semplicemente fare anche noi quello che più ci piace, senza che nessuno ci imponga dei paletti dettati dalla potenza, dalla resistenza o dalla tecnica” avevano raccontato prima del via. Alla fine hanno fatto quello che hanno voluto: si sono divertite e hanno pure vinto.

Il trofeo dei solitari, invece, gli “only one” è andato a Manuel ANTONELLO che ha percorso da solo 365 giri per un totale di 675 km alla media di 28,21km/h staccando di 9 giri Emanuel Scapin e di 14 Alessandro Simioni. Tra le donne vittoria netta della spagnola Maria Josè SILVESTRE GARRIGÒS che ne ha percorsi 580km per un totale di 314 giri e che ha commentato: “E’ stata una prova dura sia per il caldo che per le rivali (alle sue spalle Giada Bernadei a 4 giri di distacco e la campionessa Anna Mei a 42 giri-ndr) ma ho portato a casa questa bellissima vittoria”.

 Nelle CATEGORIE SPECIALI, vittoria di:

  • Team Gobik – Clinica Feltre – Piero Ostia 515giri per un totale di 952,75km – categoria BAR
  • Asd Unoteam Cittadella 498 giri per un totale di 921,30 km – categoria STESSA SOCIETA’
  • Centro Porsche Firenze 494 giri per un totale di 913,90km – categoria TEAM con 3 DONNE
  • Team Professional Bike 467 giri per un totale di 863,95 km – categoria TEAM NON VENETI
  • Team Scorpions – categoria STRANIERI

Una manifestazione tornata dopo 2 anni di stop causa covid, un ritorno comunque ad ostacoli ancora per problemi legati alla pandemia che a pochi giorni dall’appuntamento ha decimato i partecipanti. Ma non ha tenuto fermi i campioni di ciclismo (Bettini, Cassani, Paolini, Pozzato, Parietti…) e i tanti personaggi dello spettacolo (Paolo Belli, Ignazio Moser, Cecilia Rodriguez, Justine Mattera…) che hanno pedalato a sostegno di due charity program in due team guidati dall’imprenditore vicentino Renzo Rosso (Diesel) da una parte e dall’attore Paolo Kessisoglu dall’altra. Una sfida semiseria che ha portato alla vittoria il team “C’è da fare e da ascoltare” di Kessisoglu con 422 giri e 780km percorsi davanti al Team Otb 55 di Rosso che ha chiuso con 397 giri e 734 km percorsi. Prestazioni che sono valse la donazione da parte del comitato organizzatore e dell’azienda Manifattura Valcismo di 10.550€ al progetto sostenuto dall’attore e di 9925€ a quello sostenuto dal team dell’imprenditore vicentino.
Oltre 25.400 i giri pedalati dai componenti delle 50 squadre e 25 only one (ciclisti che hanno deciso di pedalare da solit per 24 ore) durante le 24 ore di Castelli24h.

I commenti di alcuni protagonisti: Ivan PIOL (comitato organizzatore Pedale Feltrino): “Ringrazio per primo il pubblico che dopo 2 anni è tornato numerossissimo a fare il tifo alla 24 ore di Feltre. Ringrazio l’Amministrazione per quanto fatto perché si potesse realizzare e assolutamente il grazie alla famiglia Cremonese per il supporto che da sempre al Pedale Feltrino per le sue manifestazioni. Stranamente abbiamo fatto triplete con il tempo e non era mai successo”.

Alessio CREMONESE (Ceo Manifattura Valcismon, brand Castelli):“E sempre un piacere stare con il Pedale Fektrino però mi piacerebbe di più se la città di Feltre invece di sopportarci, ci supportasse. Vorrei che la città avesse voglia di questi eventi perché  secondo cose belle e che fanno bene, vedere tanta gente come stasera è una cosa bellissima”.

PAOLO KESSISOGLU: “La 24 ore di Feltre è un po’ un droga, la fai una volta e dici “eh però, è stancante, mi diverto tanto però l’anno prossimo non la faccio. Poi arriva maggio e non vedi l’ora che arrivi la data della 24 ore di Feltre. E’ una festa travestita da gara, una grande festa in cui ci si diverte tutti quanti e si sta in compagnia, questi sono un po’ i valori che trasmette la Castelli24h. Grazie agli organizzatori e alla città per questo evento meraviglioso”.

Renzo ROSSO e Arianna ALESSI (Fondazione OTB):”La 24 ore di Feltre è qualcosa di veramente spettacolare per la bellezza dell’evento e della città. Noi naturalmente ci divertiamo ma il vero motivo per cui siamo qua è per Otb Foundation, cerchiamo di pedalare più forte che possiamo perché più giri facciamo più riusciamo a portare a casa un contributo più importante a favore della Fondazione” ha spiegato Rosso. “In questa edizione abbiamo pedalato per un progetto collegato a 442 persone che stiamo sostenendo da quando è iniziata la guerra, la maggior parte sono donne e bambini, grazie se avete contribuito anche voi”.

Davide CASSANI: “Come è sempre la 24 ore di Feltre è una grande festa, è una corsa in bicicletta, c’è chi corre per vincere e chi per partecipare o per fare beneficienza come nel caso della Fondazione Otb di Renzo Rosso nella cui squadra ho pedalato per sostenere i progetti di sostegno alle famiglie ucraine. Mi sono divertito e ho fatto fatica. Ma l’anno prossimo torniamo per battere la squadra di Kessisoglu”.

Paolo BETTINI: “Finalmente è tornata la 24 ore, dopo 2 anni forzati di stop, mancava, avevamo voglia e credo che ci siamo divertiti molto. Ho fatto parte del gruppo capitanato da Kessisoglu che aveva l’obiettivo di solidarietà, raccogliere fondi per i ragazzi che hanno bisogno di aiuto. Finiamo felici di aver dato il nostro contributo”.

Luca PAOLINI: “Un’esperienza di cuore, abbiamo pedalato per aiutare i ragazzi usciti dal lockdown in modo non proprio brillante. Speriamo che anche l’anno prossimo si ripeta”.