La Gran Fondo Nel Parco Sarto di quest’anno segna una linea di confine fra l’evento sportivo classico è l’Evento con la E maiuscola. Poco più di 400 i cicloamatori agonisti giunti al traguardo ai quali si sono aggiunti circa 80 cicloturisti che hanno preferito il giro Gourmet meno impegnativo e più gastronomico…
Numeri piccoli per una manifestazione cicloamatoriale che si rispetti, numeri piccoli per una manifestazione che ambisce ad essere grande. Ma la Gran Fondo Nel Parco Sarto è stata grandissima, perché grandissima è stata la qualità della sua partecipazione! Basti pensare che al pasta-party gli organizzatori hanno verificato che oltre il 40% dei convenuti è stato di accompagnatori e che l’offerta alberghiera a Villetta Barrea è stata saturata almeno una settimana prima dello svolgimento della gara.
Questo grazie all’intenso programma di attività svolte durante l’arco dell’intero fine settimana. Sabato mattina il villaggio ha accolto i visitatori con un programma di intrattenimenti vari dedicati ad adulti e bambini; sono state aperte le segreterie di gara e l’azienda Sarto ha iniziato l’esposizione dei suoi meravigliosi capolavori di biciclette artigianali, modernissime e molto fashion. Nel pomeriggio i piccoli atleti della categoria Giovanissimi hanno entusiasmato il pubblico presente con le loro evoluzioni nella gimkana cross organizzata in collaborazione con l’Asd Rampi Club di Barrea.
Alle 17:30 è iniziato il convegno organizzato dalla Asd Gran Fondo Nel Parco grazie al supporto del dottor Marco Benedetti. Si sono confrontati professori universitari e professionisti di altissimo livello sul tema della sostenibilità ambientale degli eventi sportivi nei territori di pregio naturalistico. Questo incontro, ritenuto fondante da tutti i convenuti, ha rappresentato il numero “zero” da cui far nascere un programma di attività ad ampio respiro proiettate nei prossimi anni.
Dopo il convegno le associazioni di Villetta Barrea hanno allestito l’aperitivo in piazza Virgilio realizzato con prodotti locali e servito da splendide ragazze in costume popolare.
Enrico Sarto durante una serata dedicata all’azienda ha presentato ai suoi rivenditori esteri, affluiti dai luoghi più lontani come Malesia e Nuova Zelanda e anche da più vicino come Inghilterra, Francia, Portogallo, importanti innovazioni nella gamma delle sue biciclette.
Domenica mattina grazie all’impegno dei volontari e in modo particolare della Protezione Civile PIVEC di Villetta Barrea, il parterre della gara era già pronto alle 6:00 quando i primi concorrenti hanno cominciato ad affluire, chi per compiere gli ultimi atti di iscrizione, chi semplicemente per prepararsi alla corsa che puntualmente è partita alle 8:30. Dopo un giro condotto ad andatura controllata che ha portato il gruppo a Civitella Alfedena e poi a transitare sul ponte del Lago di Barrea, i ciclisti hanno preso il via agonistico all’entrata di Villetta dove i più audaci sono andati subito in testa al gruppo e hanno iniziato la competizione vera. Quest’anno, per le note vicende legate alle problematiche del dissesto delle strade, dopo Pescasseroli la competizione ha proseguito il suo percorso transitando sul valico di Gioia Vecchio, un piccolo agglomerato di case in pietra bianca ormai abbandonato ma sempre suggestivo, fra i tipici e profumatissimi Pinus Nigra ai bordi della strada. Dopo una lunga tecnica e spettacolare discesa, il gruppo ha attraversato i borghi di Gioia dei Marsi e Pescina per poi risalire in direzione di Ortona e riprendere il consueto percorso compiendo la salita dell’Olmo di Bobbi dove ad attendere i concorrenti vi era l’abituale ristoro organizzato dalla Pro Loco di San Sebastiano che pur non vedendo attraversare il proprio paese ha offerto un prezioso contributo. Sul valico Pisani, Quintili e Castaldo avevano già colorato la corsa con le loro maglie.
Ad Anversa, con la consueta collaborazione del Bar delle Grazie e della Riserva del WWF, i ciclisti hanno trovato il secondo punto di ristoro arricchito dalle tradizionali “ferratelle”. Dopo il suggestivo centro anversano, agli occhi per lo più incantati dei partecipanti, si apriva lo spettacolo delle Gole del Sagittario con le rocce a strapiombo sul lago dove affaccia l’eremo di San Domenico. Vincenzo Pisani ha deciso che quello sarebbe stato lo scenario giusto per iniziare la sua impresa accelerando tanto da creare un vuoto che all’arrivo sarebbe stato di circa quattro minuti di distacco sul secondo.
Dopo le Gole i ciclisti hanno costeggiato il lago di Scanno e fatto visita al suo bellissimo borgo e ad accoglierli c’era l’Asd MTB Scanno con l’ultimo rifornimento prima della salita verso il valico di Monte Godi al termine del quale tutte le fatiche hanno trovato il giusto compenso nello spettacolo del passo con le sue montagne, gli stazzi, i prati verdissimi. Sulla linea bianca, davanti al Rifugio Lo Scoiattolo, Pisani ha trionfato fra coriandoli bianchi. Non si è fatta attendere la prima della donne, Loretta Giudici, alla seconda affermazione nella Gran Fondo Nel Parco Sarto.