Ascoli Satriano (Foggia) – La piccola cittadina appare al viaggiatore come un piccolo agglomerato di case arroccate, che vivacizzano il Tavoliere delle Puglie; ma camminando tra i vicoletti stretti si possono assaporare l’arte e la storia, tra la Cattedrale di origine romana e il Castello Normanno.
Ma il vero tesoro del paese è rappresentato dai Grifoni, custoditi all’interno del museo nel centro cittadino. La coppia di Grifi presentano ali dipinte di azzurro e giallo spiegate verso l’alto e una cresta rossa. I due sono intenti ad azzannare con i loro temutissimi artigli un cerbiatto dipinto di giallo oro che emerge dalla bocca dei due Grifoni.
E ieri, come un Grifone ascolano, Mauro Capuano è riuscito ad artigliare la nona maglia del photo contest COVID-19 #IOSTOACASA AJOCONTROCOVID19, organizzato dall’associazione Ajò Cycling Team in collaborazione con l’azienda Threeface e patrocinato da CSAIn Ciclismo.
Quarantantotto anni, dipendente FCA, Capuano ha iniziato a pedalare dieci anni or sono, grazie ad un amico che gli ha proposto una passeggiata in bicicletta offrendogli l’opportunità di usare la sua seconda bici in alluminio. “Siamo partiti e poco dopo abbiamo affrontato la più impegnativa salita ascolana, che ha una pendenza che si aggira intorno al 22% – ricorda Capuano – io svolgevo un’altra attività sportiva, la salita non era certo il terreno ideale per la prima uscita, ma io non mi sono arreso. Lungo la salita le gambe diventavano sempre più dure, iniziavo a sentire la fatica, ma grazie alla mia caparbietà ho concluso la scalata. Dopo questa esperienza, ho acquistato quella bicicletta e iniziato a pedalare con una certa continuità. Partecipo a gare il linea e gran fondo, alternando anche uscite in MTB. Lo scorso anno, proprio alla vigilia di Natale, insieme ad alcuni amici abbiamo fondato l’associazione SoloBici di cui sono stato eletto presidente”.
- Come affronta l’isolamento sociale in queste settimane?
“Resto chiuso in casa insieme a mia moglie Valentina e mio figlio Celeste. Cerco di rimanere in forma pedalando tutti i giorni sui rulli per almeno un’ora e mezzo, due. Nella speranza di tornare presto a pedalare lungo le strade della nostra penisola. Permettetemi di dedicare questa vittoria virtuale alla mia famiglia”.