Si è conclusa sotto la Tour Eiffel, dopo 22 tappe e 1.800 chilometri, la grande staffetta paralimpica Obiettivo Tricolore, ideata da Alex Zanardi come simbolo di inclusione, resilienza e speranza.
I ragazzi di Alex Zanardi ce l’hanno fatta a compiere la grande impresa di portare, da Cortina d’Ampezzo a Parigi, il testimone di una staffetta simbolo di inclusione, resilienza e speranza, durata tre settimane (10 settembre – 1 ottobre) e che ha visto 70 atleti paralimpici (reclutati da Zanardi con il progetto Obiettivo3) percorrere 1.800 chilometri in 22 tappe, attraversando il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Piemonte, la Valle d’Aosta, il confine italo-francese, per poi risalire la Francia attraverso le regioni dell’Alvernia-Rodano-Alpi, della Borgogna-Franca Contea e dell’Ilê-de-France in sella ad handbike, biciclette, carrozzine olimpiche, di corsa e canoa e a spinta di gambe, braccia e cuore.
Il testimone è arrivato sotto la Tour Eiffel a mezzogiorno, portato dagli atleti Marta Antoniucci (paraciclismo), Pierluigi Maggio (paratriathlon), Eleonora Mele (paraciclismo), Leonardo Percoco (handbike) e Ivan Territo (paratriathlon), partiti dal castello di Brie-Comte-Robert alle ore 8.30.
Il traguardo di Parigi racchiude in sé un forte valore simbolico, poiché rappresenta non solo la meta finale di una grandissima impresa sportiva, ma il punto d’arrivo di lungo abbraccio olimpico tra due città, Cortina d’Ampezzo e Parigi, che nel prossimo triennio ospiteranno i Giochi Olimpici e Paralimpici estivi ed invernali.
“L’attraversamento della Francia è stata un’esperienza incredibile – racconta Barbara Manni, la responsabile marketing e comunicazione di Obiettivo3 – abbiamo percepito e ricevuto calore e affetto da tutti: pubblico, istituzioni ed associazioni territoriali. In quattro anni, dopo migliaia di chilometri e centinaia di tappe, Obiettivo Tricolore ha finalmente varcato per la prima volta i confini nazionali per diffondere anche in terra francese il messaggio di uno sport senza confini. Siamo sfiniti dalla stanchezza – prosegue la Manni – ma felicissimi per quello che abbiamo raccolto da quest’esperienza e, allo stesso tempo, per quello che siamo riusciti a donare a tutti coloro che sono venuti ad incontrarci e conoscerci lungo il percorso. Abbiamo ancora una volta dimostrato, attraverso i nostri fantastici atleti, che le disabilità fisiche e mentali non sono un limite, ma una diversa opportunità di vita e soprattutto che è vietato arrendersi di fronte alle difficoltà”.
Riavvolgendo il nastro di questa splendida quarta edizione, passano veloci come istantanee le immagini più belle e significative di questo lungo viaggio come l’emozionante partenza da Cortina, le tappe animate da migliaia di studenti a Mantova, Lecco e Verrès, i villaggi di promozione sportiva a Conegliano, Piacenza, Padova e Reggio Emilia, l’incontro con i pazienti dell’Istituto Clinico Scientifico Maugeri di Pavia, gli eventi organizzati a Caselle d’Altivole (Tv), all’Ospizio del Piccolo San Bernardo durante l’attraversamento del confine, e infine a Milano dalla Fondazione Allianz UMANA MENTE. E poi ancora, l’accoglienza di Noventa Padovana (comune di residenza di Alex Zanardi), la prima tappa in canoa a Mantova lungo il fiume Mincio e la prima tappa di corsa partita da San Donato Milanese e arrivata all’ombra di una delle torri più alta d’Italia, Torre Allianz a Milano.
Molti sono stati i campioni e i testimonial che hanno aderito all’iniziativa, perché ispirati dal valore in essa contenuto. Dalla madrina della manifestazione Giusy Versace, atleta paralimpica e oggi Senatrice della Repubblica, agli attori comici Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri (in arte Luca & Paolo che hanno lanciato la staffetta attraverso 4 divertenti sketch comici pubblicati sui canali social di Obiettivo3, a Gianni Bugno, Hervé Barmasse (Enervit Ambassador), Kristian Ghedina, Francesco Moser, Federico Pellegrino (Enervit Ambassador), Paolo Bettini, Daniel Fontana (Enervit Ambassador), i ciclisti paralimpici Andrea Tarlao, Fabio Radrizzani e l’ex plurimedagliato Giancarlo Masini, mentre in Francia si sono uniti agli atleti anche il paraciclista Jean Claude Thievent, la nuotatrice paralimpica Laura Mahieu e Ludivine Munos, ex campionessa di nuoto paralimpico e oggiResponsabile dell’Integrazione Paralimpica di Parigi 2024.
La grande staffetta Obiettivo Tricolore ha centrato anche un altro importante traguardo: ha stimolato curiosità in persone nuove e questo rappresenta il traguardo più importante e socialmente più utile.
Obiettivo Tricolore è stato possibile grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna Sport Valley, che condivide appieno i valori di inclusione sociale e accoglienza di questo progetto e delle moltissime aziende he hanno sposato l’iniziativa.